Frasi e aforismi sulla radio

Il 13 febbraio è la Giornata Mondiale della Radio (World Radio Day). Una ricorrenza che viene celebrata in tutto il mondo dal 2011 quando i paesi membri dell’Unesco istituirono la giornata in ricordo della prima trasmissione radiofonica andata in onda il 13 febbraio del 1946 (la radio delle Nazioni Unite).

Frasi e aforismi sulla radio, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla televisione e la tv, Frasi e aforismi sulle canzoni, Frasi e aforismi sul cinema e il film e Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comuncare.

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Frasi e aforismi sulla radio

La radio. Rompe il silenzio, accompagna la nostra vita, ascolta le nostre parole, zittisce la solitudine, racconta mille storie, c’è sempre. Come non esserle grati.
(Fabrizio Caramagna)

La compagnia nelle notti insonni.
Le informazioni in tempo reale.
Le voci che entrano in casa a dare presenza e conforto.
I suoni che rallegrano i lunghi viaggi solitari.
La musica e i silenzi.
Tutto questo è la radio.
(Fabrizio Caramagna)

La radio è la freschezza, la diretta, l’improvvisazione, e quella canzone a sorpresa che ti rallegra la giornata.
(Fabrizio Caramagna)

La radio non è solo musica. Ma è anche il potere della parola che descrive persone ed eventi. Che porta suoni ed emozioni da luoghi lontani. Che ci fa immaginare. Tutto questo è magia.
(Fabrizio Caramagna)

Stavo ascoltando alla radio il modo in cui un critico descriveva una mostra fotografica. E ho pensato al potere delle parole di raggiungere, se ben usate, un pubblico lontano, di mostrare e fargli vedere ciò che non sta vedendo.
(Fabrizio Caramagna)

La compagnia, le informazioni in tempo reale, la presenza, la musica.
La voce amica in tanti silenzi e solitudini. La radio.
(Fabrizio Caramagna)

I suoni della radio ci legano migliaia di persone e ci fanno viaggiare con l’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Se accendo la radio torno a ricordarti e se la spengo non riesco a dimenticarti.
(Fabrizio Caramagna)

La particolarità della radio consiste nel creare, grazie alle parole, uno spettacolo della mente.
(Fabrizio Caramagna)

Il bello della radio è che ci sentiamo tutti un po’ nomadi, vagabondiamo da un canale all’altro, inseguendo le vibrazioni del momento.
(Fabrizio Caramagna)

Accendere una radio è un po’ come aprire il rubinetto dell’acqua: c’è sempre un flusso di canzoni, di parole, di notizie.
(Fabrizio Caramagna)

La radio è un sottofondo, diverso però dalla televisione: non spegne i pensieri, ma accende l’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

La televisione è come una moglie invadente che ti impone di stare seduto. La radio è un amico che ti lascia la libertà di muoverti da un ambiente all’altro, pensando ad altre cose e viaggiando con l’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Che sia la luce, il telefono, la sigaretta, il caffè, la radio, il cervello. Al mattino c’è sempre qualcosa da accendere.
(Fabrizio Caramagna)

Certi film dovrebbero passare in radio: ascoltarli sarebbe una magia.
(Fabrizio Caramagna)

Ti scopri a canticchiare sulla canzone che esce dall’autoradio e ti chiedi quale parte del tuo passato abbia deciso di farsi risentire.
(Fabrizio Caramagna)

Lei è come quella canzone che senti solo una volta alla radio e poi la canticchi sempre perché ti piace.
(Fabrizio Caramagna)

Una radio con le pile, una biblioteca vicina, un bosco, una donna e il mare.
Tutte le altre cose sono sacrificabili.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due tipi di persone, quelle che spengono la radio quando parcheggiano e quelle che non lo fanno
(Fabrizio Caramagna)

Chiedono a uno storico in radio se Hitler era pazzo o malvagio.
E lui risponde: “Sfortunatamente per noi, era un essere umano”.
Ha davvero ragione. Se Hitler fosse stato uno squalo sanguinario o un’orca assassina o una tigre feroce avrebbe fatto 1 miliardesimo dei danni che ha fatto.
(Fabrizio Caramagna)

Ricordi quando registravamo la musica dalla radio? Ci perdevamo sempre i primi dieci secondi di ogni canzone.
(Fabrizio Caramagna)

Il jazz non c’è quando lo si vuole e in radio non passa quasi mai. Il jazz va cercato tra le cose antiche, tra le foto in bianco e nero e i ricordi di chi c’era prima di noi
(Fabrizio Caramagna)

Non sento parlare di radioamatori da molti anni. Erano eroi che vivevano in aree remote o che, quando tutte le comunicazioni venivano interrotte dopo una tragedia, comunicavano via radio. Esistono ancora?
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sulla radio, di autori celebri e famosi

Se ci mettiamo a parlare in una stanza buia, le parole assumono improvvisamente nuovi significati; così tutte le qualità che la pagina stampata ha sottratto al linguaggio ritornano nel buio della radio.
(Marshall McLuhan)

Sostanzialmente, la radio non è cambiata nel corso degli anni. Nonostante tutti i miglioramenti tecnici, è ancora un uomo o una donna e un microfono, la riproduzione di musica, la condivisione di storie, il parlare di diverse questioni – il comunicare con il pubblico.
(Casey Kasem)

Ho sempre trovato qualcosa alla radio. Proprio come i treni e le campane, era parte della colonna sonora della mia vita.
(Bob Dylan)

Non è vero che non avevo niente, ho avuto la radio.
(Marilyn Monroe)

Il potere della radio non sta nel rivolgersi a milioni di ascoltatori, ma nel rivolgersi intimamente e privatamente a ciascuno di quei milioni.
(Hallie Flanagan)

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