Frasi e aforismi sull’aereo e l’aeroporto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul treno e la stazione, Frasi e aforismi sul volo e il volare e Frasi e aforismi sul viaggio e il viaggiare.
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Frasi e aforismi sull’aereo e l’aeroporto
Ci vorrebbe un aereo; di quelli che prendi a caso e ti ritrovi chissà dove, con chissà chi, lontano dal tuo orizzonte, a mettere radici in una nuova idea di te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Non è semplice cambiare aria senza un biglietto aereo, un po’ di istinto e una manciata di buone illusioni.
(Fabrizio Caramagna)
Dal finestrino di un aereo, le città, anche le più grandi, hanno una dimensione che sorprende per le sue piccole dimensioni: è possibile disegnarne i contorni.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo un volo a dir poco movimentato, l’aereo finalmente atterrorizzò.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aeroporti sono luoghi di attese e transiti, smarrimenti e ritrovi, nuovi inizi e nuove stagioni.
Prima di partire una parte di noi è ancora legata alla terra e alle vecchie abitudini, mentre l’altra parte ha già fatto familiarità con l’aria, lo spostamento e l’imprevisto.
(Fabrizio Caramagna)
L’aeroporto è il luogo degli addii. Ma questi addii sono più struggenti e malinconici di quelli in stazione. Stiamo per salire in alto, vicino alle nuvole e alle stelle. Siamo vicini all’ignoto. Siamo lontani da casa, da chi amiamo, da tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aeroporti sono davvero un mondo parallelo, puoi dormire per terra davanti a tutti, bere una vodka alle 8 del mattino, passare nudo sotto un metal detector, farti controllare nelle tasche dai cani.
(Fabrizio Caramagna)
Per chi ha paura di volare un volo è fatto di attesa, scongiuri, preghiere, miracoli e resurrezione.
(Fabrizio Caramagna)
Cercare di arricchirsi alla lotteria è come cercare di suicidarsi volando su una compagnia aerea. C’è la stessa probabilità statistica.
(Fabrizio Caeramagna)
In procinto di decollare, anche i secondi e i minuti si fermano con il cuore in gola. Siamo tutti concentrati su un punto indefinito, finché l’aereo non decolla. Allora il tempo si mette di nuovo a scorrere e il futuro prossimo torna a riapparire.
(Fabrizio Caramagna)
In volo l’aereo è meta velocità e metà immobilità, metà aria e metà fissità. Stiamo volando a centinaia di chilometri orari, ma ci muoviamo appena. Guardiamo le nuvole e sembrano delle creature dal ritmo lento, che tolgono ogni urgenza al nostro viaggio.
(Fabrizio Caramagna)
Il paradosso dell’aereo. Ci spostiamo da una nazione all’altra, ma non riusciamo a muoverci dal nostro sedile se non di pochi centimetri. Il ritmo interno del volo, i suoi schemi e i suoi tempi ci costringono ad aspettare per qualsiasi cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Sopra le nubi bianche, l’aereo emette un rombo spirituale, astratto, ovattato. Più che volare, sembra quasi che scivoli.
Verso un altrove che riusciamo vagamente a immaginare.
(Fabrizio Caramagna)
Durante l’imbarco, la porta della cabina dell’aereo rimane socchiusa o aperta. Guardo i volti dei piloti, quasi sempre sorridono. Alcuni viaggiatori danno un’occhiata alla cabina. Lì dentro ci sono dei segreti che hanno qualcosa della tecnologia e qualcosa della magia.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei una sera come quelle dell’infanzia, con gli aerei della tappezzeria che di notte prendono quota, volando confidenti verso un sonno perfetto, rotondo, di fiaba.
(Fabrizio Caramagna)