Frasi e aforismi sull’oro, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla luce, Frasi e aforismi sul diamante, Frasi e aforismi sulla perla e Frasi e aforismi sui soldi e il denaro.
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Frasi e aforismi sull’oro
L’oro è la luce allo stato solido.
(Fabrizio Caramagna)
La suprema ambizione: trasmutare il tempo in oro o l’oro in tempo?
(Fabrizio Caramagna)
Il sole non poteva essere dovunque. Per questo Dio creò l’oro.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni vita è un filo di metallo che di ora in ora si consuma: raro è che invece della ruggine si formi l’oro.
(Fabrizio Caramagna)
E all’improvviso un ragazzo esclamò: “Guarda, in mare c’è un’onda d’oro” e tutti si misero a correre verso la riva. Ma solo lui riuscì a vederla.
Per tutta la vita provò nostalgia per quell’onda, che non vide mai più.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vorrebbe un Re Mida della sensibilità, che converte in oro solo ciò che è gentile e rispettoso e onesto.
(Fabrizio Caramagna)
Più malleabile dell’oro è colui che lo desidera.
(Fabrizio Caramagna)
In alcune galassie dell’universo ci sono pianeti senz’acqua che offrono enormi ricompense a chi converte l’oro in acqua.
(Fabrizio Caramagna)
L’oro dell’arricchito non è separabile dal tintinnio della sua insolenza.
(Fabrizio Caramagna)
L’oro ha fatto più schiavi di quanti mendicanti abbia fatto la miseria.
(Fabrizio Caramagna)
La tua dorata ma finta cornice mi è servita solo per capire di non averne alcun bisogno. La mia immagine, in quello specchio, si perdeva.
(Fabrizio Caramagna)
Rosa, oro, argento e nero: le stagioni della vita dell’uomo.
(Fabrizio Caramagna)
I sogni svaniscono con la prima luce. Quello che pareva oro è solo sabbia.
(Fabrizio Caramagna)
I convinti non distinguono la medaglia d’oro dalla medaglia di bronzo e pensano di ricevere solo medaglie d’oro.
(Fabrizio Caramagna)
L’arte contemporanea si è posta il compito più difficile: trasformare in oro gli escrementi. E spesso ci riesce, a giudicare dalla quotazione di alcune opere.
(Fabrizio Caramagna)
Paradosso. Gli stronzi galleggiano e l’oro tocca il fondo.
(Fabrizio Caramagna)
Lo spreco. Soffiare via l’oro dal palmo della mano e guardarlo volare, sapendo che non tornerà più.
(Fabrizio Caramagna)
Gli eterni insoddisfatti. Quelli che hanno l’oro in mano ma sono attirati dal bronzo.
(Fabrizio Caramagna)
O sole.
Ogni grano e albero, ogni tegola e finestra, ti devono l’esistenza.
La tua fronte risplende come l’oro, la tua luce mette le cose nel loro esatto posto.
(Fabrizio Caramagna)
Da questa miniera che è la notte le stelle estraggono miliardi di pagliuzze d’oro.
(Fabrizio Caramagna)
Dicembre. Il sole si sta dirigendo verso altre realtà. Nelle dorature che lascia sugli edifici si nota la sua stanchezza di antico orafo. Ma al tramonto lascia dei filamenti di luce nel cielo che non si trovano in nessun altro mese dell’anno.
(Fabrizio Caramagna)
Il sole pallido di oggi segue il suo percorso con la rassegnazione dell’orafo che è rimasto senza l’oro.
(Fabrizio Caramagna)
Giornate in cui il sole non è d’oro ma di bronzo, e notti in cui la luna non è d’argento ma di latta.
(Fabrizio Caramagna)
In un pianeta fatto soltanto d’oro, niente è prezioso come una goccia d’acqua.
(Fabrizio Caramagna)
La sensazione di aver trovato l’oro. Succede di rado. Accade quando c’è l’alchimia tra due persone.
(Fabrizio Caramagna)
Così tutti i metalli si sforzano di raggiungere il loro stato più puro, l’oro, così ogni anima tende verso la luce.
(Fabrizio Caramagna)
Un criminale è un alchimista, che trasforma il piombo in oro.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto si trasforma. L’oro della corona finisce nelle dentature di un plebeo.
(Fabrizio Caramagna)
Tra i Re Magi quello che porta l’oro è la tipica persona che ignora il limite di prezzo nello scambio di regali e che deve strafare per non sentirsi inadeguato.
(Fabrizio Caramagna)
Il silenzio è d’oro.
Ma la parola – se ben detta – contiene più gioielli.
(Fabrizio Caramagna)
Non tutto ciò che luccica è oro, né argento, né bronzo.
A volte è solo pessima bigiotteria.
(Fabrizio Caramagna)
Fernando Cortes non ha conosciuto l’America prima di averla riconosciuta nel riflesso di una moneta d’oro.
(Fabrizio Caramagna)