Frasi e aforismi sulla televisione e la tv

Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale della Televisione (World Television Day).

Frasi e aforismi sulla televisione e la tv, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla pubblicità, Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comunicare e Frasi e aforismi sull’apparenza.

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Frasi e aforismi sulla televisione

Metà delle persone guarda la televisione, l’altra metà vuole andarci.
(Fabrizio Caramagna)

Non è importante se un programma in tv è vero o falso. La gente lo rende vero guardandolo. E più gente lo guarda e più il programma diventa vero.
(Fabrizio Caramagna)

La televisione, piena di nulla, sprigiona un gran fascino. Come un buco nero.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone che la prima cosa che fanno quando tornano a casa è accendere la televisione. E spegnere il cervello.
(Fabrizio Caramagna)

Quando ti stai rilassando davanti alla televisione, non stai dedicando tempo a te stesso, ma lo stai dedicando alla televisione.
(Fabrizio Caramagna)

La sottile differenza che passa tra guardare la TV e lasciarsi guardare dalla TV.
(Fabrizio Caramagna)

Tu puoi essere il telecomando, ma è la televisione che ti telecomanda.
(Fabrizio Caramagna)

C’è gente che, sul divano, davanti alla tv, raggiunge la perfezione della propria mediocrità.
(Fabrizio Caramagna)

Senza garbo, talento, eloquenza, senza un perché. Sono influencer, tronisti, veline, vincitori di reality. Popolari adesso. Ma in futuro pagine bianche sui libri di storia.
(Fabrizio Caramagna)

Piuttosto che guardare certi programmi televisivi preferisco fissare un acquario vuoto.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sembra una strana coincidenza che più il mondo diventa spaventoso, più fanno programmi televisivi superficiali e innocui.
(Fabrizio Caramagna)

Agli spettatori viene concesso di guardare il Grande fratello così come al popolo veniva un tempo concesso di assistere alle feste dei principi. Oggi come ieri, rimane fermo il divieto di partecipare.
(Fabrizio Caramagna)

Coltivate la vostra ignoranza. Con tutti il letame della televisione, metterà dei rami profondi.
(Fabrizio Caramagna)

L’italiano è un popolo che ritiene di compensare il deficit di cultura umanistica con l’ipertrofia di cultura televisiva.
(Fabrizio Caramagna)

Informare, formare e intrattenere. Ecco a cosa dovrebbe servire la televisione.
Uniformare, sopraffare, disinformare, serve solo a questo?
(Fabrizio Caramagna)

In tv, non sapendo creare uno spettacolo divertente, creano un pubblico che si diverta agli spettacoli noiosi.
(Fabrizio Caramagna)

Abbiamo messo tutto dove non doveva stare: gli amici su Facebook, gli esempi in tv, i valori nel portafoglio.
(Fabrizio Caramagna)

Molti italiani non solo non sanno che esiste la filosofia greca, ma pensano addirittura che la televisione sia un genere filosofico. E si fanno spiegare il mondo dalle soubrette.
(Fabrizio Caramagna)

Prima si chiamavano telenovelas e tutti si vergognavano di guardarle. Adesso si chiamano serie tv e tutti sono orgogliosi di vederle.
(Fabrizio Caramagna)

Nel tempo che passiamo a guardare una serie tv potremmo leggere “Guerra e pace” due volte. E poi diciamo che non abbiamo tempo per leggere!
(Fabrizio Caramagna)

Schiamazza contro il teatrino della televisione. Sta solo elemosinandovi una comparsata.
(Fabrizio Caramagna)

“E adesso parliamo…”. Dà le vertigini la scaletta dei telegiornali che, dopo la notizia di una catastrofe lontana e poi di un omicidio in famiglia, scende bruscamente di uno scalino e parla della medaglia d’oro per gli azzurri nei campionati di ciclismo su pista.
(Fabrizio Caramagna)

Il telegiornale non mostra la realtà, ma solo il peggio della giornata.
(Fabrizio Caramagna)

Il bombardamento costante di informazioni tragiche, impossibili da elaborare adeguatamente per l’individuo, sta causando una insensibilità emotiva.
L’orrore è la norma. Il lutto va sempre in televisione. Ci vogliono insensibili e rassegnati.
(Fabrizio Caramagna)

Zapping. Dicesi del capriccioso passaggio da un canale all’altro. Adesso si fa su internet, per strada, in amore. Ogni persona è lo zapping di qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)

Talvolta anche nel chiuso della camera
ci si può sentire criminali.
Sono le tre del pomeriggio di domenica
e comincia l’odio contro una voce in tv
che esclama “Tra pochissimo… in esclusiva solo per voi”.
(Fabrizio Caramagna)

Ormai fanno un programma tv su di te solo se sei grasso, gigante, nano, mostruoso, strano, pazzo, ridicolo. La normalità non interessa più a nessuno.
(Fabrizio Caramagna)

Il mediocre che, dopo una giornata di routine, nel girotondo del proprio divano, davanti alla tv, non smette di provare vertigine.
(Fabrizio Caramagna)

Mi fanno pena le persone che sono unicamente nel salotto davanti al televisore, e in nessun altro tempo e luogo.
(Fabrizio Caramagna)

Lobotomia: intervento che consiste nel recidere le connessioni della corteccia cerebrale attraverso la visione della tv e l’uso prolungato dei social.
(Fabrizio Caramagna)

Televisione: l’omeopatia dell’informazione.
(Fabrizio Caramagna)

Lo spettatore vede così tanti morti in televisione che la sua morte gli sembra inverosimile.
(Fabrizio Caramagna)

L’accidioso, se non trova subito il telecomando, è capace di passere passare due mesi con la TV sul canale di televendita senza aver provato a cercarlo una volta.
(Fabrizio Caramagna)

Lo share televisivo serve a calcolare il peso della massa.
(Fabrizio Caramagna)

Perché vincano quelli che non hanno nessun talento, sono state inventate le lotterie e i reality show.
(Fabrizio Caramagna)

Propongo un reality show che elimini gli stupidi che realizzano format stupidi per i reality show.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo arrivati a mettere webcam dovunque, anche nelle zone più intime e riservate della nostra sfera privata, costruendoci trasmissioni e reality show di ogni tipo.
Quello che sembrava inaccessibile e non mostrabile al mondo, finisce per essere ripreso, vivisezionato, zoomato, superando ogni volta i confini della decenza e dell’inimmaginabile.
Di questo passo ci sarà una trasmissione in cui verrà installata una piccola webcam dentro una bara per filmare in tempo reale la decomposizione del cadavere. Le immagini saranno mostrate in tv e nelle dirette dei canali social. Il pubblico dovrà votare se eliminare il cadavere o farlo restare nella bara.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è programma “scientifico” in televisione che non finisca con una puntata sui fantasmi e gli extraterrestri.
(Fabrizio Caramagna)

Se ogni giorno non alzi un po’ l’asticella del trash, cosa ci stai a fare in tv?
(Fabrizio Caramagna)

Sequestro in tv. Un pazzo prende in ostaggio la redazione di tutti i programmi trash e minaccia di mandare in onda un documentario di due ore sulla filosofia tedesca di Hegel senza sottotitoli in italiano.
(Fabrizio Caramagna)

I televisori di nuova generazione hanno gettato nel panico i giornalisti che amavano inserire l’espressione “tubo catodico” per darsi un’aria da scrittori.
(Fabrizio Caramagna)

Guardano la stessa pubblicità in TV venti volte al giorno, ma si lamentano se io pubblico sui social lo stesso aforisma a distanza di giorni.
(Fabrizio Caramagna)

La vecchiaia è un programma tv in cui ogni puntata riesce a essere peggio di quella precedente.
(Fabrizio Caramagna)

Accendere la televisione per addomentarsi è il contare le pecore in formato digitale.
(Fabrizio Caramagna)

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