Frasi e aforismi sul mondo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla terra, Frasi e aforismi sull’universo e Frasi e aforismi sulla vita.
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Frasi e aforismi sul mondo
Ci sono parole alle quali non trovo significato nemmeno con l’ausilio del traduttore.
Mondo, è una di queste.
(Fabrizio Caramagna)
Proprio come il mondo merita persone migliori, certe persone meritano mondi migliori.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo non è fatto per le persone che sentono il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo: una foglia appesa all’albero dell’universo.
(Fabrizio Caramagna)
Metà del mondo è troppo spensierata. L’altra metà troppo paranoica.
(Fabrizio Caramagna)
Invece di migliorare il mondo, la maggior parte delle persone cerca solo di migliorare l’inferno.
(Fabrizio Caramagna)
E se questo fosse un mondo dominato da una tirannia invisibile che si serve delle forme democratiche di governo?
(Fabrizio Caramagna)
È un mondo a forma di cose. Troppe, probabilmente.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo sembra diventare sempre più complesso in un modo sempre meno umano.
(Fabrizio Caramagna)
Per poter migliorare il mondo, bisognerebbe prima capire che cosa è “migliore”. Ma secoli di storia e di pensiero non ce l’hanno chiarito affatto.
(Fabrizio Caramagna)
I giovani cambiano il mondo senza capirlo.
I vecchi lo capiscono senza cambiarlo.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo a volte sembra una questione di pesi e volumi e forze di gravità.
E’ tutto troppo più grande rispetto a noi.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo si divide in due categorie: ci sono quelli che che non sanno che cosa vogliono fare della loro vita e quelli che ti dicono che cosa devi fare della tua vita.
(Fabrizio Caramagna)
Io non cambio il mondo e il mondo cambia me ad ogni istante. Questo fatto a volte mi riempie di impotenza, a volte di stupore.
(Fabrizio Caramagna)
Fermate il mondo! No, non voglio scendere. Voglio farti salire.
(Fabrizio Caramagna)
Se la smettessimo di difenderci dal mondo,
forse il mondo avrebbe modo di amarci.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo lo hanno sempre cambiato i folli, i sognatori, i romantici, gli eretici e le streghe.
Non le greggi.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un altro mondo segreto, chiuso dentro questo mondo. Lo si scopre al crepuscolo.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo. Ogni battito di ciglia, uno spettacolo.
(Fabrizio Caramagna)
Nel cercare di dare un senso a quanto instancabilmente il mondo ci offre, manteniamo vivi tanto noi, quanto lui.
(Fabrizio Caramagna)
Che strano posto è il mondo.
Il sole entra e esce come se fosse in un albergo,
la luna rivolge la parola solo ai poeti e ai romantici,
e la terra è un casinista allucinante:
ti tira in basso con la forza di gravità
e poi, quando meno te lo aspetti, ti spara verso le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Mi sveglio, apro la finestra, e fuori c’è solo il mondo.
Chissà cosa m’aspettavo.
Forse un buco nero. O un’altra galassia. O te.
(Fabrizio Caramagna)
Il delicato equilibrio tra i sogni e la realtà, tra la leggerezza e la necessità. E’ questo che governa il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Giù le mani mondo, non è per te questa felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Sii gentile.
Fai tremare il mondo di atti di gentilezza.
(Fabrizio Caramagna)
Abbiamo bisogno di sogni che abitino il mondo, di canzoni che facciano danzare le pietre, di stelle che raccontino i loro segreti ai fili d’erba.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi dal cilindro del mondo è uscito un asso di vento, un re di aquiloni, un fante di sguardi di giacinti, un dieci di risate di bambini, un sette di serenità.
(Fabrizio Caramagna)
Se il mondo fosse solo con se stesso, non sarebbe il mondo. Sarebbe un asteroide di pietra perso nell’universo. La neve non sarebbe bianca, il bosco non sarebbe verde, la cascata non sarebbe azzurra. Ma basta che una creatura guardi il mondo – uno scoiattolo o un passero o un bambino – e il mondo all’improvviso diventa bello. Diventa il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà che mondo sarebbe se l’evoluzione fosse stata diversa.
Se invece che nella tecnologia l’uomo avesse investito nella poesia,
se avesse sviluppato il colonialismo del dare anziché quello del prendere.
se avesse cercato la bellezza di una parola anziché quella di un conto corrente.
(Fabrizio Caramagna)
Tra due innamorati nasce sempre un mondo.
Una piccola sfera di intimità e bellezza che salva dal mondo là fuori.
(Fabrizio Caramagna)
Dopotutto, non è così difficile essere in pace con il mondo, se i confini del mondo sono le braccia di chi ami.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono tantissime persone intelligenti e anche attente e perfino buone e sensibili, ma poi ce ne sono alcune che hanno il brillìo negli occhi, una luce tutta loro. Queste persone non appartengono a questo mondo, cercano di abituarsi alle regole e abitudini imposte, ma non ne faranno mai parte. Perché vengono da un’altra galassia.
(Fabrizio Caramagna)
C’è troppo mondo, troppe strade, troppi incroci per chi non vorrebbe essere da nessuna parte.
(Fabrizio Caramagna)
A volte vuoi solo metterti da una parte, guardare il mondo di sbieco e ascoltare il soffio di un altro sistema solare.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono persone il cui compito è soffrire per tutto ciò che accade nel mondo, e che ancora non hanno ricevuto istruzioni da altri pianeti su come fare per scappare da lì.
(Fabrizio Caramagna)
Avrei bisogno di uscire dal mondo giusto due ore e urlare al destino che certe trame del suo copione non riesco proprio a capirle.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo mi ha insegnato a conoscere la solitudine molto più di quanto la solitudine mi abbia insegnato a conoscere il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Non sono mai leggere le persone il lunedì mattina. Sembra abbiano un velo negli occhi e che sorreggano il mondo come Atlante.
(Fabrizio Caramagna)
Quando piove a volte ho la sensazione che il mondo invecchi, a volte che ringiovanisca.
A seconda dei giorni e delle stagioni.
(Fabrizio Caramagna)
La moda ci consente di accedere al centro del mondo, per questo tutti desiderano farne parte.
(Fabrizio Caramagna)
Leggere un libro non è uscire dal mondo, ma entrare nel mondo attraverso un altro ingresso.
(Fabrizio Caramagna)
Il regno di Dio non è di un mondo dove regna la realtà.
(Fabrizio Caramagna)
Computer, tablet, smartphone. Un mondo piatto. Tutto di vetro. Dove predomina il polpastrello e la nostra anima è schiacciata sotto quel vetro.
(Fabrizio Caramagna)
Vecchio trucco: per parlare male del mondo si utilizza la terza persona singolare e per parlare bene la prima persona plurale.
(Fabrizio Caramagna)
A dimostrare quanto sia irreale e illusoria la realtà che ci circonda, dei quattro elementi che compongono il mondo noi possiamo stringere con le nostre mani solo la terra: l’acqua, il fuoco e l’aria ci scappano continuamente.
(Fabrizio Caramagna)
Una volta si cercavano le ragioni del mondo. Oggi si cerca un mondo che ci dia ragione.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo. Un terzo vive senza pensare a fianco di due altri terzi che vivono senza mangiare.
(Fabrizio Caramagna)
E se l’uomo fosse stato creato e introdotto in questo mondo, non in qualità di personaggio principale e felice abitante della terra, ma piuttosto come un parassita il cui compito è quello di distruggere ogni cosa, dopo che Dio si è pentito della sua creazione?
(Fabrizio Caramagna)
Ogni essere umano nasce in un mondo incomprensibile e lo lascia tale, non prima di averlo riempito con migliaia di inutili spiegazioni.
(Fabrizio Caramagna)
In un mondo ideale l’umanità non esisterebbe affatto.
(Fabrizio Caramagna)
L’irresponsabile si sente così così libero che è pieno di audacia. E in alcuni rari casi si ha bisogno di uno come lui per far muovere il mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Sono da sempre alla ricerca di un posto nel mondo, possibilmente defilato e con vista sul mare.
(Fabrizio Caramagna)
Immagino i colori che prendono forma nei tuoi occhi. I suoni che fanno uscire le tue parole. La vita che tocchi. E vorrei essere quel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Purtroppo, l’energia spesa da milioni di persone per un problema triviale, non sarà mai impiegata per risolvere una formula matematica o per scoprire una nuova molecola in campo medico.
E’ questo il problema del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Voglio vivere in un mondo dove l’ordine dei giorni della settimana viene deciso per sorteggio.
(Fabrizio Caramagna)