Frasi e aforismi sulla pianura

Frasi e aforismi sulla pianura, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle colline, Frasi e aforismi sulla montagna e Frasi e aforismi sul mare.

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Frasi e aforismi sulla pianura

I suoni della pianura a volte sono lievi come remoto sottofondo di risacca, altre volte sono rumorosi e sanno di civiltà e ingranaggi sempre in movimento.
(Fabrizio Caramagna)

Dalla collina ti sembra di essere più in alto delle chiome degli alberi e la città che si allarga nella pianura è una mappa impenetrabile di tetti e strade che nascondono le preoccupazioni e i pensieri degli abitanti.
(Fabrizio Caramagna)

La solitudine del fiume.
A volte vorrebbe toccare le spalle di una collina, e può solo scorrere in basso nella pianura.
(Fabrizio Caramagna)

In treno o in macchina, quelle apparizioni improvvise di forme e colori inverosimili che fanno ondulare per un attimo la vastità della pianura.
(Fabrizio Caramagna)

Montagne di furore dormono sotto pianure di quiete.
(Fabrizio Caramagna)

Certi cieli di pianura sanno già di mare, in altri il mare appare lontano e irraggiungibile.
(Fabrizio Caramagna)

Certe pianure hanno una lieve pendenza, così lieve che la si avverte solo dall’ampiezza del cielo e da una voglia di correre a perdifiato verso l’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)

Il sole, rigonfiato e arrossato dai vapori, scende come sperduto tra i filari degli alberi che dividono la pianura in una sequenza di stanze.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla pianura, nella parte in cui attaccano le montagne, c’è sempre qualche nuvola indecisa se stare in basso o salire in cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Le pianure d’estate: nuvoloni gonfi che recitano temporali.
(Fabrizio Caramagna)

Nella pianura si avverte sempre la presenza segreta delle acque che imbevono la terra, di rivoli sotterranei che a volte escono e formano pozze e canali. Una pianura non è mai senza acqua, altrimenti sarebbe un deserto.
(Fabrizio Caramagna)

Nella pianura padana il panorama è sempre sfumato, anche se è vasto, e l’arte della velatura e delle foschie eccelle.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scrittore Mirko Volpi, elogiando la pianura padana scrisse: “Il vero abitante dell’Oceano padano non ama il mare salato, non lo capisce. ‘Cosa me ne faccio?’, pensa davanti a quella spaventosa massa dal colore estraneo, dall’odore sospetto, che al posto di scorrere, rifluisce, ripiega lamentosamente su se stessa e fa avanti e indietro senza costrutto sulla riva.”
Pensare che esistano persone che amano a tal punto la pianura padana da ritenere il mare come qualcosa di estraneo e sospetto mi riempie sempre di sbigottimento.
Per me è qualcosa di inverosimile.
Come se uno andasse sul pianeta Venere e dicesse di amare l’anidride solforosa, l’acido solforico e il diossido di carbonio anziché l’ossigeno.
(Fabrizio Caramagna)

La pianura padana d’inverno scompare nella nebbia,
è così umida che le si scioglie anche il nome,
sprofonda in un cielo senza colori.
(Fabrizio Caramagna)

Ti riconosco ad occhi chiusi, in silenzio, senza toccarti.
Puzzi di concime, Pianura Padana.
(Fabrizio Caramagna)

Si vestiva sempre di nero, i suoi occhi erano privi di luce e viveva in una pianura di fango al centro del continente: “il mare non esiste” diceva con la stessa sicurezza con cui l’ateo negava l’esistenza di Dio.
(Fabrizio Caramagna)

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