Frasi e aforismi sul grano

Frasi e aforismi sul grano e il campo di grano, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’estate, Frasi e aforismi sul fieno e Frasi e aforismi sul pane.

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Frasi e aforismi sul grano

Tu appartieni a quelle cose che meravigliano la vita – un sorriso in un campo di grano, un passaggio segreto, un fiore che ha il respiro di mille tramonti.
(Fabrizio Caramagna)

Come quando ti perdi in un campo di grano.
E la felicità è fatta di oro e di azzurro.
(Fabrizio Caramagna)

I sogni, passando dentro la luce di un campo di grano, diventano ancora più intensi.
(Fabrizio Caramagna)

L’oscillazione delle spighe nel vento.
E’ racchiuso tutto lì il segreto di giugno, il segreto del nostro sguardo,
il segreto di questa vita.
(Fabrizio Caramagna)

Il campo di grano sogna che Vincent Van Gogh prima o poi torni a carezzare le sue spighe.
(Fabrizio Caramagna)

Estate: il campo di grano vibra in modo luminoso. Ognuna delle sue spighe punta verso il cielo, grondante aria, benedetta dal vento: vedo gli angeli sbattere le ciglia per tanta gioia.
(Fabrizio Caramagna)

La natura fa delle cose sorprendenti.
Ci vogliono non meno di 100.000 aghi e almeno migliaia di sfumature di giallo per confezionare un campo di grano.
(Fabrizio Caramagna)

E’ arrivata la stagione della luce. I frutti pesano dai rami,
fra i campi le spighe gridano l’estate.
(Fabrizio Caramagna)

Se puoi, entra in un campo di grano, perché è lì che accadono i cieli più belli.
(Fabrizio Caramagna)

Nel campo luminoso, il grano impara dal sole a elaborare l’oro.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono giorni in cui finisci per raccontarti a un campo di grano, a un trifoglio, a una linea d’orizzonte, perché le persone purtroppo non sanno più ascoltare.
(Fabrizio Caramagna)

Lei correva in un campo di grano, la coda dei capelli diceva no, il sorriso sì e le gambe, le gambe quelle mi facevano vedere un cielo mai visto.
(Fabrizio Caramagna)

Lei era attenta, delicata, curiosa, sensibile e appassionata.
Lei era gatto, nuvola e rondine.
Lei correva in un campo di grano e ogni volta che perdeva qualcosa (un nastro, un fazzoletto, un sorriso), tutto il mondo faceva a gara per cercarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Qualcosa ci sfugge. Ma non la troveremo né in Chiesa né in una conferenza di intellettuali. La troveremo in un campo di grano o in un tramonto.
(Fabrizio Caramagna)

I buoni hanno il viso di pane, le guance di mollica e gli occhi dorati come il grano. Solo nel sorriso si vede una linea più spessa, come una crosta indurita dalle avversità
(Fabrizio Caramagna)

L’aria ci muove i capelli, ci stringiamo istintivamente e ci pieghiamo un po’. Siamo due spighe di grano che ondeggiano nel sole.
(Fabrizio Caramagna)

Giugno. In un campo di grano ogni spiga sembra sollevata dalle dita di uno scultore invisibile, che lavora una materia fatta di cielo, oro e luce.
(Fabrizio Caramagna)

Luglio. Il sole, un paesaggista dilettante, svita il tubetto di giallo che ha appena comprato e lo diffonde a piene mani sui campi di grano.
(Fabrizio Caramagna)

La vista di una scuola elementare mi riempie di gioia e di slancio verso il futuro. E’ come guardare un campo di grano. E il grano è ancora erba, e poi diventerà spiga, e poi farina, e poi pane.
(Fabrizio Caramagna)

Le spighe di grano, perfettamente allineate, attendono il “rompete le righe” della trebbiatrice.
(Fabrizio Caramagna)

Nella sera il vento pettina gli ordinati campi di grano.
E solleva l’ultimo volo del tordo.
(Fabrizio Caramagna)

Ti succede a volte di camminare in un campo di grano, mano nella mano, con i fantasmi di chi non c’è più?
(Fabrizio Caramagna)

Il campo di grano di fine estate è sfatto come un giaciglio stropicciato, mostra tracce di passaggi di trattori, piste segnate dal troppo calpestare, segni di tagli e bruciature, è realtà spoglia e dolente senza il velo gentile dell’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Genio è il primo grano di mais che, invece di diventare farina e pane, si è trasformato in un pop-corn.
(Fabrizio Caramagna)

Se i campi di cereali nascessero vicino alle piantagioni di cacao, saprebbero di biscotto.
(Fabrizio Caramagna)

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