Frasi e aforismi sulle stelle e il cielo stellato, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla luna, Frasi e aforismi sulla polvere di stelle e Frasi e aforismi sulle stelle cadenti.
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Frasi e aforismi sulle stelle
Tutti quanti dovremo dovremo risplendere, ma in modo tale da non offuscare la luce degli altri.
Dovremmo tutti imparare dalle stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Davanti a un cielo stellato metto gli occhi in silenzio e il cuore in vibrazione.
(Fabrizio Caramagna)
Una stella è una roccia che non ha mai rinunciato al suo sogno di brillare.
(Fabrizio Caramagna)
“Miriade di stelle”. Che bella espressione. Come sedersi a contemplare il canto congiunto di ogni frammento di immensità.
(Fabrizio Caramagna)
Certe notti lo senti il rumore delle stelle, quel brillio di luce che non cede al silenzio, che vuole farsi ascoltare come se avesse una rivelazione da fare.
(Fabrizio Caramagna)
Solo le stelle sanno quanti sguardi di nostalgia si perdono nel cielo ogni notte.
(Fabrizio Caramagna)
Aggancia il tuo cuore a una stella.
(Fabrizio Caramagna)
Ti ho sognato stanotte. Stavamo camminando sull’orlo di un precipizio e quando sembrava che stessimo cadendo, ci siamo afferrati per il braccio e, in quello squilibrio, ci siamo baciati come se tutto fosse stato dimenticato, e uno di noi ha detto: il passo successivo sarà su una stella.
(Fabrizio Caramagna)
Per alcuni la vita è solo una sistemazione provvisoria in attesa di tornare alla loro stella. Loro non sono di qui.
(Fabrizio Caramagna)
Dovunque io vada, vorrei portarmi dietro un abbaino vista stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Le prime stelle che appaiono nella sera, come se qualcuno avesse gettato una manciata di risate di bambini attraverso il confine del mondo
(Fabrizio Caramagna)
Quando nessuno le guarda le stelle non sono più stelle. Forse sono diamanti, polvere di fate, risate di bambini, re o schiavi. Sono come siamo noi quando nessuno ci guarda.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una bellezza che richiede una certa distanza, come le stelle. Questa bellezza mi riempie sempre di stupore.
(Fabrizio Caramagna)
Esiste un momento della sera in cui la frenesia della vita si consuma e il cielo stellato inizia a raccontare.
(Fabrizio Caramagna)
Mi domando che cosa manca alla vita quando in una notte d’estate l’alito delle stelle apre le finestre e vi butta dentro il profumo del mare.
(Fabrizio Caramagna)
Stanotte il cielo, mostrandomi l’ordine di miliardi di costellazioni, cerca di spiegarmi la matematica.
Io, qui in basso, mostrandogli migliaia di domande senza risposta, provo a spiegargli la fragilità.
(Fabrizio Caramagna)
Come ammiro l’impegno delle stelle nel mettere un puntino luminoso sulle frasi invisibili che scrive la notte.
(Fabrizio Caramagna)
Ho i sintomi di chi guarda troppo le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Quante notti passate
ad ascoltare le stelle, i fili d’erba e il suono di un’ombra,
a calcolare la circonferenza di un viso
e la materia della felicità,
a dare nomi a illusioni e sogni.
(Fabrizio Caramagna)
Siccome non poteva vederle con il telescopio, quel cieco inventò un meraviglioso strumento che permetteva di toccare le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Penso alle distanze tra le stelle e le persone, ai fari sperduti e ai lampioni che nessuno vede: in questo mondo tutto ciò che risplende è costretto a farlo in solitudine.
(Fabrizio Caramagna)
La quiete della notte deve molto al volto luminoso della luna e a quel leggero sorriso delle stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni sera la luce cade frantumandosi e le schegge si fanno lampioni, finestre, stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Le stelle hanno visto la mia malinconia stanotte, hanno udito i miei pensieri, e come sempre non parleranno, non lo diranno a nessuno; questo è il patto che le stelle hanno con i malinconici.
(Fabrizio Caramagna)
Le stelle conoscono molti misteri dell’universo, ma non sanno come è bello ballare sotto la pioggia.
(Fabrizio Caramagna)
Le stelle si avvicinerebbero a noi se fossero chiamate per nome, ma chi conosce il loro nome?
(Fabrizio Caramagna)
Tutte quelle stelle appese al buio a osservarci mi fanno pensare che forse sono migliaia di anni che aspettano da noi una parola, un gesto, un tocco.
E nessuno di noi sa come fare.
(Fabrizio Caramagna)
Non è fredda, la luce delle stelle, ma soltanto distante. Quanto sforzo, per arrivare a dirci quello che deve, e noi cosa capiamo? Non sappiamo neanche esprimere i desideri giusti, quando una stella cade.
(Fabrizio Caramagna)
Forse è vero che non esistono stelle grandi o piccole, ma solo stelle che indicano una strada.
(Fabrizio Caramagna)
Ho sognato che le stelle vengono fabbricate ogni notte da una fata che canta.
(Fabrizio Caramagna)
Il cielo riceve imprecazioni e in cambio offre stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Fate di qualcuno a cui volete bene la vostra stella segreta.
(Fabrizio Caramagna)
E ti racconterei
di quando sono stato su una stella lassù coi tuoi sogni tra le mani…
(Fabrizio Caramagna)
E’ che nella seconda stella a destra, dritto fino al mattino, ho trovato te.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore va verso le stelle e non teme la strada. Lo illuminano le ipotesi.
(Fabrizio Caramagna)
Ammiro la saggezza di stelle e pianeti, che conoscono il segreto della giusta distanza affinché l’attrazione non diventi scontro ed esplosione cosmica.
(Fabrizio Caramagna)
Lei abbagliava le stelle ed esse cadevano a una a una nei suoi occhi.
(Fabrizio Caramagna)
Le stelle hanno in ogni punta un desiderio e in ogni angolo un inizio…
(Fabrizio Caramagna)
Meteo per questa notte.
Si attendono improvvise folate di stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Come quando stringi le stelle nei pugni, ma le nascondi nelle tasche. Là, dove tu le senti tutte, addosso, dentro, ma nessuno lo vede da fuori. Nessuno pensa che ci sia un cielo stellato dentro di te.
(Fabrizio Caramagna)
Se mi cerchi da qualche parte della notte,
guarda laggiù all’orizzonte.
Sono quello con più cielo stellato sopra la testa.
(Fabrizio Caramagna)
Nella campagna di notte non è come in città. Le stelle si avvicinano al mondo e la loro luce più viva e brillante è come una dichiarazione d’amore agli alberi, ai campi coltivati e alle fattorie.
(Fabrizio Caramagna)
Se esistessero i fidanzamenti tra il mondo minerale e il mondo animale, le stelle e i grilli sarebbero davvero una bella coppia.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace l’etimologia di considerare, dal latino “cum” e “sidus” (stella). Considerami, cioè osservami attentamente come una stella.
(Fabrizio Caramagna)
Stelle che vogliono solo essere osservate. Hanno nascosto anche la luna per risplendere nel buio della notte.
(Fabrizio Caramagna)
Andiamo a leggere il Piccolo Principe su una stella? Possiamo allontanarci dal mondo per qualche ora, contando i pianeti e lottando contro i baobab.
(Fabrizio Caramagna)
Ti offro l’incanto e la malinconia di un uomo
che ha guardato a lungo le stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Notti che ti fanno cadere addosso tutte le stelle. E dovunque ti giri non ci sono che stelle, e tu non puoi fare altro che arrenderti a quelle luci.
(Fabrizio Caramagna)
“Bisogna avere un caos dentro di sé per partorire una stella danzante” scrive Nietzsche. Privi di quel caos i vecchi non partoriscono stelle, tanto meno danzanti. Guardano solo più le stelle, nelle loro notti insonni, sapendole irraggiungibili.
(Fabrizio Caramagna)
Così timido che assomiglio a tutte quelle stelle che si nascondono dietro altre stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Una stella asimmetrica. Alcune punte sono molte corte, altre riescono a toccare tutti i cuori.
(Fabrizio Caramagna)
Il mattino è come la notte, ha le sue stelle: se non sai guardarle, è difficile cominciare bene la giornata.
(Fabrizio Caramagna)
Anche il cielo è pieno di stelle false. E c’è chi di mestiere fa lo strappatore di stelle false. E’ un mestiere che pochi conoscono.
(Fabrizio Caramagna)
Quell’astronomo era diverso dagli altri. Sperava di scoprire nell’universo il bagliore unico e raro di una stella rosa.
(Fabrizio Caramagna)
Sulla collina c’era uno strano cacciatore, con un cane che aveva il colore di una costellazione sconosciuta. Ogni volta che il cacciatore, con somma maestria, sparava alle stelle, le stelle colpite a morte si spegnevano. E in terra moriva un amore.
(Fabrizio Caramagna)
Eppure per qualcuno le stelle sono semi che luccicano nell’universo senza mai riuscire a germogliare, occhi bellissimi ma incapaci di abbracciare.
(Fabrizio Caramagna)
Gli elettroni che produciamo alimentano stelle lontane ma noi non lo sappiamo.
(Fabrizio Caramagna)
Alcune stelle si sono assopite in posizione fetale ma noi non ce ne accorgiamo.
(Fabrizio Caramagna)
Facciamo sogni minuscoli e la chiamiamo concretezza.
Non sappiamo più guardare le stelle e lo chiamiamo senso di efficienza.
(Fabrizio Caramagna)
Penso sempre alla famosa frase di Albert Einstein: “Se si giudica un pesce dalla sua abilità ad arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la vita a credersi uno stupido”.
Là fuori è pieno di persone che cercano di arrampicarsi fino alle stelle e ogni volta cadono per terra. E nessun’altra epoca come questa è così spietata nel giudicarle stupide.
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno alzerò le mani al cielo, non più per implorare risposte dall’universo, ma per stare in pace con le sue stelle. Le stesse che per tante notti mi hanno visto con gli occhi pieni di lacrime, mi vedranno con gli occhi pieni di saggezza.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 8 frasi preferite sulle stelle di autori celebri e famosi
In cielo c’è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla.
(Christian Bobin)
Le stelle sono buchi nel cielo da cui filtra la luce dell’infinito.
(Confucio)
Seconda stella a destra, questo è il cammino.. e poi dritto fino al mattino!
(Edoardo Bennato)
A volte, di notte, dormivo con gli occhi aperti sotto un cielo gocciolante di stelle. Vivevo, allora.
(Albert Camus)
Ho teso corde da campanile a campanile; ghirlande da finestra a finestra; catene d’oro da stella a stella, e danzo.
(Arthur Rimbaud)
Gli uomini hanno delle stelle che non sono le stesse. Per gli uni, quelli che viaggiano, le stelle sono delle guide. Per altri non sono che delle piccole luci. Per altri, che sono dei sapienti, sono dei problemi. Per il mio uomo d’affari erano dell’oro. Ma tutte queste stelle stanno zitte.
(Antoine de Saint-Exupery)
Tre cose ci sono rimaste del Paradiso: le stelle, i fiori e i bambini.
(Anonimo)
Chi ci ha dato gli occhi per vedere le stelle senza darci le braccia per raggiungerle?
(Florbela Espanca)