Frasi e aforismi sulla sconfitta, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla vittoria e il vincere, Frasi e aforismi sulla perdita e Frasi e aforismi sul fallimento.
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Frasi e aforismi sulla sconfitta
Dicono che il grande guerriero fosse capace di trasformare ogni schiacciante sconfitta in vittoria, perché un guerriero non può abbassare mai la testa, altrimenti perde di vista i suoi sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Diffida di un guerriero sconfitto, perché è in quel momento che inizia la sua vera battaglia.
(Fabrizio Caramagna)
La sconfitta è perdere te stesso senza esserti mai incontrato.
(Fabrizio Caramagna)
La sconfitta non è perdere una battaglia, ma ripeterla mille volte nella memoria.
(Fabrizio Caramagna)
Il silenzio della prima mattina dopo la sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
Si diventa patetici, lamentosi, cavillosi, quando non si riesce a dare un senso alle proprie sconfitte.
(Fabrizio Caramagna)
Dalle sconfitte impari perché hai perso, ma questo non significa che impari a vincere.
(Fabrizio Caramagna)
Respirò. Con la rabbia del perdente quando stava per vincere o del sognatore scosso da una sveglia.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sentiamo così, mai veramente risolti, quasi stanchi, non ancora sconfitti, e sempre pronti a tentare.
(Fabrizio Caramagna)
Li vedi i cuori sconfitti.
Sono quelli che in treno fissano un riflesso sul vetro anziché il cielo che è fuori.
Hanno occhi che bisbigliano “ormai è tardi”.
(Fabrizio Caramagna)
A risiko, spesso i più deboli si alleano per battere chi ha più carri armati e territori. Ecco perché non è raro che il favorito perda. (Valido anche per le elezioni).
(Fabrizio Caramagna)
A chi si crede bravo in tutto e accusa gli altri di non dargli il riconoscimento dovuto, consiglio di giocare a scacchi. Lì tutti i ciarlatani perdono e non possono incolpare gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Spesso la sconfitta è evidente quanto la nostra volontà di non accettarla.
(Fabrizio Caramagna)
La sconfitta, poi la rabbia, poi la tristezza, passaggi graduali verso una amarezza a oltranza.
(Fabrizio Caramagna)
Quando gli occhi della sconfitta scrutano, il resto è solo silenzio.
(Fabrizio Caramagna)
Promemoria: ogni delusione, ogni sconfitta, ogni rinuncia è una piuma in più da attaccare alle scapole.
(Fabrizio Caramagna)
Di tanto in tanto dobbiamo combattere battaglie che sappiamo perse in anticipo.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti abbiamo perso qualcosa o qualcuno. Un amore, una battaglia, una speranza, o semplicemente un soffio di vento, una manciata di stelle nella mano, il riflesso di uno sguardo sul vetro.
(Fabrizio Caramagna)
Deliri di impotenza: continuare a cercare il nome di lei, affezionarsi anche alle sconfitte.
(Fabrizio Caramagna)
Una buona resistenza può rendere la vittoria dell’altro ridicola e la nostra sconfitta onorevole.
(Fabrizio Caramagna)
Essere sconfitto senza mai aver incontrato il proprio avversario è il peggior modo di perdere.
(Fabrizio Caramagna)
Se ti affidi all’immobilità, hai perso senza giocartela.
(Fabrizio Caramagna)
Il vero perdente non é chi arriva ultimo. Nemmeno chi preferisce star fuori anziché partecipare. Ma chi, con presunzione, schernisce entrambi.
(Fabrizio Caramagna)
Le regole si fissano all’inizio, non alla fine.
E vincere senza onore è di gran lunga una sconfitta peggiore che perdere.
(Fabrizio Caramagna)
A volte, per stare dalla parte dello sconfitto, basta osservare la disgustosa protervia del vincitore.
(Fabrizio Caramagna)
Quando si perde si chiede una rivincita, perché la sconfitta ci dà un insegnamento, ed è normale averne ancora voglia.
(Fabrizio Caramagna)
In certe sconfitte il perdente pensa che, se avesse trionfato, sarebbe stato felice. Non sa che il vincitore ha guadagnato solo la delusione.
(Fabrizio Caramagna)
Se persino i trionfatori finiscono per provare disincanto rispetto al mondo, immagina i perdenti.
(Fabrizio Caramagna)
In una discussione condotta in modo serio non ci sono perdenti: chi perde vince, perché era dentro un errore e ne è uscito fuori. Chi vince non perde nulla, ha semplicemente sostenuto una teoria che si è dimostrata ancora una volta veritiera.
(Fabrizio Caramagna)
In questa vita è più importante saper perdere che saper vincere. Eppure quasi sempre, a partire dalla scuola, si sforzano di insegnarci la meno importante delle due cose.
(Fabrizio Caramagna)
La dignità è il premio di consolazione dei perdenti che avevano ragione.
(Fabrizio Caramagna)
Regola del voto.
I perdenti con un margine ristretto daranno tutta la colpa all’astensione, con la bizzarra argomentazione che i pigri e gli indifferenti avrebbero votato per loro.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle vittorie si innalzano i monumenti. Nelle sconfitte si bruciano gli archivi.
(Fabrizio Caramagna)
Ciò che non mi piace nell’offesa è che mi spinge a vendicarmi. Io non voglio rendermi simile a te. La mia vittoria ti assomiglia troppo, caro nemico, perché io non ci veda una sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
Una sconfitta deve essere figlia del coraggio. Altrimenti è davvero una sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
A vivere tra la tristezza del passato, la perplessità del presente e la mancanza di futuro, gli venne il volto del perdente.
(Fabrizio Caramagna)
In guerra non ci sono vincitori o perdenti, ci sono sopravvissuti.
(Fabrizio Caramagna)
Niente di più vincente nella vita che saper perdere.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni sconfitta l’ho duramente conquistata.
(Fabrizio Caramagna)
Ottenere l’immeritato è un modo di perdere.
(Fabrizio Caramagna)
È il bisogno di un nemico immaginario la vera sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
Nella guerra tra fratelli non ci sono vincitori, ma una lista infinita di perdenti.
(Fabrizio Caramagna)
Molti tirano fuori la loro carta migliore quando sentono che la partita è disperatamente persa.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è un gioco con delle regole strane.
Puoi perdere più del dovuto e amare più di quanto avresti pensato.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è miglior modo di perdere che giocando a pallone con il proprio figlio in un pomeriggio di sole.
(Fabrizio Caramagna)
Con le donne non si può vedere una partita di calcio. Empatizzano subito per la squadra che perde.
(Fabrizio Caramagna)
I rigori dopo i supplementari sono il lieto fine. La squadra vincente esulta, i tifosi dell’altra squadra possono pensare che non meritavano la sconfitta, l’allenatore non perde il posto e l’arbitro si è goduto lo spettacolo senza stress. Solo chi ha sbagliato il rigore piange.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace pensare che essere delicati e gentili sprigioni una magia invisibile che non può mai essere sconfitta.
(Fabrizio Caramagna)
Come si fa a darsi per vinti se c’è ancora un tempo, una sfida, un Ti amo a fecondare l’attesa?
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno può sconfiggere un instancabile.
(Fabrizio Caramagna)
Devi essere profondamente stupido per chiamare perdente un bambino.
(Fabrizio Caramagna)
La vita è piena di vittorie amare e dolci sconfitte. Si chiama Senno di poi. Ma anche prospettiva.
(Fabrizio Caramagna