Frasi e aforismi sul veleno

Frasi e aforismi sul veleno, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla cura e il prendersi cura, Frasi e aforismi sul tradimento e l’infedeltà e Frasi e aforismi sulle spine.

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Frasi e aforismi sul veleno

Non puoi uscirne indenne quando ti butti anima e corpo nella vita, quando la abbracci pur sapendo che nella sua dolcezza ci sarà anche del veleno.
(Fabrizio Caramagna)

Sai essere presente. E allo stesso tempo sai come non esserci mai. È la tua arte, il tuo talento. Essere presenza e mancanza. Farmaco o veleno. Secondo la dose.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è niente di peggio che trovare nella stessa persona la spada e lo scudo, il veleno, l’antidoto, la ferita e il balsamo, l’angelo e il demone.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre beveva il veleno di lei come fosse vita, già sapeva che avrebbe avuto bisogno dell’antidoto…
(Fabrizio Caramagna)

Un po’ di te è entrato nel mio cuore e mi ha colorato come un fiore,
e un po’ di te è entrato nella mia mente e mi ha contaminato come un veleno.
(Fabrizio Caramagna)

Le sue carezze erano veleno. Le sue labbra antidoto.
(Fabrizio Caramagna)

I tuoi baci e le tue parole. Quale è antidoto e quale veleno?
(Fabrizio Caramagna)

Avvelenami pure. Ma, dopo, dammi l’antidoto: basta un bacio.
(Fabrizio Caramagna)

Non eravamo veleno e non eravamo antidoto.
Eravamo un’alchimia perfetta di queste due cose.
(Fabrizio Caramagna)

Sapessi come salvarmi dai tuoi occhi, avrei l’antidoto per ogni veleno.
(Fabrizio Caramagna)

Il veleno di un “perché”, senza trovare un antidoto tra mille risposte.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore come un veleno, la ragione come un antidoto che non funziona.
(Fabrizio Caramagna)

Il veleno dell’amore come antidoto contro altri veleni.
(Fabrizio Caramagna)

Peggio delle coltellate solo l’avvelenamento quotidiano.
Quelle gocce mortali diluite in bicchieri di compromesso e di menzogna.
(Fabrizio Caramagna)

Gente che al posto del cuore ha il veleno che aveva in gola Hitler quando decise di suicidarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Il veleno più pericoloso è quello di cui si ama il gusto.
(Fabrizio Caramagna)

Se il veleno ne vale la pena, accetto l’agonia.
(Fabrizio Caramagna)

I velenosi si inventano le forme più attraenti
ed i colori più sgargianti per farsi toccare.
(Fabrizio Caramagna)

Avremmo dovuto proteggerci dalla ruggine, dai sorrisi che sapevano di veleno, dalle porte che cigolavano e non si aprivano più. Ora è solo strazio.
(Fabrizio Caramagna)

Le ferite sono come il veleno. L’unico modo per abituarsi ad esse è continuare ad assumerle.
(Fabrizio Caramagna)

A volte il lunedì è un veleno sottocutaneo a lento rilascio sulla settimana.
(Fabrizio Caramagna)

Da quale notizia ci facciamo avvelenare oggi?
(Fabrizio Caramagna)

Non provare il veleno di una parola se non hai un antidoto a disposizione.
(Fabrizio Caramagna)

La polpetta avvelenata, per essere servita nel piatto, richiede il contorno della fiducia e dell’ingenuità.
(Fabrizio Caramagna)

L’innocenza è destinata a essere avvelenata e non si può trovare nessun rimedio. L’unica salvezza è ritardere ritmo e intensità delle dosi.
(Fabrizio Caramagna)

Quei complimenti a denti stretti. Quelli che sembrano mele rosse e lucenti. E invece sono solo avvelenate.
(Fabrizio Caramagna)

L’indifferenza è un veleno letale.
Toglie l’ossigeno a poco a poco.
(Fabrizio Caramagna)

Quelli che si sforzano di nascondere un pungiglione quando basterebbe svelarsi quel tanto che basta per rivelarne addirittura tre, più velenosi di quelli di uno scorpione.
(Fabrizio Caramagna)

Il maestro mi insegnò molte cose: la virtù del coltello, l’arte del veleno, la via della spada, il volo della freccia, il potere delle parole taglienti… Si è solo dimenticato di insegnarmi la pietà e la misericordia. O forse io l’ho ucciso prima del tempo.
(Fabrizio Caramagna)

È morta per la mela avvelenata. È stata rianimata con un bacio, ma non era più la stessa. C’era qualcosa di maligno nei suoi occhi. Qualcosa che veniva da un’altra dimensione.
(Fabrizio Caramagna)

Le streghe non si tagliano mai i capelli. Nella loro parte più folta custodiscono veleni e incantesimi che si divertono a usare nelle giornate di vento.
(Fabrizio Caramagna)

L’ipocrisia è dare il veleno a qualcuno e augurargli la sua pronta guarigione.
(Fabrizio Caramagna)

Guardò il veleno da prendere ma era ottimista: il bicchiere era mezzo vuoto.
(Fabrizio Caramagna)

Un po’ stanco di sentire ovunque che tutto ciò che è bio e naturale è buono.
La cicuta è naturale e bio, ma è velenosa.
(Fabrizio Caramagna)

Lui era allergico agli antidoti, dipendente dal veleno.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo è un veleno che distrugge la terra, cancellando specie animali ed ecosistemi.
La terra elabora un antidoto, creando il covid.
L’uomo elabora un secondo veleno, che sfugge all’antidoto, e sviluppa il vaccino.
La terra elabora un nuovo antidoto, e così all’infinito, fin quando l’uomo non capirà che è lui il veleno…
(Fabrizio Caramagna)

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