Frasi e aforismi sugli gnomi

Frasi e aforismi sugli gnomi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle fate, Frasi e aforismi sulle favole e le fiabe e Frasi e aforismi sulla fantasia e l’immaginazione.

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Frasi e aforismi sugli gnomi

Oggi è un giorno perfetto per appoggiarsi a un albero e farsi raccontare quanti gnomi e fate si nascondono sotto le sue radici.
(Fabrizio Caramagna)

Sei l’unica persona con cui posso parlare dell’ombra di una stella, della musica di un fiume. E di come, quando oggi sono entrato in un bosco e ho guardato in faccia una grande quercia, mi ha sorriso con tutti i suoi gnomi e i suoi elfi.
(Fabrizio Caramagna)

Se scuoto forte un bosco, chissà quanti gnomi e fate e tesori si librano per un attimo nell’aria.
(Fabrizio Caramagna)

A volte sei entrato troppo in profondità in una foresta per tornare indietro. Le tue mani sono piene di lucciole e gnomi e il tuo cuore è meravigliosamente perso.
(Fabrizio Caramagna)

In campagna capitano quelle mattina radiose di verde smeraldo dei prati umidi, di azzurri luminosi del cielo e d’aria mite che accoglie le filastrocche canore dal bosco. Ci sono anche gli gnomi che cantano.
(Fabrizio Caramagna)

Per amare il Natale devi avere vicino quegli omini di bassa statura tutti sorridenti. No, non parlo degli gnomi. Parlo dei bambini.
(Fabrizio Caramagna)

Gnomi ed elfi passano le giornate a impacchettare regali per Babbo Natale. Chissà se ne avanzerà qualcuno anche per loro.
(Fabrizio Caramagna)

D’inverno gli gnomi costruiscono casette di marzapane e vivono in mondi silenziosi che se li scuoti cade subito la neve.
(Fabrizio Caramagna)

C’è un’ora in cui cammino su un ponte di legno che attraversa un bosco bluastro per giungere in un posto magico e ascoltare un pezzo di storia dagli gnomi.
(Fabrizio Caramagna)

Se vuoi ripararti dal vento, vatti a mettere sotto il cappello di uno gnomo.
(Fabrizio Caramagna)

“Non hai superato l’esame della realtà. Benvenuto nel mondo della fantasia” mi dissero i folletti e gli gnomi.
(Fabrizio Caramagna)

S’è liberato un posto in qualche finale olimpica tra folletti, gnomi e farfalle, che ho voglia di entrare anche io nella storia?
(Fabrizio Caramagna)

Finito di piovere. Mando gli gnomi con un secchio a raccogliere l’indaco che si specchia nelle pozzanghere.
(Fabrizio Caramagna)

Uno gnomo col panciotto a righe e un lungo cappello rosso che gli copriva il volto appariva e scompariva nel bosco, lasciando fluttuare nell’aria del mattino una segreta magia.
(Fabrizio Caramagna)

Dove spuntano famiglie di funghi, è perché lì, prima, sono stati a giocare gnomi ed elfi.
(Fabrizio Caramagna)

Né animale né vegetale, quasi sempre nascosto ai nostri occhi, il fungo è un grande imbroglione e non è mai quello che dovrebbe essere. Così ogni volta lo osservi e pensi: “è buono o non è buono?”. E intanto gli gnomi sotto il suo cappello ridono di noi e dei nostri dubbi.
(Fabrizio Caramagna)

La villa. La pace del sentiero che conduce al cancello, e dietro il cancello un cortile in ordine, pieno di fiori e una pattuglia di gnomi d’antan a sorvegliare. Sulla scalinata della casa la ciotola d’acqua di un cane che, verosimilmente, è dentro con i padroni ad aspettare l’ora di cena.
(Fabrizio Caramagna)

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