Frasi e aforismi sulla luna, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul sole, Frasi e aforismi sulle stelle e Frasi e aforismi sulla notte.
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Frasi e aforismi sulla luna
La luna: ci sono notti in cui sembra produrre un miele bianco di sogni, di solitudine e di silenzio.
(Fabrizio Caramagna)
La mia ombra e quella della luna si incontrano, si uniscono. Poter lasciare qui la mia ombra frenetica e prendere quella silenziosa della luna.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni con me? Ti porto dove tutto si confonde e la notte è il riflesso della luna sull’acqua, andiamo dove le ombre inventano disegni mai visti.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni e guarda la luna e non dirmi di averla già veduta, perché stasera è immensa e nuova, disarmante e sorprendente, per chi ha gli occhi stanchi di capire.
(Fabrizio Caramagna)
Ci vediamo stasera. Mettiti un rossetto sfacciato e un pensiero indecente.
Voglio carezzare tutti i tuoi desideri e far arrossire la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Stasera la luna chiede al buio di preparare la cornice, alle nuvole di lasciarle il passo, agli occhi di osservarla.
Stasera la luna è qualcosa di grande.
(Fabrizio Caramagna)
Sembra la luna. Ma non lo è. Stasera è una perla nello scrigno del cielo che lascia filtrare la luce di un altro infinito.
(Fabrizio Caramagna)
La notte non porta consiglio: ci promette la luna.
(Fabrizio Caramagna)
E se invece prendessi un’altra strada,
se invece di fare lo stesso percorso
inventassi una capriola
o un salto sulla luna?
(Fabrizio Caramagna)
Cosa sali in cielo a fare, luna, stasera? Sei troppo bella per due occhi soli.
(Fabrizio Caramagna)
La luna ci insegna che, anche se siamo soli nell’universo, non dobbiamo mai smettere di risplendere.
(Fabrizio Caramagna)
Fate scendere i sogni dalla luna che è arrivata l’ora di giocare con la notte.
(Fabrizio Caramagna)
Dondolami in questa culla di luna che c’è stasera.
(Fabrizio Caramagna)
La finestra si vede bella con il vestito bianco che le ha prestato la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Il mare trema quando la luna vi entra dentro tutta nuda.
(Fabrizio Caramagna)
Se la luna influisce sulle maree, che cosa non può fare sul verso di una poesia?
(Fabrizio Caramagna)
Tu sei la luna
sdraiaiata lì da sola,
brilli nel buio
e milioni di persone ti guardano.
Ma nessuno si è mai chiesto
di che colore è la tua faccia nascosta.
(Fabrizio Caramagna)
C’era questo asteroide bianco e luminoso che vagava nell’universo, tutto solo, rimbalzando da un pianeta all’altro e nessuno lo voleva perché aveva troppi crateri e – dicevano – anche un lato oscuro. Un giorno l’asteroide si avvicinò alla terra e un poeta lo vide e gli disse: “Ti prego, resta con me. Ti darò un nome, ti chiamerò Luna e ti dedicherò le poesie più belle”.
(Fabrizio Caramagna)
Psicologo: – Come stai?
La luna: – Gli uomini non guardano più la mia faccia come una volta. Sono assorbiti da uno strano display luminoso. E quando orbito intorno alla terra vedo sempre meno bellezza e sempre più volti finti, preoccupati solo di apparire.
(Fabrizio Caramagna)
“Stanotte non posso” disse la Luna a Saturno. “Sono nel massimo del mio splendore e sto organizzando una sessione di terapia di gruppo con 7 miliardi di persone”.
(Fabrizio Caramagna)
La luna sa sempre come sedurre: si scopre poco a poco e nasconde sempre un lato in ombra.
(Fabrizio Caramagna)
Chissà se la luna vede il nostro lato nascosto.
(Fabrizio Caramagna)
Tutte le donne vogliono una scatola di cioccolatini e rose dal gambo lungo, io a lei regalai una catapulta per arrivare sulla luna.
(Fabrizio Caramagna)
Questa notte basterà prenderci per mano, al resto ci penserà la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Sembra che la luna parli del sole, stanotte.
E la sua luce così grande è la promessa di quella che avremo domani.
(Fabrizio Caramagna)
La luna piena è sorta presto oggi in modo che il sole la possa ammirare.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni. Andiamo ad allunare su uno stupore?
(Fabrizio Caramagna)
Tu parli ancora alla luna? Anche solo qualche sera, così, tanto per non dimenticare che un tempo lei ti rispondeva.
(Fabrizio Caramagna)
Ci siamo seduti su una panchina a sorridere gli stessi sorrisi della sera, a far sparire tutto ciò che poteva soffocare, ostacolare, appesantire.
L’unica invadenza permessa, quella della luna.
(Fabrizio Caramagna)
Ho capito di essere un sognatore quando, mentre tutto il mondo era schierato contro di me, la luna ha bussato alla mia finestra e mi ha detto: “Non preoccuparti, io sono con te”.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una luna che viene voglia di calpestarne la luce sull’erba correndo a piedi nudi.
(Fabrizio Caramagna)
Luna di una grandezza spaventosa. Cammino e me la ritrovo addosso.
(Fabrizio Caramagna)
A volte la luna non sorge,
va a cacciare stelle nello spazio.
“I poeti hanno bisogno di molta luce”, dice…
(Fabrizio Caramagna)
La luna piena, con il suo retino d’argento per farfalle, giocava a cacciare le stelle per farne una collana di diamanti…
(Fabrizio Caramagna)
Il raggio obliquo della luna frantuma la Regola in miliardi di Eccezioni luminose.
(Fabrizio Caramagna)
C’è la luna degli astronauti, dei lupi, dei pirati, dei lunatici, degli innamorati, dei poeti, degli insonni.
Quante lune ci sono nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
La luna entrò nella stanza
con la sua bianca camicia di stelle.
Il neonato nella culla, con le sue piccole mani,
cercava di prenderla.
(Fabrizio Caramagna)
Notte solitaria.
Con che rughe bianche
sale in cielo la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Forse la luna contiene i ricordi di ogni persona che ha vissuto sulla terra.
(Fabrizio Caramagna)
La luna che sfiora il sole.
Bello amarsi così soltanto poche ore di notte,
senza impegni e responsabilità.
E poi ricominciare ogni volta dagli inizi.
(Fabrizio Caramagna)
Il sole, che non vuole sapere di tramontare, si specchia vanitoso sulla luna. Ma la luna ha altro a cui pensare: lei parla con i poeti e gli innamorati e muove le maree.
(Fabrizio Caramagna)
La luna crescente ha ballato tutta la notte abbracciata a un grillo.
(Fabrizio Caramagna)
Sotto la luna non c’è vento. C’è sempre un fresco però, come un’aria che sembra provenire da qualche galassia lontana.
(Fabrizio Caramagna)
La luna cerca il suo luogo. Il sole è sempre nel posto in cui deve stare.
(Fabrizio Caramagna)
Per me un distillato di fiori di Luna, con un po’ di rosso di Marte.
(Fabrizio Caramagna)
Sere in cui una luna gialla più del sole invade il cielo. A provocare incendi nel cuore.
(Fabrizio Caramagna)
La luna appoggia il suo sguardo curioso sulle vetrate delle cattedrali, e prova il rimpianto di non poter entrare là dentro.
(Fabrizio Caramagna)
La luna che sorge è un riccio bianco che passeggia lento tra le piante e le nubi, in cerca di un po’ di morbidezza.
(Fabrizio Caramagna)
Luna di giorno: la perla sulla fronte azzurra del cielo.
(Fabrizio Caramagna)
I crateri del lato nascosto della luna non hanno mai visto il colore azzurro della terra.
(Fabrizio Caramagna)
A volte mando i miei pensieri a meditare in un cratere lunare non sfiorato dal sole da milioni di anni.
(Fabrizio Caramagna)
E potrei anche sopportarlo un addio, se non mi avessi portato via la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Le lune, l’eternità e gli dei sono sempre oltre il sogno più lontano, quella che non riusciamo mai a mettere a fuoco.
(Fabrizio Caramagna)
La luna parlava di questo sole, nel buio che era appena calato. E chi ascoltava, sentiva un tono vibrante, come se la luna fosse segretamente innamorata del sole.
(Fabrizio Caramagna)
La luna non ti scalda il viso. Non è come il sole che ti circonda e ti illumina.
Lei, però, nella sua luce fredda, ti incendia la mente.
(Fabrizio Caramagna)
Il buio succhia la scorza della luna, come se fosse uno spicchio di limone.
(Fabrizio Caramagna)
Sono innamorato delle ragazze con la poesia negli occhi e un sorriso a mezzaluna
(Fabrizio Caramagna)
Le ragazze con sorrisi a mezzaluna e le stelle negli occhi non accettano un no come risposta.
(Fabrizio Caramagna)
Lei era scontrosa. Nel suo cuore ferito ululavano migliaia di lune.
(Fabrizio Caramagna)
Lei aveva galassie negli occhi, stelle nelle mani, sanguinava materia oscura, brillava come comete, ti abbracciava come un buco nero, faceva l’amore come la luna piena.
(Fabrizio Caramagna)
La luna di mezzanotte è sempre un po’ matta. Diventa lunatica anche lei.
(Fabrizio Caramagna)
C’è una una luna in cielo morbida come il tuo dito quando circonda il mio collo, luminosa come le parole che si incastrano negli sguardi.
(Fabrizio Caramagna)
Una falce di luna rossa, così bassa da tagliare angoli e spigoli, così calda da arroventarli.
(Fabrizio Caramagna)
E c’è questa luna che riempie il cielo e ovatta il buio e cerca specchi e occhi, quaggiù.
(Fabrizio Caramagna)
C’era una volta un piccolo roditore che viveva sulla luna e ogni notte ne rosicchiava un pezzetto fino a farla scomparire dal cielo stellato.
(Fabrizio Caramagna)
Dev’esser stata la mano di una donna ad incidere il cielo stasera, lasciando un’unghia di luce, un frammento di luna.
(Fabrizio Caramagna)
Serenamente sotto il sole, selenemente sotto la luna.
(Fabrizio Caramagna)
Se la luna sapesse tutto quello che ha combinato in 2000 anni di letteratura.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 8 frasi preferite sulla luna di autori celebri e famosi
Ognuno di noi è una luna: ha un lato oscuro che non mostra mai a nessun altro.
(Mark Twain)
Una solitudine pura e una pace profonda. Le cose migliori che la luna possa offrire agli uomini.
(Haruki Murakami)
La luna è l’unico amico con cui il solitario può parlare.
(Carl Sandburg)
Fu allora che vissi l’effetto luna piena. L’avevo chiamato così. Mi sentivo come una grande luna che continua a crescere piano piano, notte dopo notte, per arrivare allo stadio completo, luminosissimo, in cui niente manca, niente è di troppo… Nella vita di tutte noi c’è una luna piena. Se soltanto sapessimo riconoscerla per godercela almeno un po’, per sentirci diafane e realizzate.
(Marcela Serrano)
Non c’è nulla che puoi vedere che non sia un fiore; non c’è nulla che puoi pensare che non sia la luna.
(Matsuo Basho)
Folle è l’uomo che parla alla luna. Stolto chi non le presta ascolto.
(William Shakespeare)
Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?
(Giacomo Leopardi)
E’ incredibile pensare che quando guardo la luna, è la stessa luna che Shakespeare e Maria Antonietta e George Washington e Cleopatra guardarono.
(Susan Beth Pfeffer)