Frasi e aforismi sui ricchi e la ricchezza, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sui soldi e il denaro, Frasi e aforismi sugli arricchiti e Frasi e aforismi sulla povertà.
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Frasi e aforismi sui ricchi e la ricchezza
La ricchezza non migliora le qualità di nessuno, ma è molto abile a coprirne i difetti.
(Fabrizio Caramagna)
La ricchezza compra anche la cattiva coscienza. Non c’è infatti uomo ricco che si senta in colpa.
(Fabrizio Caramagna)
Il ricco è disposto a perdere la faccia pur di salvare il valore facciale della moneta.
(Fabrizio Caramagna)
Essere ricchi è avere un deposito di monete d’oro alto come un palazzo di 20 piani e un trampolino, il resto sono cose da poveri.
(Fabrizio Caramagna)
Profilo tipico del miliardario. Ha società con sede in Irlanda e Lussemburgo, conti bancari in Svizzera e Panama, lavoratori in Vietnam e Cina, compra le sue auto di lusso in Germania e in Italia e vive in una sua realtà completamente scollegata dal mondo reale.
(Fabrizio Caramagna)
Quando i poveri inventarono la somma, i ricchi inventarono la moltiplicazione.
(Fabrizio Caramagna)
La logica economica è molto semplice: se da una parte qualcosa sale, dall’altra qualcosa scende. E quasi sempre a salire sono i ricchi e a scendere sono i poveri.
(Fabrizio Caramagna)
I ricchi e i belli sono le uniche minoranze che non rivendicano diritti speciali. Li hanno già.
(Fabrizio Caramagna)
Mi ha sempre colpito un proverbio che dice che se i ricchi potessero pagare i poveri per morire al loro posto, i poveri sarebbero tentati di farlo. Ma purtroppo è quello che già avviene in molte parti del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Se l’uomo mettesse tanta energia per allungare la sua speranza di vita quanta ne mette per fare soldi, sarebbe immortale.
(Fabrizio Caramagna)
Caro ricco, com’è che speri sempre di trovare di meglio e mai di esserlo?
(Fabrizio Caramagna)
Dio punisce i ricchi facendogli spendere i soldi per una miriade di stupidaggini inutili.
(Fabrizio Caramagna)
L’alcol e le droghe sono i modi più noti per sopportare l’estrema ricchezza e l’estrema povertà.
(Fabrizio Caramagna)
I ricchi parlano, anche più dei poveri, di tutto il denaro che non hanno.
(Fabrizio Caramagna)
Chi è ricco e cerca di arricchirsi ogni giorno di più non ha ben chiaro il concetto di abbondanza.
(Fabrizio Caramagna)
Meglio prendere poco a molti miserabili che molto a pochi ricchi. E poiché sono i ricchi che prendono, non si vede come possano cambiare un sistema che giustamente li arricchisce.
(Fabrizio Caramagna)
Più che prendere ai ricchi per donare ai poveri, mi sembra più giusto dare – anche a forza – un po’ di povertà ai ricchi.
(Fabrizio Caramagna)
Quanti ricchi si lamentano del peso eccessivo delle loro tasse. E quanti poveri se ne farebbero volentieri carico.
(Fabrizio Caramagna)
Sono ricchi perché evadono il fisco o evadono il fisco perché sono ricchi?
(Fabrizio Caramagna)
Le meschinità che compiono certi ricchi per non pagare troppo caro giustifica tutte le avidità dei poveri.
(Fabrizio Caramagna)
Il ricco in cammino raggiunge le estremità di tutto. Crede di trovare la sua grandezza. Non tocca che la sua superficie.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi ha fatto i soldi perché è intelligente. E poi c’è chi pensa di essere intelligente perché ha fatto i soldi.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un’angoscia del vuoto, ben conosciuta. Ma c’è un’angoscia del pieno, diffusa soprattutto tra i ricchi, l’angoscia del viaggio da fare, dell’auto di lusso da comprare, del caviale da mangiare, l’angoscia di avere tutti quei soldi e non sapere come spenderli e sentirsi quasi soffocato.
(Fabrizio Caramagna)
Nella casa della ricca signora ci sono mobili antichi, lampadari a gocce e collezioni di orologi di lusso, ma manca il necessario: un grande squarcio di cielo azzurro nell’anima. La signora abita già la sua tomba, dandole un altro nome.
(Fabrizio Caramagna)
Non conosco niente di più osceno della felicità di un ricco su uno yacht di 50 metri.
(Fabrizio Caramagna)
Ricchi al mare.
Non sanno ancora che il loro yacht è la barca di Caronte.
(Fabrizio Caramagna)
“Si sono sceso al Millionaire”.
E lo dice con degnazione come se abitualmente dimorasse sulle stelle.
(Fabrizio Caramagna)
L’eccessiva miseria rende disumani come l’eccessiva ricchezza.
(Fabrizio Caramagna)
Si chiamava B. e parlava solo di lavoro, macchine, case e proprietà. Se gli rispondevamo, ogni nostra parola era un salvadanaio che lui scuoteva per capire se c’erano dei soldi dentro. Quasi sempre i nostri salvadanai risuonavano vuoti, e lui rideva soddisfatto.
(Fabrizio Caramagna)
Il ricco si guardò nello specchio e vide finalmente la realtà.
Una cornice spettacolare fatta di soldi, viaggi e auto di lusso e in mezzo un quadro vuoto.
(Fabrizio Caramagna)
L’oro dell’arricchito non è separabile dal tintinnio della sua insolenza.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto questo patrimonio intristisce.
Così tante residenze e un proprietario così assente.
(Fabrizio Caramagna)
I ricchi, a differenza dei poveri, non chiedono. Prendono. In silenzio e senza farsi notare.
(Fabrizio Caramagna)
Legge fondamentale del capitalismo moderno.
Nelle congiunture positive guadagnano i ricchi, durante le crisi pagano i poveri.
(Fabrizio Caramagna)
Aumenta il divario tra ricchi e poveri. Più o meno è la distanza tra le isole Cayman e il resto del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
L’umiltà dei ricchi. “Sappiamo di valere poco, ma accettateci in grazia dei nostri abiti firmati, dei nostri orologi d’oro, delle nostre auto di lusso, dei nostri yacht di 20 metri”.
(Fabrizio Caramagna)
Il maggiordomo di un castello mi ha detto che i ricchi non hanno il tempo di possedere tutto ciò che hanno.
(Fabrizio Caramagna)
Se fossi ricco finanzierei una guerra civile tra i venti dell’ovest e i venti dell’est: per vedere in cielo le nuvole più strane.
(Fabrizio Caramagna)
Avere è il verbo che tutti inseguono. Ma quanto è più vasto il verbo “essere”! Essere una rosa, una stella marina, uno smeraldo, un tramonto, una nuvola, un’onda. Essere un uomo e poi essere una donna e poi un bambino e poi un drago.
Nessun miliardario potrebbe permettersi questo.
(Fabrizio Caramagna)
Ricchi e poveri hanno in comune di avere delle preoccupazioni per il denaro, ma non sono le stesse.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono piaceri che solo i poveri possono concedersi e che i ricchi invidiano
(Fabrizio Caramagna)
Bisognerebbe dare un nome a quella classe sociale piena di milionari, cocainomani, alcolisti e libertini sessuali, con donne senza scrupoli che vendono i loro corpi per avere il potere e uomini che usano il loro potere per avere dei corpi, e che hanno pure la presunzione di dare lezione di morale agli altri.
(Fabrizio Caramagna)
La ricchezza potenziale non è ricchezza. Non siamo milionari per aver comprato un biglietto della lotteria. Vale anche per le nazioni.
(Fabrizio Caramagna)
La domenica lavora chi ha troppi soldi o chi ne ha troppo pochi.
(Fabrizio Caramagna)
Epitaffio per un ricco.
Visse con la sicurezza del Tutto, morì con la certezza del niente.
(Fabrizio Caramagna)
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Frasi e aforismi sull’agiatezza e l’agiato
Agiato viene dal passato di agire. Ho agito. E adesso sono comodo, sistemato, agiato. Così agiato che non so più guardare gli orizzonti lontani, infiammarmi per un ideale, sognare l’impossibile. Mi basta contemplare il mio lampadario di lusso. E al massimo desiderarne uno più bello.
(Fabrizio Caramagna)