Frasi e aforismi sull’aereo e l’aeroporto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul treno e la stazione, Frasi e aforismi sul volo e il volare e Frasi e aforismi sul viaggio e il viaggiare.
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Frasi e aforismi sull’aereo e l’aeroporto
Ci vorrebbe un aereo; di quelli che prendi a caso e ti ritrovi chissà dove, con chissà chi, lontano dal tuo orizzonte, a mettere radici in una nuova idea di te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Il mondo ci tiene avvinti con invisibili catene di abitudini, di lavoro, di ozio, di relazioni. Staccarsi è difficile e doloroso, ma, appena posato il piede sull’aeroplano che ci porterà via, tutto scompare, il passato si allontana e un tempo nuovo ci avvolge colmo di promesse ignote, e, liberi e rinati, ci guardiamo attorno, in cerca di un nuovo prodigio.
(Fabrizio Caramagna)
Tanta fatica nell’aspettare dei treni che non arrivano e lasciamo passare aerei, barche e auto per percorrere strade meravigliose.
(Fabrizio Caramagna)
Al primo giorno del mese
ci vorrebbe un folletto mattutino che facesse trovare sul tavolo
un caffè un fiore e un biglietto aereo per una meta sconosciuta.
(Fabrizio Caramagna)
In questa vita siamo tutti viaggiatori con un unico biglietto di sola andata e migliaia di sogni come direzione.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è nulla che un biglietto di sola andata per una capitale europea non possa risolvere. Al ritorno ci penserai poi.
(Fabrizio Caramagna)
Agli imbarchi i tabelloni si accendono di possibilità e leggi Parigi, Madrid, Berlino e dici “tra poco tocca a me”. C’è la vita oltre il nome della città, un passo e sei nel mondo dell’altrove.
(Fabrizio Caramagna)
Nella sua borsa aveva le chiavi della sua gabbia e un biglietto aereo per una meta lontana. Sfortunatamente prendeva sempre le chiavi e si rinchiudeva nella sua gabbia.
(Fabrizio Caramagna)
Non è semplice cambiare aria senza un biglietto aereo, un po’ di istinto e una manciata di buone illusioni.
(Fabrizio Caramagna)
Dal finestrino di un aereo, le città, anche le più grandi, hanno una dimensione che sorprende per le sue piccole dimensioni: è possibile disegnarne i contorni.
(Fabrizio Caramagna)
Al signore che mi ha spinto per salire per prima sull’aereo, vorrei confidare un segreto: tutte le parti dell’aereo atterrano nello stesso momento.
(Fabrizio Caramagna)
Attenzione. In caso ammaraggio di fortuna del vostro volo, non esitate a stare vicino ai finestrini per postare direttamente le foto su Instagram.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sali sull’aereo non guardare il trucco o l’abbronzatura delle hostess. Preoccupati piuttosto se il pilota ha il colorito cereo.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo un volo a dir poco movimentato, l’aereo finalmente atterrorizzò.
(Fabrizio Caramagna)
Signori, qui parla il vostro capitano. A causa di una forte turbolenza dobbiamo atterrare. Allacciate le cinture mentre cerco su Google “atterraggio d’emergenza”.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni volta che vado in aeroporto penso che “terminale” dovrebbe essere solo per gli arrivi, mentre per le partenze dovrebbe essere “iniziale”.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aeroporti sono luoghi di attese e transiti, smarrimenti e ritrovi, nuovi inizi e nuove stagioni.
Prima di partire una parte di noi è ancora legata alla terra e alle vecchie abitudini, mentre l’altra parte ha già fatto familiarità con l’aria, lo spostamento e l’imprevisto.
(Fabrizio Caramagna)
L’aeroporto è il luogo degli addii. Ma questi addii sono più struggenti e malinconici di quelli in stazione. Stiamo per salire in alto, vicino alle nuvole e alle stelle. Siamo vicini all’ignoto. Siamo lontani da casa, da chi amiamo, da tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Gli aeroporti sono davvero una dimensione diversa, con delle regole che sembrano quelle di un altro mondo: puoi dormire per terra davanti a tutti, bere una vodka alle 8 del mattino, passare nudo sotto un metal detector, farti fiutare nelle tasche da dei cani sconosciuti e, infine, entrare nel gate non avendo mai la certezza di tornare vivo.
(Fabrizio Caramagna)
Per chi ha paura di volare un volo è fatto di attesa, scongiuri, preghiere, miracoli e resurrezione.
(Fabrizio Caramagna)
Cercare di arricchirsi alla lotteria è come cercare di suicidarsi volando su una compagnia aerea. C’è la stessa probabilità statistica.
(Fabrizio Caeramagna)
In procinto di decollare, anche i secondi e i minuti si fermano con il cuore in gola. Siamo tutti concentrati su un punto indefinito, finché l’aereo non decolla. Allora il tempo si mette di nuovo a scorrere e il futuro prossimo torna a riapparire.
(Fabrizio Caramagna)
In volo l’aereo è meta velocità e metà immobilità, metà aria e metà fissità. Stiamo volando a centinaia di chilometri orari, ma ci muoviamo appena. Guardiamo le nuvole e sembrano delle creature dal ritmo lento, che tolgono ogni urgenza al nostro viaggio.
(Fabrizio Caramagna)
Il paradosso dell’aereo. Ci spostiamo da una nazione all’altra, ma non riusciamo a muoverci dal nostro sedile se non di pochi centimetri. Il ritmo interno del volo, i suoi schemi e i suoi tempi ci costringono ad aspettare per qualsiasi cosa.
(Fabrizio Caramagna)
Sopra le nubi bianche, l’aereo emette un rombo spirituale, astratto, ovattato. Più che volare, sembra quasi che scivoli.
Verso un altrove che riusciamo vagamente a immaginare.
(Fabrizio Caramagna)
Durante l’imbarco, la porta della cabina dell’aereo rimane socchiusa o aperta. Guardo i volti dei piloti, quasi sempre sorridono. Alcuni viaggiatori danno un’occhiata alla cabina. Lì dentro ci sono dei segreti che hanno qualcosa della tecnologia e qualcosa della magia.
(Fabrizio Caramagna)
In certi voli low cost mi chiedo davvero se le maschere d’ossigeno si abbassano prima che passi l’hostesss a strisciare la tua carta di credito.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei una sera come quelle dell’infanzia, con gli aerei della tappezzeria che di notte prendono quota, volando confidenti verso un sonno perfetto, rotondo, di fiaba.
(Fabrizio Caramagna)
Alcune parole, messe insieme, formano piste di decollo. E lo scrittore fa partire gli aeroplani del senso.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 9 frasi preferite sull’aereo e l’aeroporto, di autori celebri e famosi
L’uomo che vola su un aeroplano deve credere nell’invisibile.
(Richard Bach)
E’ meraviglioso scalare le montagne liquide del cielo, dietro di me e prima di me è Dio e non ho paura.
(Helen Keller)
Inventare un aereo è nulla. Costruirne uno è qualcosa. Volare è tutto.
(Otto Lilienthal)
Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica Aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare.
(Igor Sikorsky)
Gli amanti dei viaggi aerei trovano esilarante essere in bilico tra l’illusione di immortalità e la possibilità della morte.
(Alexander Chase)
Ci sono solo due emozioni su un aeroplano: noia e terrore.
(Orson Welles)
L’aeroplano sta su perché non ha il tempo di cadere.
(Orville Wright)
Il momento più pericoloso di un viaggio in aereo è quando si prende il taxi.
(Luciano De Crescenzo)
Volare è utile, atterrare è necessario.
(Eros Drusiani)