Frasi e aforismi sulla villa, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla campagna, Frasi e aforismi sulla casa, Frasi e aforismi sul giardino e Frasi e aforismi sulla piscina.
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Frasi e aforismi sulla villa
Essere molto ottimisti è acquistare un barbecue, un tagliaerba e un pulitore per piscine nel caso un giorno si abbia una villa.
(Fabrizio Caramagna)
Nella villa in campagna io ritrovo i pensieri e la pace e mi figuro una corte fitta di alberi a protezione del mio mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Senti come suona bene il cancello della villa che si chiude, il fruscio dei passi sulle scale, l’aria della sera che odora di campagna, il rumore di fondo dei grilli, la notte che si fa buia e mette in scena il suo rituale.
(Fabrizio Caramagna)
Di una villa in campagna, di angoli bui, di grilli e fate che vegliavano il mio sonno di bimbo.
E poi la luce e il sorriso dei miei nonni.
(Fabrizio Caramagna)
Nella villa chiusa da decenni
tornerò per stringere i ricordi per mano.
(Fabrizio Caramagna)
Conosco un posto dove si può essere felici.
Ha mura di mattoni rossi che gli anni han reso scuri, cespugli che corrono intorno alla proprietà come onde alte e un cortile dove un cane corre insieme a un bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Sono sempre alla ricerca di un posto nel mondo, possibilmente con villa e vista mare.
(Fabrizio Caramagna)
Il mio sogno è una villa con vista sullo stupore.
(Fabrizio Caramagna)
Finisce sempre nello stesso modo in una villa in campagna, col sole obliquo e le ombre che si allungano in cortile nella stessa identica maniera, la sera che soffia morbida sul collo e sui fiori e la serenità che scruta oltre il cancello.
(Fabrizio Caramagna)
La villa. La pace del sentiero che conduce al cancello, e dietro il cancello un cortile in ordine, pieno di fiori e una pattuglia di nani d’antan a sorvegliare. Sulla scalinata della casa la ciotola d’acqua di un cane che, verosimilmente, è dentro con i padroni ad aspettare l’ora di cena.
(Fabrizio Caramagna)
Ora che fuori è buio la villa è sola e circondata dal silenzio. Anche la strada e la campagna guardano alla notte senza paura.
(Fabrizio Caramagna)
C’è sempre un muro di alberi dalle foglie aguzze a proteggere la villa dall’ostilità del vento e dall’incalzare degli eventi.
(Fabrizio Caramagna)
Nella villa di campagna le voci di dentro si smorzano piano e poi arriva il silenzio della notte. Solo i gufi e le civette rimangono svegli a chiamare la notte e violarne la pace.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono ville che si chiudono dentro se stesse e non ascoltano più i racconti dei giardini.
(Fabrizio Caramagna)
La vecchia villa in letargo, che dorme un sonno leggero, chissà se ripensa a quando brulicava di vita, ai bambini che correvano nel giardini, alle feste di sera nel porticato, ai cani che abbaiavano alla luna.
(Fabrizio Caramagna)
La villa abbandonata è scura in volto per gli anni che passano. Dal cancello l’arrugginito leone di ferro ha perso la forza per ruggire.
(Fabrizio Caramagna)
La villa abbandonata.
L’aria rassegnata dei leoni in pietra di guardia ai cancelli. Il sapore della ruggine sulle mani. Le fontane senza più acqua. Le persiane storte delle finestre.
(Fabrizio Caramagna)
Una villa abbandonata. La grazia di quella tazzina di porcellana rimasta intatta mentre intorno muri spessi si sbriciolano come biscotti.
(Fabrizio Caramagna)
Un numero infinito di desideri e speranze, li vedo ancora circondare la villa come una coperta, ora che è in rovina e non s’indovina più dov’era la cucina, la camera degli ospiti, la biblioteca nelle studio, i fiori sgargianti nei vasi di cristallo.
(Fabrizio Caramagna)
Una villa abbandonata ti sorprende con rumori strani, legno che scricchiola, fruscii sulle pareti, e tu ti metti in ascolto sapendo che non è soltano un gioco.
(Fabrizio Caramagna)
L’erba è alta nell’orto, il susino s’è inselvatichito, l’ombra del faggio ha perso la memoria delle cene spensierate consumate dai padroni di casa con gli amici.
(Fabrizio Caramagna)
Le finestre chiuse e un po’ arrugginite della villa guardano il paesaggio circostante con gli occhi stanchi di chi non vive più la felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Quando le villette piene di sogni, disordine e tristezze segrete vengono buttate giù per fare posto a condomini borghesi, qualcosa è andato perduto per sempre.
(Fabrizio Caramagna)