Frasi e aforismi sui segnali, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle coincidenze, Frasi e aforismi sui dettagli e Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comunicare.
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Frasi e aforismi sui segnali
Ti ho visto come se fossi un segnale di qualcosa, un accenno di speranza, uno scorcio di futuro, un lampo di tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Ti conosco così bene che leggo i tuoi segnali prima ancora che tu ti renda conto che li stai mandando.
(Fabrizio Caramagna)
Farla ridere, accendere la sua voce, sfidare la sua incoerenza e invadere le sue fantasie, questi e altri segnali che sei sulla strada giusta.
(Fabrizio Caramagna)
I miei sensi sono schiavi dei tuoi segnali.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace credere nei segnali per il semplice piacere di dare un significato magico all’universo.
(Fabrizio Caramagna)
Una coincidenza che si ripete non è più un’illusione, ma un segnale.
Una strada ben tracciata che vuole farsi vedere da te.
(Fabrizio Caramagna)
L’universo ti sta inviando dei segnali, quando diverse persone che ti amano dicono tutte la stessa cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Chi ignora i segnali, non può recriminare di essere stato ignorato dalla sorte.
(Fabrizio Caramagna)
Le persone spesso si arrabbiano con se stesse per aver avuto segnali che potevano vedere e non hanno voluto vedere.
(Fabrizio Caramagna)
Dammi un segnale chiaro e preciso, ricordati che sono un uomo e non riconosco la differenza tra un grigio tortora e un grigio antracite e a volte non ascolto neanche.
(Fabrizio Caramagna)
Bisognerebbe fare un corso per interpretare i segnali dell’universo. E un altro per interpretare l’istinto. Forse le cose migliorerebbero.
(Fabrizio Caramagna)
Non è un segnale dell’universo, è l’algoritmo di Tinder.
(Fabrizio Caramagna)
Peccato che abbiamo visto i segnali nel momento sbagliato. Quando volevo io, tu baciavi un’altra bocca e quanto volevi tu, io mi ero voltato da un’altra parte.
(Fabrizio Caramagna)
Si prega di andarsene al primo segno di disinteresse, abbandonando rapidamente la scena. Non conosco qualcuno che sia morto d’amore per un altro, ma conosco molti che si sono logorati cercando di riempire il vuoto di un altro.
(Fabrizio Caramagna)
Nel momento preciso in cui senti di non essere felice con qualcuno, dillo, grida, piangi, reclama, chiedi, pretendi, batti i pugni, ma non rimanere mai in silenzio aspettando un altro segnale per sapere che non ti senti a tuo agio in quella relazione.
(Fabrizio Caramagna)
In un impulso di disperazione, per continuare una storia, chiedi un segnale all’universo. E anche se sai, (sai sempre), che non arriverà, sai anche che continuerai ancora con quella storia.
(Fabrizio Caramagna)
Il nostro errore è stato aspettare che ci capitasse un segnale, quando il segnale eravamo noi muti e indifferenti sotto lo stesso cielo nuvoloso e piovoso.
(Fabrizio Caramagna)
Sii attento ai dettagli, le persone inviano continuamente segnali su come si sentono e su cosa vogliono.
(Fabrizio Caramagna)
Lei disse: “Noi donne abbiamo quel sesto senso che a volte non riusciamo ad usare: sappiamo che lui non è più interessato a noi ma continuiamo ad aspettare un segnale che cambi qualcosa”.
(Fabrizio Caramagna)
Lo stomaco impiega fino a 25 minuti per inviare al cervello il segnale che è sazio e non vuole altro. Il cuore può tardare tutta una vita.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace un partner, che mi chiama o manda un messaggio, e se non può, basta anche un segnale di fumo.
(Fabrizio Caramagna)
Hai ricevuto il segnale di fumo che ti ho inviato? Quella lassù non era una nuvola, ero io che ti scrivevo di quante cose mi mancano di te e di come ho finito le parole per dirtelo.
(Fabrizio Caramagna)
A volte mandiamo all’altro segnali di fumo nella nebbia.
(Fabrizio Caramagna)
Nel riflesso dello specchio l’uomo spia ogni volta un segnale di un’altra vita, un messaggio dell’altro mondo, la risposta a un’enigma. Ma trova solo i riflessi del giorno, vede solo il suo volto, ogni volta pieno di dubbi e domande.
(Fabrizio Caramagna)
In questo oceano di distrazioni, impulsi, segnali, flash, in questa rete di link, immagini e tasti che ci circonda, il momento di intimità e umanità che dedichiamo all’altro è sempre più breve. Siamo una generazione di distratti, di compulsivi della virtualità, che non sa più prendersi cura del prossimo.
(Fabrizio Caramagna)
Prigioniera dentro un corpo brutto, una donna che si sente bella invia segnali disperati per potersi mostrare.
(Fabrizio Caramagna)
Il buon senso è una strada sempre dritta, piena di segnalazioni assennate ma noiosissime.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni giorno ci si ritrova al bivio tra una strada senza uscita e una strada senza segnalazioni.
(Fabrizio Caramagna)
A volte basterebbe trovarere lungo la strada della vita una segnaletica chiara e precisa che indichi che non si può più tornare indietro.
(Fabrizio Caramagna)
Cercavo un tuo segnale e ho trovato solo semafori rossi, talora gialli.
(Fabrizio Caramagna)
Ho ignorato i segnali di “curva pericolosa” mentre mi avvicinavo alla tua bocca.
(Fabrizio Caramagna)
L’intuizione è un modo per raggiungere la verità passando su una strada non segnalata nelle mappe della ragione.
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno le strade si vendicheranno di tutti quei cartelli segnaletici che dicono dove andare e allora cambieranno percorso all’improvviso.
(Fabrizio Caramagna)
Quei segnali di velocità massima di 30 km/h sono per i pedoni, giusto?
(Fabrizio Caramagna)
L’unico segnale di fumo a cui rispondo al mattino è il fumo di una tazzina di caffè appena preparato.
(Fabrizio Caramagna)
Quelle notti in cui c’è un cielo pieno di stelle e l’universo sembra infinito,
ma tu sei solo e non riesci a essere felice,
e l’unica cosa che vorresti fare è lanciare un razzo di segnalazione
e sperare che qualcuno venga a salvarti.
(Fabrizio Caramagna)
Il cielo è completamente azzurro. Poi la prima nuvola mette timidamente fuori la testa, fiuta l’aria circostante, mentre le altre nuvole attendono il suo segnale. Sembra esitare un po’, sente il vento e poi: “Va bene, potete uscire”. E nel giro di poco tempo il cielo diventa nuvoloso.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono rari momenti in cui l’orologio è una bussola. Non segnala l’ora, ma indica il nord dell’eternità.
(Fabrizio Caramagna)
Caro papà, continuo a guardare il cielo, aspettando il segnale che mi vedi, che ci sei. Quanto dovrò aspettare ancora?
(Fabrizio Caramagna)