Frasi e aforismi sul capolavoro

Frasi e aforismi sul capolavoro, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul genio, Frasi e aforismi sul talento, Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura e Frasi e aforismi sul libro e la lettura.

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Frasi e aforismi sul capolavoro

Quando ti guardo, lo so benissimo cosa provo. Ma non ho voglia di dirlo a nessuno. Eppure lo so che racconterei un capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Il genio cresce quasi sempre dal seme del dolore
ed emula Madre Natura nel partorire capolavori.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle notti di luna piena le ombre degli scrittori morti lasciano la tomba e avvolgono le ombre degli scrittori viventi che scrivono nuovi capolavori mentre dormono.
(Fabrizio Caramagna)

Se riesce a farla franca, un plagio può anche passare per capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Un’antologia non sarà mai perfetta. Mancherà sempre il capolavoro che nessuno ha notato e ci saranno testi mediocri che per inerzia tutti conoscono.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno lo sa cosa ha fatto Dio prima della creazione del mondo. Se ha creato questo povero mondo in soli sei giorni, immagina che capolavori deve aver fatto prima, con così tanto secoli a sua disposizione.
(Fabrizio Caramagna)

Questo è il paese che ha dimenticato in un cassetto il manoscritto del Gattopardo e ha l’ardire di premiare un capolavoro al giorno.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia l’importante è leggere capolavori letterari inutili che sono candidati a qualche premio.
(Fabrizio Caramagna)

Bastano poche pagine per cogliere la differenza tra un bel libro e un capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Volti che hanno il brivido del capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

C’è chi nasce bozza incompiuta e chi capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Dalla cose storte o rotte possono nascere dei capolavori. Come la Torre di Pisa. O la Nike Di Samotracia.
(Fabrizio Caramagna)

Uno scrittore cerca di imitare lo stile di Federico Moccia ma qualcosa va storto e scrive un capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Sai che è un capolavoro se invecchia ed escono sempre nuove edizioni.
(Fabrizio Caramagna)

Anche il seme soffre di solitudine. Si sente abbandonato e ignorato dal mondo.
Poi sente quello che ha dentro di sé. Lo sente con forza, anche se nessuno lo vede.
E diventa un capolavoro.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono sculture che sono dei tali capolavori che non sono scolpite in tre dimensioni, ma in quattro, dove per quattro si intende la dimensione dell’assoluto.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo i musicisti suonavano capolavori e venivano buttati nelle fosse comuni. oggi suonano ciofeche ed entrano nel pantheon dei grandi.
(Fabrizio Caramagna)

La Venere di Botticelli e i danni del politically correct:
1990: “capolavoro”
2024: “Che schifo! Opera vergognosa che, sdoganando ancora una volta l’oggettificazione del corpo femminile, incita al patriarcato e alla molestia. Andrebbe distrutta”.
(Fabrizio Caramagna)

E poi ci sono i paesaggi capolavoro. Quelle che continui a pensarci anche quando non sei più davanti.
(Fabrizio Caramagna)

Piacersi, viversi, vedersi veramente dentro, è il cosiddetto capolavoro della complicità.
(Fabrizio Caramagna)

La cucina è un’arte. Peccato che il museo dei suoi capolavori sia dentro le viscere del corpo. Chi mai potrebbe visitare un museo simile?
(Fabrizio Caramagna)

Passata un’ora, un aforisma è un’altra cosa: poco o nulla rispetto al momento della creazione, quando nella sua euforia magica prometteva di essere un capolavoro. Il bravo aforista lo sa, e ci lavora sopra con modifiche, aggiunte e cancellazioni.
(Fabrizio Caramagna)

Il fatto più tragico nella vita è forse questo:
puoi fare tante cose,
puoi andare sulla luna,
puoi scrivere un capolavoro,
puoi vincere tante battaglie,
ma non puoi costringere una persona
a capire che tu sei la cosa migliore per lei.
(Fabrizio Caramagna)

Le tre donne che ispirarono a Canova il capolavoro delle “Tre Grazie” e ne consacrarono il nome nei secoli, chi sa per quanti altri uomini furono soltanto causa di sofferenza.
(Fabrizio Caramagna)

Ciascuno cerca di firmare la vita come se fosse il suo capolavoro. Ma finisce per firmare solo il suo vuoto.
(Fabrizio Caramagna)

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