Frasi e aforismi sulla gravidanza e il parto, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul neonato e il bebè, Frasi e aforismi sulla donna e Frasi e aforismi sulla nascita e il nascere.
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Frasi e aforismi sulla gravidanza e il parto
E all’improvviso la sensazione di diventare madre le si attaccò al corpo come neve caduta abbondante e silenziosa durante la notte.
(Fabrizio Caramagna)
Aveva occhi che sembrava che nessuno avesse mai scritto una canzone per lei.
Fu così che l’universo quella notte gliene scrisse una
e alla sua pancia regalò un bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Una donna incinta ha il viso più luminoso e sorride sempre. Come se il bambino le facesse il solletico nel ventre.
(Fabrizio Caramagna)
Non erano farfalle nello stomaco, ma piccoli colpetti di una creatura magica dentro l’utero.
(Fabrizio Caramagna)
Le donne sono così vicine alla verità essenziale della vita, vale a dire la creazione di una nuova vita, che non hanno tempo per cose come il potere, la sopraffazione, l’inganno e la violenza.
(Fabrizio Caramagna)
Si trovò per 9 mesi nell’utero senza sapere come… e mentre scendeva attraverso il canale del parto era certo che se avesse aperto gli occhi avrebbe trovato qualcosa di completamente nuovo e inaspettato là fuori.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni volta che nasce un bambino,
sboccia un fiore
sulla mano del tempo.
(Fabrizio Caramagna)
Un bambino appena nato. Un batuffolo di luce lanciato dalle stelle più lontane. E dentro ci sono già le leggi della vita, le formule segrete della meraviglia e le prime chiavi per aprire le forme del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Appena nati, i bambini tengono l’aldilà ancora stretto nelle loro manine rinchiuse
(Fabrizio Caramagna)
Nel blu degli occhi del neonato c’è ancora il riflesso del blu del mare uterino.
(Fabrizio Caramagna)
I bambini, nella pancia della mamma, hanno già un’ombra oppure l’ombra nasce insieme a loro?
(Fabrizio Caramagna)
Arriviamo in questo mondo con il “parto”, la confusione nasce già all’origine della nostra esistenza.
(Fabrizio Caramagna)
Con gli anni la pancia dell’uomo diventa rotonda, come se dovesse partorire da un momento all’altro la vecchiaia.
(Fabrizio Caramagna)
Ricucitemi l’ombelico che devo tornare un attimo nella pancia, a recuperare un ricordo di tanti anni fa.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni gravidanza è frutto di un malinteso: non fosse altro per lo spermatozoo che pensava di essere arrivato primo ed è stato superato al fotofinish.
(Fabrizio Caramagna)
E ti accorgi che gli artigli crescono e lei non è più donna, è femmina e comincia il gioco, l’altro, quello del sangue, dei gemiti, della forza e del parto.
(Fabrizio Caramagna)
Era una persona negativa perché sua madre aveva sempre voluto che fosse un test di gravidanza negativo.
(Fabrizio Caramagna)
I no-vax, le ostetriche in casa, i fanatici dell’isis e i terrapiattisti. Qualcuno può guardare se il bastoncino del XXI secolo ha buttato giù una X e adesso siamo nel X secolo?
(Fabrizio Caramagna)
Durante il parto, il dolore è così forte che una donna può immaginare come si sente un uomo con l’influenza.
(Fabrizio Caramagna)
– Aspettiamo un figlio, cosa facciamo?
– Primo, non parlare al plurale.
– Va bene, ho anche vinto alla lotteria.
– Ricorda che ciò che è mio è tuo, io e te siamo un “noi”.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo nove mesi di gravidanza non solo il figlio dovrebbe avere il cognome della madre, ma dovrebbe averlo pure in grassetto.
(Fabrizio Caramagna)