Frasi e aforismi sugli acciacchi e i malanni

Frasi e aforismi sugli acciacchi e i malanni, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul dolore e la sofferenza, Frasi e aforismi sulla vecchiaia e Frasi e aforismi sulla malattia e l’essere malati.

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Frasi e aforismi sugli acciacchi e i malanni

A parte l’infanzia e la giovinezza, la salute piena non esiste. C’è sempre un acciacco qui, una infiammazione là, a testimoniare che, pur sani, siamo circondati dalla malattia.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo i quarant’anni senti uno scricchiolo improvviso e non sai se sono i muscoli, le articolazioni, il cuore, i ricordi, la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Quando invecchi inizi a sentire con più precisione le urla acute delle tue varie parti del corpo. Un giorno è la testa, un giorno il colon, un giorno la schiena, un giorno il ginocchio. Tu apri le fineste e fai uscire le urla, ma sai che ritorneranno. Sempre più forti.
(Fabrizio Caramagna)

Sono arrivato a quell’età in cui posso sentire parti del corpo che dolgono per il solo fatto di dormirci sopra.
(Fabrizio Caramagna)

Quella fitta che mi sta salendo dal collo si sta candidando come miglior dolore protagonista della giornata.
(Fabrizio Caramagna)

I nuovi acciacchi che ci colpiscono hanno bisogno di acclimatarsi un po’ prima di entrare a far parte dei nostri dolorini cronici.
(Fabrizio Caramagna)

Ho preso due pillole per il mal di testa e mi hanno fatto venire mal di pancia. Dopo una certa non guarisci da un acciacco, al massimo lo sposti da una parte all’altra del corpo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giornate che sono come lievi malanni: un fastidio che sale e tocca, sfiorandola, la linea del dolore.
(Fabrizio Caramagna)

Ci vediamo nei tuoi acciacchi o nei miei?
(Fabrizio Caramagna)

Lombalgia, mialgia, cervicalgia, nostalgia, sono tutti acciacchi e malanni dell’età.
(Fabrizio Caramagna)

Quando superi l’angolo dei 40 anni ti saltano addosso tutti gli acciacchi come cani randagi.
(Fabrizio Caramagna)

Ho la mente di un ventenne, l’energia di un trentenne, le ansie di un quarantenne e gli acciacchi di un cinquantenne. Sono un uomo completo
(Fabrizio Caramagna)

Pensavo di avere un’intera vecchiaia davanti a me per potermi godere in santa pace dolorini e acciacchi.
E invece sono già pieno adesso.
(Fabrizio Caramagna)

Gli acciacchi e i malanni hanno il pregio di farti imparare il nome di ossa e parti del corpo di cui i più ignorano l’esistenza.
(Fabrizio Caramagna)

Il segno inequivocabile della vecchiaia non è il numero di acciacchi che compaiono, ma il numero di volte che ne parliamo per lamentarci.
(Fabrizio Caramagna)

Un corpo che invecchia perde la sua unità. Non è più un corpo ma una collezione di conviventi acciacchi.
(Fabrizio Caramagna)

Questo acciacco ha l’aria di aver preso dimora nella sua parte preferita del corpo e non c’è più verso di farlo andare via.
(Fabrizio Caramagna)

70 sulla torta di compleanno non indica il numero dell’età, indica il numero degli acciacchi.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti noi abbiamo una zia che passa le giornate al telefono a parlare dei suoi acciacchi con parenti e conoscenti, dal nord al sud.
(Fabrizio Caramagna)

– Il tempo guarisce tutto.
– Stai parlando dello stesso tempo che ti riempie di acciacchi e malanni e alla fine ti uccide?
(Fabrizio Caramagna)

Senti le tossine che nuotano nel tuo flusso sanguigno, scivolano tra i grassi e si accumulano nelle arterie? Sono le carezze dei piaceri della vita.
(Fabrizio Caramagna)

La pelle forma pieghe che prima non esistevano. Il corpo inizia a essere dolorante in zone di cui fino a pochi giorni prima non ti eri mai interessato. A volte dimentichi quello che volevi dire. A volte inciampi.
Succede che il tempo passa e tu invecchi. Sempre che tu sia così fortunato da vivere in casa e non in ospizio o in ospedale.
Sei tu. Sai di essere sempre tu. Però gli altri ti chiamano vecchio.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo una certa età, dopo certi malanni,
la vecchiaia è una continua riconquista dello spazio
verso una certa sedia, un certo termosifone.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo una certa età, non sai più se fai palestra o fisioterapia.
(Fabrizio Caramagna)

Nonostante lo sguardo esausto, la voce tremante, l’immobilità e i suoi acciacchi, la forza delle parole di quel vecchio era travolgente.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è esperienza che non riporti qualche acciacco.
(Fabrizio Caramagna)

Non si muore tanto per gli acciacchi del del corpo quanto per quelli dei ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

Ho un ricordo di te piantato qui tra la C3 e la C4, neanche l’osteopata è riuscito a togliermelo.
(Fabrizio Caramagna)

Nella vecchiaia la mancanza di illusioni è un acciacco.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei sudar via tutta l’infelicità, come quando si sfebbra da un malanno durato troppo a lungo.
(Fabrizio Caramagna)

Verrò ricordato come colui che augurava grandi impedimenti ed acciacchi a quelli che buttavano la plastica in mare, i quali rispondevano con sorrisi o indifferenza perchè incapaci di leggere il pensiero.
(Fabrizio Caramagna)

Anche se non sono più giovane e ho qualche acciacco, questa settimana ho esattamente l’età del mandorlo in fiore.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sugli acciacchi e i malanni, di autori celebri e famosi

I veri acciacchi dell’età sono i rimorsi.
(Cesare Pavese La luna e i falò)

I malanni fisici sono le tasse applicate a questa vita disastrata; alcuni vengono tassati di più, e altri di meno, ma tutti dobbiamo pagare qualcosa.
(Gilbert Keith Chesterton)

Il mio acciacco di turno mi disturba moderatamente.
Non vorrei che si dileguasse e lasciasse così posto ad altri più fastidiosi.
(Carlo Gragnani)

Gli uomini, quando d’altro non si possano vantare, si vantano dei propri malanni.
(Arturo Graf)

Ti accorgi che stai diventando vecchio quando tutto ti fa male. E ciò che non fa male non funziona.
(Hy Gardner)

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