Frasi e aforismi sullo studente e l’allievo

Il 17 novembre si celebra La Giornata Internazionale degli Studenti (International Students Day), per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti a esprimersi. La data è l’anniversario degli eccidi nazisti di studenti e professori cecoslovacchi che nel 1939 si opposero alla guerra nazista.

Frasi e aforismi sullo studente e l’allievo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla scuola, Frasi e aforismi sull’imparare e l’apprendere, Frasi e aforismi sull’insegnante e l’insegnare e Frasi e aforismi sul libro e la lettura.

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Frasi e aforismi sullo studente e l’allievo

L’insegnante ha un privilegio enorme, assoluto: incontrare ogni mattina in classe gli uomini e le donne che un domani cambieranno il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Uno degli orgogli più grandi per un insegnante è quando, vent’anni dopo, uno studente ricorda una sua frase che porterà con sé per il resto della sua vita.
(Fabrizio Caramagna)

Il futuro cova le sue uova sotto il banco di ogni studente di scuola.
(Fabrizio Caramagna)

Il ruolo principale della scuola dovrebbe essere quello di mettere gli studenti in contatto con la propria curiosità.
(Fabrizio Caramagna)

L’insegnante deve insegnare allo studente che l’errore non è una macchia indelebile, ma l’occasione quotidiana per una piccola e personale rinascita.
(Fabrizio Caramagna)

Dietro il retro di una lavagna a muro ci sono tutti gli sbadigli, le risate e i sogni degli studenti che sono passati in quella classe.
(Fabrizio Caramagna)

Mi sento, a volte, come lo studente che ha saltato tante lezioni, torna, vede che non sta seguendo il ritmo e, frustrato, salta le successive.
(Fabrizio Caramagna)

Un insegnante, prima ancora che esperto della sua materia, deve essere testimone di umanità. Deve costruire ponti e non muri. Deve ascoltare, accogliere, provare a capire ogni studente, anche i casi più difficili. Soprattutto i casi più difficili. Perché è su questi casi che si misura il valore di una scuola
(Fabrizio Caramagna)

A scuola la lavagna è uno spazio su cui viene tracciato un nuovo confine. E ogni mattina l’insegnante cerca di far passare quante più persone da una parte all’altra. Dall’incertezza, dal dubbio, dal vuoto verso la conoscenza e il sapere. Non ci sono clandestini, tutti possono e devono sconfinare.
(Fabrizio Caramagna)

Un insegnante deve studiare ogni volta che prepara un compito, una lezione, un laboratorio. E’ un debito che ha nei confronti degli studenti.
(Fabrizio Caramagna)

La scuola non deve formare studenti obbedienti, ma menti curiose. L’obbedienza non è mai un valore, in nessun contesto educativo.
(Fabrizio Caramagna)

Gli studenti dentro le aule scolastiche. Anni di zaini, voci, sorrisi, gessi, alzate di mano, pianti, delusioni, tenacia e studio. Tante macerie. Ma anche tanti orizzonti inaspettati.
(Fabrizio Caramagna)

Un insegnante dovrebbe avere cura dei suoi studenti. Come se fossero figli, ma con molto meno tempo a disposizione.
(Fabrizio Caramagna)

Fare l’insegnante è il preludio di un destino asimmetrico: gli allievi vanno avanti nella vita, lui torna indietro a riparte da capo con altre classi.
(Fabrizio Caramagna)

Il dolore dell’insegnante. Nella sua pelle ha scolpito ogni singolo insuccesso, ogni studente perso nel mare della vita.
(Fabrizio Caramagna)

Insegnare è, prima di tutto, scoprire i limiti. I limiti dello studente nell’apprendere, ma anche i limiti dell’insegnante nello spiegare, nel dare importanza a ogni studente.
(Fabrizio Caramagna)

L’insegnante è un fuochista che trasmette scintille agli studenti.
(Fabrizio Caramagna)

La scuola serve a rammendare i buchi creati dal pregiudizio, dal razzismo, dall’indifferenza. Ci ricama sopra conoscenza e empatia. E ci avvolge gli studenti.
(Fabrizio Caramagna)

Se dei buoni insegnanti fanno dei buoni allievi, è molto raro che dei buoni allievi facciano dei buoni insegnanti.
(Fabrizio Caramagna)

Gli studenti sembrano piccoli soldati, quando li vediamo portare pesanti paracaduti sulla schiena.
(Fabrizio Caramagna

Per gli studenti, giugno è quel periodo dell’anno in cui se avvicinano l’orecchio ai libri di scuola sentono il mare.
(Fabrizio Caramagna

L’insegnante si trova di fronte allo stupore ed alla meraviglia di imparare cose nuove ogni giorno. Un vero insegnante deve essere prima di tutto un allievo.
(Fabrizio Caramagna)

Sono diventati tutti maestri, professori, esperti, opinionisti, webstar, influencer.
Siamo in pochi ad essere rimasti orgogliosamente alunni.
(Fabrizio Caramagna)

Vogliamo far capire ai ragazzi che non è la celebrità a salvarti nella vita ma la cultura, l’impegno e lo studio?
(Fabrizio Caramagna)

Qualsiasi lezione finisce per andare al ritmo del più asino degli studenti.
(Fabrizio Caramagna)

Quanti anni ho trascorso, dietro la lavagna. Mentre la classe era vuota e tutti erano a divertirsi alle feste. Solo io studiavo in attesa della grande interrogazione, che non arrivava mai. Soltanto piccole interrogazioni e compiti fatti e rifatti più volte. Se non ci fossero stati quei due occhi chiari e incantati, sarei ancora dietro quella lavagna.
(Fabrizio Caramagna)

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