Frasi e aforismi sulla stanchezza

Frasi e aforismi sulla stanchezza e l’essere stanchi, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul sonno e il dormire, Frasi e aforismi sul letto e Frasi e aforismi sul cuscino.

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Frasi e aforismi sulla stanchezza

La stanchezza sa essere spietata e dura, ma a volte ha una dolcezza che ti lascia senza difese e ti dice chi sei.
(Fabrizio Caramagna)

Le cose che stancano e affaticano di più, sono le cose mai avvenute.
(Fabrizio Caramagna)

Non stancano le cose che fai.
Stanca la tensione di doverle fare.
(Fabrizio Caramagna)

La stanchezza è una bambina che ancora mi dorme addosso con i pugni chiusi e il respiro denso.
(Fabrizio Caramagna)

Il mondo non si stanca mai di albeggiare, ma in certi tramonti accumula una stanchezza infinita.
(Fabrizio Caramagna)

A volte non si sa se si è tristi per la stanchezza o se si è stanchi per la tristezza.
(Fabrizio Caramagna)

Sempre di corsa, sempre indaffarati, sempre stanchi, sempre oggi. Domani ci riposeremo, ma il domani non arriva mai.
(Fabrizio Caramagna)

Giorno in cui sei Sfatto. Stanco. Sfranto. Stufo.
(Fabrizio Caramagna)

Stanco come una quercia secolare che non ne può più di guardare sempre lo stesso muro che gli hanno costruito di fronte.
(Fabrizio Caramagna)

A volte ci si sente stanchi come se si venisse da più lontano che da se stessi.
(Fabrizio Caramagna)

La stanchezza del mattino non dipende da che ora avete la sveglia
ma dall’ultimo pensiero prima di andare a dormire.
(Fabrizio Caramagna)

Non è stanchezza. È più che altro un lento aggrovigliarsi di pensieri lasciati liberi di scegliere il posto da occupare.
(Fabrizio Caramagna)

Stancarsi serve anche per vedere che avevi più energia di quella che pensavi di avere quando eri già stanco, ma eri ancora in piedi.
(Fabrizio Caramagna)

Quello che manca al mio corpo stanco, lo sanno solo il letto e il cuscino, ogni sera.
(Fabrizio Caramagna)

La stanchezza che si ha per una persona viene sovente da quella che si ha verso di sé. Come succede a un viaggiatore affaticato di credere che un paese non sia più interessante perché non è più capace di interessarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Le mani. A volte sono stanche di sciogliere nodi e grovigli, di scrivere parole per nulla, di trattenere persone e occasioni.
A volte vorrebbero solo un po’ di calore e una spalla su cui riposarsi.
(Fabrizio Caramagna)

Solo il vero amore dà riposo. Quel che non si ama, stanca.
(Fabrizio Caramagna)

Quando i vizi e le passioni si stancano subentrano le virtù, ma fanno la figura di essere passate lì per caso.
(Fabrizio Caramagna)

Una conclusione a volte è semplicemente una forma in cui ti sei stancato di pensare.
(Fabrizio Caramagna)

So che sei esausta di cercare di essere tutte le persone che gli altri si aspettano che tu sia, vieni con me, andiamo in un prato a raccogliere fiori selvaggi e poi beviamo alla fontana e lasciamo che l’acqua ci scorra sulla mani e porti via tutto ciò che abbiamo creduto di essere.
(Fabrizio Caramagna)

Stasera se fossi un altro, se non fossi stanco e pieno di catene, ballerei fortissimo dentro una tempesta.
(Fabrizio Caramagna)

Tornano dal parco i bambini, avvolti in una nuvola di stanchezza per i giochi a perdifiato. Anche i sogni puntano a terra lo sguardo e si dicono sfiniti, ma domani ricominceranno a volare in cielo.
(Fabrizio Caramagna)

Le gente che scende dagli autobus o dal metro e rincasa col suo passo caracollante di stanchezza, tra semafori lampeggianti e auto in corsa, c’è il desiderio di concludere e tutto lo sfinimento del giorno che si consegna alla sera.
(Fabrizio Caramagna)

I legami amorosi stanno diventando un gioco a chi si stanca di più, o prima, o meglio dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Quando sei troppo stanco, anzi sfinito, per giudicare, avanzare pretese, calpestare le persone, allora vedi le cose come sono, o quasi.
(Fabrizio Caramagna)

La stanchezza delle donne è millenaria: è la stanchezza per le astuzie dell’uomo, la stanchezza di mantenersi calme e pazienti, la stanchezza di dover calibrare tutto sempre e solo sul breve termine.
(Fabrizio Caramagna)

Quei giorni di stanchezza e rassegnazione in cui hai come l’impressione che l’ultimo dei tuoi giorni sia già iniziato tanto tempo fa.
(Fabrizio Caramagna)

Con l’età ti svegli sempre più stanco. Come se sognare diventasse sempre più faticoso.
(Fabrizio Caramagna)

Non sono stanco. E più appropriato dire che mi sento galleggiare su uno specchio d’acqua, con lo sguardo perso nel vuoto, come Ophelia nel celebre dipinto preraffaelita.
(Fabrizio Caramagna)

La stanchezza muove le ossessioni che si fanno coraggio e scivolano in ogni angolo del cervello e la lucidità, che occupava tutto lo spazio, grida: “ehi, così però non vale!”.
(Fabrizio Caramagna)

Nessuno può sconfiggere un instancabile.
(Fabrizio Caramagna)

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