Frasi e aforismi sul detestare. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’odio e l’odiare, Frasi e aforismi sul disprezzo e Frasi e aforismi sull’antipatia.
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Frasi e aforismi sul detestare
Ci sono 10 cose che detesto di te ma che non vorrei detestare in nessun’altra.
(Fabrizio Caramagna)
Il tuo cuore è più aperto della tua mente, ma la tua mente detesta che tu lo sappia.
(Fabrizio Caramagna)
Il filosofo detesta l’imperfezione delle parole. Lo scrittore ama ogni loro imperfezione.
(Fabrizio Caramagna)
Quelli che ci detestano fin dall’inizio, per il solo fatto di esistere: è una specie di risentimento contro il nostro Dna, prima ancora che contro di noi.
(Fabrizio Caramagna)
C’è un tipo umano che più di ogni altro viene detestato, più dei codardi, dei vanitosi, degli arroganti, degli opportunisti: è il lecchino.
(Fabrizio Caramagna)
Detesto quando nella mia vita sono le piccole cose a tenere in ostaggio le grandi.
(Fabrizio Caramagna)
Se fosse vero che “la lettura ti trasporta in altri mondi”, le persone passerebbero il loro tempo a regalare i libri alle persone che detestano.
(Fabrizio Caramagna)
Ciò che detestiamo ci definisce.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi la scelta non è tra il bene e il male, ma tra ciò che si preferisce e ciò che si detesta.
(Fabrizio Caramagna)
Detestare ciò che è alla moda è una moda.
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è niente di più detestabile di un “come va?” pieno di astio e di acredine
(Fabrizio Caramagna)
È molto difficile farsi dei nemici. Ci sono molte persone che ti detestano, ma poche sono così meticolose nel loro odio e disprezzo da ottenere l’epiteto di “nemiche”.
(Fabrizio Caramagna)
Sei la linea tra ciò che amo e ciò che detesto.
(Fabrizio Caramagna)
A volte ti detesto ma solo per ristabilire un po’ l’equilibrio.
(Fabrizio Caramagna)
Alla gente non interessa molto se ha vinto il candidato che ha votato, quanto se ha perso il candidato che detesta.
(Fabrizio Caramagna)
Non è la stessa cosa detestare la società ed essere asociale.
(Fabrizio Caramagna)
Poveracci quelli che ti detestano, ma che sono così ipocriti che devono fingere che stai loro a genio.
(Fabrizio Caramagna)
La maggior parte dei sentimenti detestano essere espressi in parole. Ecco perché spesso fanno esattamente l’opposto di quello che hai appena detto su di loro.
(Fabrizio Caramagna)
C’è anche chi ti segue sui social perché detesta quello che scrivi.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono giorni in cui sarebbe fantastico essere tutto ciò che le persone che mi detestano pensano che io sia.
(Fabrizio Caramagna)
Amo e detesto in parti uguali pronunciare la parola “chissà”.
(Fabrizio Caramagna)
Amo i giochi ma detesto i giochini.
(Fabrizio Caramagna)
Più detestabile del caldo torrido è la gente che ama il caldo torrido.
(Fabrizio Caramagna)
Ciò che non ti uccide, ti perseguita. O forse ha pietà di te. O ti detesta.
(Fabrizio Caramagna)
Sorridere nei confronti di chi detesti: questo è quello che si tutti i giorni in ufficio.
(Fabrizio Caramagna)
Mi piace socializzare con persone che detestano i gruppetti e così creare spazi esclusivi da vivere solo tra di noi!
(Fabrizio Caramagna)
“Il mio sogno è rapinare una libreria”.
“E rubare centinaia di libri?”
“In realtà pensavo di fare una pira di tutti quegi autori che detesto”.
(Fabrizio Caramagna)
Un luogo che tutti definiscono detestabile e che tutti affollano: il centro commerciale.
(Fabrizio Caramagna)
Adoro la modestia e la sottigliezza del saggio. Detesto la grottesca arroganza di chi crede di sapere tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Detesto i gruppi, le fazioni, gli schieramenti, la logica dell’appartenenza, il dentro o fuori definitivo. Se mi cercate, mi trovate a parlare con un bombo sotto una campanula.
(Fabrizio Caramagna)
Detesto quegli inquisitori che ci riversano a poco poco piccoli sensi di colpa e finiscono per farci sentire dei criminali.
(Fabrizio Caramagna)
Detesto i giorni in cui mi trovo tra il tuo sorriso a forma di pugnale e il muro.
(Fabrizio Caramagna)
Detesto scrivere per scrivere, si dovrebbe scrivere solo l’inevitabile.
(Fabrizio Caramagna)
Vogliono che tutti siano uguali ma detestano la globalizzazione.
(Fabrizio Caramagna)