Frasi e aforismi sulle colline

Frasi e aforismi sulle colline, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul paesaggio, Frasi e aforismi sulla montagna e Frasi e aforismi sulla vigna e la vendemmia.

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Frasi e aforismi sulle colline

Sono umili le colline. Poco elevate, arrotondate dal tempo e dal profilo dolce, non incutono il rispetto e la soggezione delle montagne. Sono nate per assecondarci, per darci vigne e campi coltivati, belvederi e panorami, case e giardini pieni di verde e silenzio la sera.
(Fabrizio Caramagna)

Una collina dolce, poche case isolate, un filare di vite a sorreggere il cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Le colline. Morbide, curve, pronte ad abbracciarti, quasi a voler ridurre la distanza tra cielo e terra.
(Fabrizio Caramagna)

Il declivio delle colline, schiene risvegliate dall’alba e offerte al sole.
(Fabrizio Caramagna)

Tramonto. Le colline prendono fuoco per così tanto chiarore.
(Fabrizio Caramagna)

In un cielo così, pulito dal vento, il sole parla ancora dietro le colline. E capisci dal rosa che diventa turchino come fare pace con l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Camminare sottovoce con le vigne negli occhi.
E la collina trova sempre un modo per accarezzarti.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla cima di quella collina dove l’aria è così leggera da portare via anche i pensieri più cupi.
(Fabrizio Caramagna)

Dalla collina ti sembra di essere più in alto delle chiome degli alberi e la città che si allarga nella pianura è una mappa impenetrabile di tetti e strade che nascondono le preoccupazioni e i pensieri degli abitanti.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace sedermi sui bordi delle colline ad inventare nuove ipotesi sui sentieri e sulle nuvole.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono isole anche tra le colline, basta saperle guardare.
(Fabrizio Caramagna)

Da ragazzino mi piaceva stendermi sopra una collina e giocare col cielo. Spostavo i rami e cambiavo la forma alle nuvole, ed ero felice, credo.
(Fabrizio Caramagna)

Il saliscendi dei prati ordinati di una collina t’invita all’abbandono e alla fantasia.
(Fabrizio Caramagna)

Si passeggia per la collina, finché la collina ci lascia in basso e se ne va ad inseguire la luna.
(Fabrizio Caramagna)

Un riflesso dorato è quel che resta del sole che scavalca la collina. L’arancio e l’azzurro, pronti a darsi battaglia nella sera che si prepara.
(Fabrizio Caramagna)

Il paese in collina è così piccolo che sta tutto in uno sguardo, dalla strada d’accesso al campanile, se ne vedono i confini o li si immagina, disegnati dai bordi dagli ulivi, i balconi pieni di panni stesi e di mille modi di stare al mondo.
(Fabrizio Caramagna)

La collina non ha voci, inutilmente bella per questa scia di macchine che corre nella statale in basso.
(Fabrizio Caramagna)

La collina è coperta di vigne
e tutto ha un tempo giusto per maturare.
I passi sopra le zolle attraversano felici
l’autunno.
(Fabrizio Caramagna)

Il tramonto in collina. Copre di colori densi la terra, i minuti, il lavoro del giorno. Tra filari d’uva, castagne e vino.
(Fabrizio Caramagna)

Era così bello guardare le colline che cambiavano i colori tra il sole e le foschie che quel grappolo d’uva si dimenticò di maturare
(Fabrizio Caramagna)

In primavera le colline lasciano la loro monotonia. Muovendosi piano piano, seguono la luce e i colori della stagione.
(Fabrizio Caramagna)

Una bicicletta da dividere con te, la mia collina preferita ed il profumo di un giardino pronto a esplodere di colori.
(Fabrizio Caramagna)

Gli abitanti del borgo a mezza collina guardano a fondovalle il traffico sperduto, poi tornano ai voli delle rondini che si tuffano nel prato, ai rami pieni di colori che pettinano il cielo e pensano a come sia benedetta questa altura che protegge le case dai rumori della civiltà e certe sere invita la luna a un giro di danza.
(Fabrizio Caramagna)

Quelle corse in collina
fatte di sudore, sentieri alberati e strade che si aprono all’improvviso su una vallata.
(Fabrizio Caramagna)

Quando vediamo le colline così ben curate, tra file di vigneti e uliveti, non possiamo non pensare a quanta fatica siano costate, e renderci conto, per l’ennesima volta, di quanto impegno comporti il lavoro dei contadini rispetto a quello di qualsiasi altro mestiere.
(Fabrizio Caramagna)

Sulla collina c’era uno strano cacciatore, con un cane che aveva il colore di una costellazione sconosciuta. Ogni volta che il cacciatore, con somma maestria, sparava alle stelle, le stelle colpite a morte si spegnevano. E in terra moriva un amore.
(Fabrizio Caramagna)

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