Frasi e aforismi contro l’omofobia

Il 17 maggio di ogni anno si celebra la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia (The International Day Against Homophobia, Transphobia and Biphobia).

La parata del Pride (letteralmente parata dell’orgoglio), nota anche come Gay Pride, marcia dell’orgoglio omosessuale o solo Pride, è una manifestazione che si svolge in moltissime nazioni del mondo, solitamente nel periodo del mese di giugno.

Le manifestazione commemora i moti di Stonewall avvenuti a New York, il 28 giugno 1969, dove scoppiarono dei violenti disordini in seguito all’ennesimo raid della polizia in un bar frequentato da omosessuali e transgender, lo Stonewall Inn di Christopher Street. L’eco suscitata da quella ribellione diede forza al movimento LGBT.

Frasi e aforismi contro l’omofobia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi contro il razzismo, Frasi e aforismi sulla differenza e la diversità e Frasi e aforismi sull’odio.

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Frasi e aforismi contro l’omofobia

Non ci sono manuali d’amore.
Non ci sono regole giuste o sbagliate per amare.
Quel “noi” è l’unico modo.
(Fabrizio Caramagna)

Omosessuali, lesbiche, transgender riempiono il mondo, se ti danno fastidio fai prima a uscire di scena tu che a eliminare loro.
(Fabrizio Caramagna)

Non ti sostengo perché sei gay. Ti sostengo perché sei libero.
(Fabrizio Caramagna)

Non solo non ho nessun pregiudizio verso omosessuali e lesbiche, ma trovo assurdo che la natura ci abbia dato solo 2 sessi tra cui scegliere.
(Fabrizio Caramagna)

La chiesa cattolica è contraria ai contraccettivi, all’aborto, ai rapporti prematrimoniali, ai matrimoni gay, alla fecondazione assistita e all’eutanasia.
Per fortuna che è favorevole alla respirazione.
(Fabrizio Caramagna)

Un giorno penseremo a quando le coppie omosessuali non si potevano sposare, e penseremo: “Ma come è successo, dove eravamo quando tutto questo accadeva?”.
(Fabrizio Caramagna)

Il matrimonio è per chiunque voglia dire sì. Non importa il genere, la razza, l’orientamento.
(Fabrizio Caramagna)

Il genere umano non ha un genere nella grammatica di Dio.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono le categorie. E poi ci sono i qualcos’altro. Quelli che non contengono, non classificano ma rivoluzionano.
(Fabrizio Caramagna)

Qualsiasi norma che imponga requisiti diversi alle coppie omosessuali ha un nome molto semplice: discriminazione.
(Fabrizio Caramagna)

Chi è più malata, una lesbica che vuole sposare un’altra donna o una società che la costringe a passare la vita con un uomo che non ama?
(Fabrizio Caramagna)

Il definire se stessi respingendo gli altri (persone, classi, razze, nazioni) è una delle forme più diffuse e incomprensibili di costruzione della propria identità.
(Fabrizio Caramagna)

Il razzismo è come le ciliegie, uno tira l’altro. inizi con i neri, te la prendi con gli zingari e finisci con i gay.
(Fabrizio Caramagna)

Spesso condanniamo quando non abbiamo il coraggio di confrontarci. Soprattutto con noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)

Hanno paura del diverso perché sono uguali, tremendamente uguali al nulla.
(Fabrizio Caramagna)

Ai nostri giorni è l’omofobo che non osa uscire allo scoperto.
(Fabrizio Caramagna)

I confini ben delineati dei pregiudizi e delle convinzioni. Che non lasciano spazio ad altro. Che chiudono le parole dentro ingranaggi che si ripetono senza sosta.
(Fabrizio Caramagna)

È così stupido voler ricondurre tutto al proprio schema, quando potremmo invece, espanderci, incontrando le diversità.
(Fabrizio Caramagna)

La diversità non è un limite. Lo sono gli occhi di chi non riesce a fermarsi. Per attraversarla e andare fino in fondo.
(Fabrizio Caramagna)

Il circolo vizioso dei pregiudizi. Il gay non dovrebbe adottare un figlio perché poi diventa gay che non dovrebbe adottare un figlio perché poi diventa gay che non dovrebbe adottare un figlio perché…
(Fabrizio Caramagna)

Al diverso non preoccuperebbe la sua differenza se non fosse per gli uguali che si impegnano a farlo.
(Fabrizio Caramagna)

L’incomprensione è il terreno fertile in cui proliferano i microbi dell’omofobia, del razzismo e dell’odio.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è la società della discriminazione. Ci sono persone discriminate per il colore della loro pelle, altre per l’orientamento sessuale, altre per le idee. Addirittura ci sono persone discriminate per un semplice selfie. Non esiste forma o azione, anche insignificante, che non sia suscettibile di discriminazione.
(Fabrizio Caramagna)

Vorrei avere la longevità solo per poter vedere i figli e nipoti di certi ministri omofobi partecipare a un Gay Pride.
(Fabrizio Caramagna)

Uno mi dice: “Non è così, ci sono omofobi e omofobi!”. Si fanno schifo anche tra di loro…
(Fabrizio Caramagna)

Mi appassiona l’indignazione di omofobi, razzisti, fascisti e altri quando viene fatto notare che sono omofobi, razzisti, fascisti e altri.
(Fabrizio Caramagna)

Le coppie omosessuali non hanno bisogno del perdono né della misericordia della Chiesa. Ma di accettazione e rispetto.
(Fabrizio Caramagna)

La ballerina del carillon innamorata della musica rock, il girasole della luna, il cavalluccio marino delle montagne. Non siamo tutti uguali, per fortuna.
(Fabrizio Caramagna)

Cambiano di secolo in secolo le forme di persecuzione e emarginazione, ma certi soggetti – neri, gay, ebrei – manterranno sempre, ahimè, il primo posto sulla graticola dei perseguitati. Mai una volta che – tra le new entry – ci siano gli stupidi, gli arroganti, i violenti.
(Fabrizio Caramagna)

Quando troverò un prete che mi dirà che il mio angelo custode è di colore, che Dio è donna e che Gesù ama i gay, allora forse diventerò cattolico.
(Fabrizio Caramagna)

Una nuova forma di protesta: andare a tirare uomini nudi nelle finestre aperte delle case degli omofobi.
(Fabrizio Caramagna)

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