Conosci te stesso – Frasi e aforismi sulla conoscenza di sé, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’autostima, Frasi e aforismi sull’identità, Frasi e aforismi sulla conoscenza e il sapere, Frasi e aforismi sul carattere e la personalità e Frasi e aforismi sull’essere se stessi.
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Conosci te stesso – Frasi sulla conoscenza di sé
La sconfitta è perdere te stesso senza esserti mai incontrato.
(Fabrizio Caramagna)
Il lutto più grande per ogni uomo è perdere l’incontro con se stessi e la possibilità di conoscere la propria interiorità.
(Fabrizio Caramagna)
Quel bisogno morboso di avere sempre gente attorno, per non guardare dentro se stessi. Come si chiama questa malattia che colpisce larghi strati della società?
(Fabrizio Caramagna)
E’ con ciò che non si sa di sé che si fanno la maggior parte delle cose.
(Fabrizio Caramagna)
Io non so veramente o lo so male, ciò che sono e faccio in questo momento. Lo saprò più tardi oppure mai. Ma non in questo momento.
(Fabrizio Caramagna)
Non sappiamo ciò che vogliamo. Ma se almeno sapessimo ciò che non vogliamo, sapremmo già tanto.
(Fabrizio Caramagna)
Quante sono le cose che io non so di me, al modo in cui il giorno non conosce tutto del giorno.
(Fabrizio Caramagna)
C’è in me ciò che io so di ignorare, e anche ciò che ignoro di ignorare.
(Fabrizio Caramagna)
Mi conosco talmente poco che quando parlo tra me e me, si intrufola sempre qualche altro me.
(Fabrizio Caramagna)
Io sono quel cinquanta per cento dentro di me che ancora non riesce a decifrare l’altro cinquanta per cento.
(Fabrizio Caramagna)
Abbiamo tutti diverse versioni della nostra identità, e molto spesso non le riveliamo neanche a noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)
La tentazione terribile di non voler conoscere se stesso, facendo finta di essere un altro.
(Fabrizio Caramagna)
Se vuoi conoscere chi sei, devi prima aver partecipato al tuo funerale.
(Fabrizio Caramagna)
Forse la follia è ripetere errori identici pur di non voler conoscere se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
Colpevolizzare gli altri è il metodo più sicuro per non volere mai conoscere se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
E’ un paradosso che uno degli ingredienti fondamentali per la conoscenza di sé stessi siano gli altri.
(Fabrizio Caramagna)
Fai almeno una volta al giorno una cosa che ti spaventi.
E non c’è nulla di più spaventoso che ascoltare se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
Pensiamo di conoscere noi stessi, eppure di fronte a una fotografia di dieci anni fa non sapremmo ricordare quali pensieri, speranze o crucci si aggiravano dentro quella figura e in quali rapporti era con il resto del mondo quel volto che ci assomigliava tanto.
(Fabrizio Caramagna)
Sbagliamo meno quando immaginiamo gli altri che quando immaginiamo noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)
A volte incontrerai te stesso. Per via di uno specchio, di una vetrina, di uno sguardo diverso, di un giudizio più severo che credevi fosse destinato ad altri e che invece, puntuale, fedele, parlerà di te.
E allora avrai due scelte: o farai finta di niente e continuerai ad indossare la tua maschera oppure prenderai coscienza di chi sei. E sarà il lavoro più difficile. Quello che può portare alla saggezza o al deserto.
(Fabrizio Caramagna)
Se non togli mai gli ormeggi, rischi di non conoscere te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Ti conosco come nessun altro, mi ricordi tutto ciò che sono.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno di noi è perfetto. Nessuno ha ricevuto la giusta dose di carezze quando era bambino. Qualcosa di meno o qualcosa di più. Il difetto o l’eccesso. In ognuno di noi c’è questo abisso. Un punto nero che a volte non vediamo e non vogliamo conoscere. E’ il luogo delle nostre mancanze e delle nostre imperfezioni, ciò che ci portiamo dietro per tutta la vita.
Conoscerlo è crescere e maturare.
(Fabrizio Caramagna)
E se scegli di combattere la sfida per conoscere te stesso, una battaglia l’hai già vinta.
(Fabrizio Caramagna)
Quando ti chiedo chi sei,
raccontami la musica che hai ascoltato,
gli incontri che ti hanno stupito,
le occasioni che hai sprecato,
i fiumi che hai risalito.
Allora saprò chi sei.
(Fabrizio Caramagna)
Non guardarmi soltanto quando sogno. Quando sorrido. Quando apro finestre nel cielo e guardo cosa c’è oltre.
Guardami mentre inciampo e cado. Quando combatto e sbaglio. Guardami quando ho paura. Quando il buio sta per arrivare.
Allora sì, potrai dire chi sono.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno può dire che cosa ha amato la prima volta: se sua madre o un giocattolo o un cielo azzurro o una donna o un libro.
Non sapere questo vuol dire non conoscere se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
E io che non so più chi sono se non mi guardo con i tuoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Io sono me stesso nella misura in cui mi vedo anche con gli occhi degli altri. E’ il mio sguardo diviso in due che mi assicura la mia identità. E’ la mia divisione che mi riunisce.
(Fabrizio Caramagna)
I social sono il castello fatato dell’identità,
da dove si esce diversi rispetto a quando si è entrati,
ossia virtualmente migliori,
grazie alle foto piene di filtri
e al sussurro dei like di approvazione.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che dicono con convizione “io sono fatto così”, un po’ li invidio, io che ancora non so come sono veramente.
Io che non so mai quando riuscirò a conoscermi veramente.
(Fabrizio Caramagna)
Quello che chiamiamo “io” è un vestito di Arlecchino fatto con tante identità e cucito (talora anche rabberciato) con i colori diversi delle nostre storie. Ma quando incontriamo la grazia di un amore, allora ci sembra di essere vestiti di una stoffa unica e luminosa, senza neanche più una toppa.
(Fabrizio Caramagna)
L’erudizione è per tutti. La conoscenza è di chi soffre.
(Fabrizio Caramagna)
Luce e buio si completano.
Nei momenti di luce prendi fiato e guarda davanti a te.
Nei momenti bui decidi chi sei veramente.
(Fabrizio Caramagna)
Quanto dolore potrei evitare, se conoscessi davvero me stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Quando lotti contro te stesso non lo fai mai ad armi pari.
Perché non sai mai veramente chi è il tuo vero te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Se essere te stesso fosse così bello, ci sarebbe una folla che vorrebbe essere come te.
(Fabrizio Caramagna)
Possiamo tornare alla prima puntata, quando tutti sapevano chi erano e cosa volevano fare nella vita?
(Fabrizio Caramagna)
Conoscere te stesso è un modo per difenderti dal mondo, anche se il più delle volte è uno sforzo vano.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno guarda dentro di sé per vedere se va bene o male, tutti pensano che basti uno specchio.
(Fabrizio Caramagna)
Vuoi conoscerti? Ascolta ciò che non vuoi sentire, guarda ciò che non sopporti di guardare, senti ciò che ti disgusta sentire. Questo è quello che sei
(Fabrizio Caramagna)
La frase “conosci te stesso” diventa completamente inutile quando non sei in grado di distinguere la critica dalla parodia, il sarcasmo dall’ironia o la presa in giro dei consigli.
(Fabrizio Caramagna)
Abbiamo una parte pubblica, una privata, una intima, una segreta e poi una sconosciuta, persino a noi stessi.
(Fabrizio Caramagna)