Frasi e aforismi su Roma, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Frasi e aforismi sulla città, Frasi e aforismi su Napoli, Frasi e aforismi su Milano e Frasi e aforismi su Venezia.
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Frasi e aforismi su Roma
Roma è un capolavoro, un museo vivente, l’ottava meraviglia, una città esclamativa, una città da respirare, da svenire, un riassunto di storia dell’arte.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è uno dei pochi luoghi capaci di riportare il cuore fino alla sorgente dei sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è quello stato d’animo indescrivibile che si ripete ogni volta che pensi a qualcosa di bello, invincibile ed eterno.
(Fabrizio Caramagna)
A Roma, le chiese, colate nel marmo, chissà che cosa sognano.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è sempre una domanda. E l’incanto è sempre una risposta.
(Fabrizio Caramagna)
In ogni scorcio, anfratto, vicolo, strada, piazza, ponte, chiesa, quartiere, rione, collina, Roma splende, sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è una città predatrice del tempo. Tempo che divora quasi tutto, e tuttavia sembra non riuscire a divorare questa città.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è e sarà sempre la meraviglia delle sue pietre e dei suoi colori, la vastità della sua storia, lo stupore di chi arriva. E di chi torna.
(Fabrizio Caramagna)
Roma non è una città moderna, fatta di acciaio, vetro e cemento.
Roma ha il colore del tramonto e delle pietre antiche.
(Fabrizio Caramagna)
Certi scorci di Roma sono vere e proprie macchine del tempo
(Fabrizio Caramagna)
Poche città riescono a strapparti al tuo ritmo per importi il suo. Una di queste è Roma.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è una di quelle città che la maggior parte del tempo lo passa a farsi perdonare: per troppa bellezza, per troppo eccesso, per troppa vita.
(Fabrizio Caramagna)
A certi quartieri di Roma manca solo il mare per essere perfetti.
(Fabrizio Caramagna)
Quando salgo la scalinata di Trinità dei Monti, ogni gradino è un cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Il tempo non ha forma, ma in certi monumenti come il Colosseo puoi percepirne l’essenza, la luce, persino il volto.
(Fabrizio Caramagna)
Il tempo scrive sul Colosseo usando come penna la sua pietra.
Scrittura lentissima, quasi impercettibile, di un poema nato migliaia di anni fa.
(Fabrizio Caramagna)
Se dovessi rappresentare un monumento vorrei essere il Colosseo, con tutta quella caparbia autorevolezza a esibire le sue rovine.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto passa. Eccetto l’eternità, i sogni e Roma.
(Fabrizio Caramagna)
Se a Roma trovi gli scorci giusti, ti sembra davvero di trovarti in un altro tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Che ve ne fate degli occhi se poi non andate in giro le strade di Roma, scoprendo meraviglie?
(Fabrizio Caramagna)
In Piazza San Pietro, dove tutto dilata, l’io si fa piccolo e tende a sparire.
(Fabrizio Caramagna)
Alcune piazze sono più piazze di altre. Piazza San Marco, Piazza San Pietro, Piazza della Signoria, Piazza Rossa, Trafalgar Square, Place Vendôme, Piazza della città vecchia di Praga. E’ come parlare di piazze regine. Davanti a quella gloria, a quella dignità, a quel nobile nome, il visitatore quasi si inchina, e gode di quel suono, di quella parola che racchiude secoli di storia, di incanti e di misteri.
(Fabrizio Caramagna)
Guardare i tetti di Roma dal Pincio o da Trinità dei Monti ti porta sul bordo dei sogni di tanta gente ignota.
(Fabrizio Caramagna)
Roma è anche il punto di incontro di tutte le strade che non vi portano.
(Fabrizio Caramagna)
Uno di quei giorni in cui non ti senti molto addosso il tuo secolo. E non c’è nessuna macchina del tempo per portarti nell’ottocento vittoriano o nella Roma imperiale.
(Fabrizio Caramagna)
Amo il numero 7.
7 sono i peccati capitali e le note musicali, 7 le arti, 7 le corde della lira.
7 sono i sacramenti, le beatitudini e i sigilli dell’Apocalisse.
7 sono i nani, 7 i samurai e 7 le leghe che può percorrere uno stivale.
I giorni della settimana sono 7 come i colori dell’arcobaleno. Come 7 i Chakra
I colli di Roma sono 7. Come le vite dei gatti.
(Fabrizio Caramagna)
Era così pignolo e pedante che se gli dicevi che Roma è 21 metri sopra il livello del mare, lui ti rispondeva: “Con l’alta marea o con la bassa marea?”.
(Fabrizioi Caramagna)
Gli eschimesi hanno più di 50 parole per dire neve. I romani hanno più di 100 parole per dire “c’è una buca in strada”.
(Fabrizio Caramagna)