Frasi e aforismi sulle emoticon e le emoji

Il termine inglese emoticon è l’unione tra i lemmi emotion e icon («emozione» e «icona») e indica una piccola immagine che esprime un’emozione. Si usano anche i termini emoji e faccine. Quello delle emoticon è un linguaggio che si arricchisce continuamente di nuovi segni.

Il 17 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Emoji (World Emoji Day). Si tratta di una giornata istituita nel 2014, scelta perché è la data che compare sull’emoji che raffigura il calendario.

Presento una raccolta di frasi e aforismi sulle emoticon e le emoji. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla chat e il chattare, Frasi, aforismi e pensieri sui social e Frasi e aforismi sulla virtualità.

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Frasi e aforismi sulle emoticon e le emoji

Portiamo questo nostro rapporto ad un livello più alto. Basta con gli “Ahahaha” e gli “ok”. Cominciamo a comunicare con le emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Nel medioevo gli innamorati confessavano il proprio amore con un assolo di liuto, ai piedi del balcone dell’amata, in una limpida notte di dicembre. E tu pensi di cavartela con un messaggio in cui c’è solo una emoticon sorridente?
(Fabrizio Caramagna)

Le emoticon.
Da dove sbuca questa lingua infantile priva dei suoi caratteri alfanumerici?
Chi ha deciso di introdurla nelle chat e sui social?
E che cosa cerca di dire quel sorriso – in mezzo a centinaia di altri sorrisi –
con un occhio chiuso e la lingua che si muove verso il basso?
(Fabrizio Caramagna)

Le emoticon sono così tante che dovrebbero essere accompagnate da un manuale di istruzioni.
(Fabrizio Caramagna)

Internet ha unificato le lingue. Tutti usano le emoticon (o emoji).
(Fabrizio Caramagna)

Civiltà delle emoticon: troppo da dire per non dirlo con un emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Chissà se qualcuno ci pensa mai al povero punto esclamativo che una volta era l’unica emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Il linguaggio si impoverisce, i luoghi comuni e gli stereotipi dilagano, preso si arriverà ad avere un modello di pensiero unico per tutti – la varietà delle menti ridotte a una sola forma – e per comunicare si useranno solo più le emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

– Non riesco a trovare un’emoticon che sia in grado di esprimere tutto ciò che provo…
– Prova con le parole.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte queste emoji ed emoticon, immagini messe a tappare falle gigantesche di comunicazione.
(Fabrizio Caramagna)

I bipolari vogliono che introducano le emoticon per indicare il disturbo bipolare. Anzi non le vogliono.
(Fabrizio Caramagna)

Spesso il male di vivere ho incontrato ed era un “ahahahahah” scritto a caso e senza capire in una chat accompagnata da esplosioni di emoji.
(Fabrizio Caramagna)

Prima a nessuno era permesso pensare liberamente; ora è permesso, ma in forma di banalità e emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Sono emoticonatissimo per averti conosciuto.
(Fabrizio Caramagna)

Il modo più subdolo per mentire è con le emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Quel minuto di malessere che provi quando ti rileggi in chat e pensi: “qui non sono stato efficace”. Cerchi disperatamente l’aiuto di un emoticon ma non fai che peggiorare la situazione.
(Fabrizio Caramagna)

Vi ricordate quando se gli piacevi lo potevi desumere dal linguaggio del corpo? Ora si basa tutto sulla sottile analisi delle emoticons in chat.
(Fabrizio Caramagna)

L’emoticon “;)” è come una garanzia di impunità. Per esempio “voglio ammazzare tutti ;)”
(Fabriizo Caramagna)

La capacità di un emoticon sorridente di raddrizzare un intero messaggio acido e scorbutico.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio subito l’emoticon “carbonara”.
(Fabrizio Caramagna)

Cerchiamo sempre di scrivere una risposta brillante in chat, ma se l’altra persona è innamorata, persino un “ciao” accompagnato da un emoticon è brillante.
(Fabrizio Caramagna)

Enorme è la fatica di dire qualcosa di sensato in una chat, in questo cantiere dove il senso viene continuamente ucciso.
Per questo ogni parola ha bisogno di essere circondata da emoticon, figure e foto, altrimenti perde valore, diventa un pixel virtuale, preda dell’equivoco o dell’indifferenza.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo fiumi di parole ed emoticon che scivolano sotto schermi indifferenti.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte queste storie d’amore che vivono più nell’online che nell’offline, fatte di scritture, emoticon e autoscatti inviati, un giorno non ti ricorderai la sua voce e, a dire la verità, neppure che faccia avesse.
(Fabrizio Caramagna)

Se sui social inventassero un display in grado di elargire, anziche emoticon, carezze, abbracci e baci veri, quanti amori di poche ore, quanti tradimenti e quanta poligamia!
(Fabrizio Caramagna)

Lei continua a scriverti per noia.
Perché via chat basta una emoticon per rispondere.
Perché sarebbe troppo lungo spiegarti che non prova nulla per te.
Ma nel suo cuore ha già fatto clic
e ha chiuso la cartella della tua storia.
(Fabrizio Caramagna)

Il sorriso che tintinnando luccica e le mani che stringono calorose
non potranno mai essere sostituiti da un emoticon.
(Fabrizio Caramagna)

Piangere e ridere per delle emoji ha portato la carezza e il respiro umano agli estremi dell’irrealtà.
(Fabrizio Caramagna)

Mi manca il vecchio internet, quando se volevi dirle qualcosa giravi la rotella del telefono fisso e ti rispondeva suo padre con una voce sospetta e poi finalmente te la passava e lei ti chiedeva come va e tu le rispondevi: “Ti aspetto tra quindici minuti alla nostra solita panchina” e lei sorrideva con un sorriso vero, di quelli che nessuna emoticon riuscirebbe mai a imitare.
(Fabrizio Caramagna)

Il silenzio non ha le virgole e i punti e le emoticon e i “ma” e i “però”. Il silenzio è puro e netto.
(Fabrizio Caramagna)

– Perché scrivi da destra a sinistra?
– Perché scrivi con tutte quelle emoticon?
Un antico egizio e un ebreo mentre discutono.
(Fabrizio Caramagna)

Pregare per risolvere i tuoi problemi è come vedere qualcuno affamato e mandargli gli emoji dell’hamburger e della pizza.
(Fabrizio Caramagna)

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