Frasi e aforismi sul tatto

Frasi e aforismi sul tatto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla vista e il vedere, Frasi e aforismi sulla delicatezza, Frasi e aforismi sull’educazione e Frasi e aforismi sulla pelle.

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Frasi e aforismi sul tatto

Tatto, delicatezza e garbo.
E si accende qualsiasi luce.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatto è l’arte di annullare le distanze e di toccare dove non si vorrebbe toccare, appoggiandovi sopra, con delicatezza, critiche o consigli. Per il bene dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Ci vuole tatto. Ad andare, a restare, a toccare. Soprattutto a toccare le vite degli altri.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatto sa di veli di seta stesi sulle ferite dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatto è il senso che si apre nel nostro corpo in modo più segreto e, quindi, sensuale.
(Fabrizio Caramagna)

L’udito è l’organo del mattino,
la vista della sera,
il tatto della notte,
il gusto di mezzogiorno,
l’olfatto delle giornate di vento e di incontri.
(Fabrizio Caramagna)

Seguivo la strada del “rispetto” e in fondo ho trovato delicatezza, tatto, comprensione, cura.
(Fabrizio Caramagna)

Preferisco i punti di tatto ai punti di vista.
(Fabrizio Caramagna)

Non si ha mai abbastanza tatto per far sentire agli altri che non ne hanno avuto.
(Fabrizio Caramagna)

Il cieco, con la sua mano umida di pioggia, sente al tatto l’arcobaleno.
(Fabrizio Caramagna)

Il modo ipotetico è quello che ha più tatto tra tutte i modi verbali.
(Fabrizio Caramagna)

Suggerisco un po’ di tatto.
In tutti i sensi.
(Fabrizio Caramagna)

Il tatto è una vista che sente e la vista è un tatto a distanza.
(Fabrizio Caramagna)

Ho fatto un patto con il tatto. Tu ti fai guardare e io ti tocco anche con gli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

Una mano che sfiora la pelle e sì, credo che assaggiare sia un verbo correlato al tatto.
(Fabrizio Caramagna)

Mattino. La mia pelle sta ancora tastando il giorno, tra l’infuso del the e le briciole dei biscotti.
(Fabrizio Caramagna)

Oggi l’estetica accompagna ogni atto della nostra nostra esistenza: sentiamo, percepiamo, gustiamo, tocchiamo, raffiguriamo.
Ma autocompiacendoci di questa estetica dei sensi, finiamo per mettere da parte la profondità del pensare.
(Fabrizio Caramagna)

La solitudine acuisce la vista e l’udito, indebolisce il tatto.
(Fabrizio Caramagna)

È una società in cui fa più scalpore la mancanza di tette che la mancanza di tatto.
(Fabrizio Caramagna)

Tra i cinque sensi – la vista, l’udito, il gusto, l’olfatto e il tatto – è proprio il tatto quello più usato nell’arte della diplomazia.
(Fabrizio Caramagna)

Si chiama “cafone” qualsiasi persona maleducata, convinta di sé, indelicata e priva di tatto e buon gusto.
(Fabrizio Caramagna)

Va bene, non avete l’intelligenza. Non avete la sensibilità. Non avete il tatto. Ma almeno la decenza.
(Fabrizio Caramagna)

Tra i cinque sensi quello che l’uomo primitivo usa di più è il tatto. Ogni cosa nella natura sembra nuova e ha bisogno di essere toccata ed eventualmente trasformata.
(Fabrizio Caramagna)

– Manchi…
– Anche tu, amore!
– No, tu manchi di tatto, gusto e savoir faire…
(Fabrizio Caramagna)

E’ impossibile la lettura di un testo braille per gli insensibili. Bisogna avere tatto.
(Fabrizio Caramagna)

Ho visualizzato il tuo messaggio, poi ho sentualizzato la tua voce. Adesso vorrei tanto olfatizzare il tuo profumo e tattilizzare la tua pelle.
(Fabrizio Caramagna)

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