Frasi e aforismi sulla sordità e i sordi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla cecità e i ciechi, Frasi e aforismi sul suono e Frasi e aforismi sull’ascolto e l’ascoltare.
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Frasi e aforismi sulla sordità e il sordo
I sordi sentiranno risuonare i suoni dei colori?
(Fabrizio Caramagna)
Attenzione. L’uso continuo dello smartphone può rendere ciechi e sordi rispetto alla gentilezza e all’empatia.
(Fabrizio Caramagna)
Il tipo più comune di sordità è la mancanza di attenzione.
(Fabrizio Caramagna)
Ascoltare solo ciò che si adatta alle nostre idee. Che sordità!
(Fabrizio Caramagna)
I cuori sordi finiscono per attrarre solo cuori muti.
(Fabrizio Caramagna)
La celebrità ci rende sordi a qualsiasi cosa, ma ci fa ascoltare gli applausi persino quando sono muti.
(Fabrizio Caramagna)
L’insensibile sordità di chi ha successo.
(Fabrizio Caramagna)
Orecchiare e poi spettegolare: vizio che protratto negli anni porta sordità morale.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono persone che sanno solo parlare e parlare e trasformano gli altri in un uditorio, senza dare la possibilità di replicare, di usare lingua e cuore e braccia. Sono le persone più sorde che esistano. Ascoltano solo se stesse.
(Fabrizio Caramagna)
In una conversazione interpretare il ruolo dell’egoista e del narcisista ci priva del piacere di ascoltare l’altro. L’impulso che ho di dire sempre qualcosa mi rende sordo a ciò che tu dici.
(Fabrizio Caramagna)
Per essere felici è richiesta una certa dose di cecità e talora anche un briciolo di sordità morale.
(Fabrizio Caramagna)
I figli hanno un superpotere: la sordità selettiva.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è peggior sordo di un familiare quando deve uscire dal bagno.
(Fabrizio Caramagna)
Non voler sentire ragioni è la peggior forma di sordità.
(Fabrizio Caramagna)
Quanta sordità in uomo che ascolta solo se stesso.
(Fabrizio Caramagna)
La persona assordante è una persona che ha deciso non ascoltare gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
In questo mondo sono tutti sono ciechi e sordi, ma non muti. Parlano in continuazione.
(Fabrizio Caramagna)
Parole cattive che ti lasciano muto, quando quello che vorresti è restare sordo.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una sordità che amo: è quando disattivo il suono delle notifiche dei social.
(Fabrizio Caramagna)
Vivere nella calma reale del traguardo raggiunto, sordo a ogni applauso o disapprovazione.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni religione è il miracolo di due voci, di cui una chiama e l’altra risponde. Ma a volte è muto Dio, a volte è sordo l’uomo.
(Fabrizio Caramagna)
Se l’universo è sordo e nessuno ci ascolta, perché la musica degli uomini e degli uccelli?
(Fabrizio Caramagna)
Mi dicevi che c’erano troppi problemi e che non volevi più stare con me
e mentre ascoltavo una foglia fece un rumore più sordo
come se volesse resistere all’idea di cadere,
come se stesse dicendo “non voglio”.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore non solo è cieco.
L’amore è sordo. Spesso muto. Talvolta claudicante.
(Fabrizio Caramagna)
Lamenti di uno scrittore megalomane. “Dio non contento di aver inflitto la cecità a Omero, la gobba a Leopardi, la sordità a Beethoven, la disabilità a Frida Kahlo, adesso nega a me il Premio Strega…”.
(Fabrizio Caramagna)
Se il dolore sordo imparasse ad ascoltare i nostri richiami.
(Fabrizio Caramagna)
Metodica, come la retta che attraversa cerchi, spirali, ellissi, triangoli; cieca, sorda, determinata solo a provare quanto è lontano l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Puoi decidere di piangere o ridere; l’universo è cieco, sordo e muto.
(Fabrizio Caramagna)