Frasi e aforismi sul panettone e il pandoro

Frasi e aforismi sul panettone e il pandoro, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul Natale, Frasi e aforismi sul presepe e Frasi e aforismi sull’albero di Natale.

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Frasi e aforismi sul panettone e il pandoro

L’odore di panettone e persone care. Il fiato sospeso davanti all’albero. E lo stupore. Il Natale.
(Fabrizio Caramagna)

A Natale siamo polvere di stelle e anche un po’ di pandoro.
(Fabrizio Caramagna)

A Natale salta sempre fuori questa abilità che potrebbe trasformarsi in una professione, se solo durasse tutto l’anno: inzuccheratore di pandori!
(Fabrizio Caramagna)

Il panettone. C’è chi lo smollica piano piano, cercando tra i tesori colorati delle uvette, e c’è chi lo mangia come una fetta di torta.
Tutti però non possono fare a meno di ammirare la doratura della crosta, sembra una cupola o un mantello che nasconde un segreto. Quale? Forse il segreto del Natale.
(Fabrizio Caramagna)

Il pandoro: una trama di zucchero, farina e luce.
(Fabrizio Caramagna)

Lo zucchero a velo sulla montagna del pandoro. Questo presagio di paradiso.
(Fabrizio Caramagna)

Tra il profumo che è fuori e la luce che è dentro, il pandoro incanta.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio fare con te quello che lo zucchero a velo fa col pandoro.
(Fabrizio Caramagna)

Natale. Il rumore della carta dei regali che si aprono, il profumo delle candele, i vetri appannati, il profumo di pandoro e torrone, le parole che risuonano in modo più leggero e gentile rispetto alle parole dell’anno.
(Fabrizio Caramagna)

A Natale si impara a voler bene anche all’uvetta nel panettone.
(Fabrizio Caramagna)

Non amava i canditi. A Natale viveva con la costante paura che un candito saltasse improvvisamente nel suo piatto mentre stava mangiando.
(Fabrizio Caramagna)

Non ho mai capito perché continuino a mettere i canditi nel panettone, dal momento che non li vuole più nessuno. E’ evidente che i produttori di canditi tengono in ostaggio i produttori di panettoni. Non c’è altra spiegazione.
(Fabrizio Caramagna)

Parliamo di unità nazionale quando invece il paese reale è spaccato su cono o coppetta, the al limone o the alla pesca, spaghetti o penne, cioccolato al latte o fondente, panettone o pandoro, albero o presepe, e così via.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto cominciò quando Pandoro aprì il vaso che apparteneva alla moglie Pandora e si riempì di zucchero a velo.
(Fabrizio Caramagna)

Lui disse: “Perché non fanno panettoni che hanno lo stesso sapore del panettone che ricopre l’uvetta? Sono stanco di sputare uvetta!Perché non fanno panettoni che hanno lo stesso sapore del panettone che ricopre l’uvetta? Sono stanco di sputare uvetta!
(Fabrizio Caramagna)

Quando scopri che l’involucro di carta alla base del panettone si chiama “pirottino”, realizzi quante sfumature ci siano nel linguaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Il mattino del nuovo anno ha la fetta di pandoro in bocca.
(Fabrizio Caramagna)

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