Frasi e aforismi sul credere, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla fede, Frasi e aforismi su Dio, Frasi e aforismi sul credere in se stessi e Frasi e aforismi sulla speranza.
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Frasi e aforismi sul credere
Vediamoci davanti a un campo di girasoli…è un posto buono per credere nella luce anche quando non si crede più a nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Non devi credere in Dio o nell’assoluto o nell’aldilà. Devi credere nella tua anima. Lei sa come credere.
(Fabrizio Caramagna)
La più grande tolleranza è quella di Dio: non mi obbliga a credere in lui.
(Fabrizio Caramagna)
Si ha un occhio per vedere e un altro per credere.
(Fabrizio Caramagna)
Il piccolo miracolo di credere nei piccoli miracoli.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni volta che torniamo a credere in qualcosa o qualcuno, stiamo vincendo una dura battaglia contro il disincanto.
(Fabrizio Caramagna)
Tornare a credere. Tornare a creare.
(Fabrizio Caramagna)
Crederci ancora, la cosa più estrema e trasgressiva che possiamo permetterci.
(Fabrizio Caramagna)
Gli alberi mi danno questa impressione di credere sempre nelle loro battaglie. Senza armi, senza grida, basandosi solo sulla forza della perseveranza.
(Fabrizio Caramagna)
Bisognerebbe avere la forza di credere all’invisibile e di sottrarsi al visibile venduto a buon mercato.
(Fabrizio Caramagna)
Per credere nella vita eterna bisogna iniziare a credere nella vita.
(Fabrizio Caramagna)
Eri un miracolo. Mi facesti credere nell’amore.
(Fabrizio Caramagna)
Quando avevo smesso di credere nel destino, sei arrivata tu a dimostrare che ci sono storie d’amore che sembrano scritte da una mano divina.
(Fabrizio Caramagna)
Vieni a sognare qui se hai coraggio,
a sorridere qui se sai volare,
a unire le nostre strade se sai crederci.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è una ragione sufficiente per non credere solo nella ragione.
(Fabrizio Caramagna)
Ho imparato a non credere a nessun addio spontaneo e definitivo. A volte l’amore impiega per dire addio il tempo che impiega il fiore per appassire e tornare a fiorire.
(Fabrizio Caramagna)
Non smettere mai di credere, perché ciò che ti aspetti accadrà. Forse non quando vuoi, forse non come vuoi, ma accadrà.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono persone che entrano nella tua vita per farti credere ancora nell’amore e altre che se ne escono perché tu continui a farlo.
(Fabrizio Caramagna)
Dei bambini amo quel crederci con gli occhi.
Non la vedo più quella luce così incantata negli occhi degli adulti.
(Fabrizio Caramagna)
Facciamo sempre fatica a credere che Dio abbia creato a sua somiglianza persone che non sono fatte a nostra somiglianza.
(Fabrizio Caramagna)
Per credere in Dio bisogna credere negli esseri umani. Ed è la cosa più difficile.
(Fabrizio Caramagna)
Quando sento una persona dire: “Il mio portafoglio clienti è il più produttivo”, smetto di credere nell’essere umano.
(Fabrizio Caramagna)
Il mistico: crede troppo in Dio per credere nel mondo.
(Fabrizio Caramagna)
– Maestro, tu credi in Dio?
– No!
– Ma come puoi non credere, tu, che sei considerato un mistico!
– Non credo in Dio, sono in Lui.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti coloro che si pongono il problema della verità sono religiosi, anche se non credono in Dio.
(Fabrizio Caramagna)
Della loro fede i bigotti non hanno conservato che la volontà di credere: ne hanno perso l’emozione.
(Fabrizio Caramagna)
Credere in un Dio che ama solo i numeri dispari: la più avventuruosa delle eresie.
(Fabrizio Caramagna)
Forse, se non avessi creduto in Dio, non sarei mai nato.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti questi grandi dignitari della chiesa sono talmente ridicoli nei loro paramenti dorati e la loro mitra, che si finisce per credere che tutto ciò faccia parte di una rito per celebrare un carnavale riservato alle più alte sfere religiose.
(Fabrizio Caramagna)
Si potrebbe pensare che si debba avere molta malafede per credere in certe idee. Invece no, le persone ci credono davvero: il fanatismo esclude la malafede, è una forma di pura imbecillità.
(Fabrizio Caramagna)
Credere non deve essere un modo per semplificare la vita.
Credere deve essere un modo per complicarla.
(Fabrizio Caramagna)
Nel mondo ci sono 5000 religioni diverse e 5000 modi di credere in Dio. C’è invece un solo modo di non credere in Dio: l’ateismo.
(Fabrizio Caramagna)
Il diavolo è il solo ateo che crede in Dio.
(Fabrizio Caramagna)
L’ateo non crede in Dio, ma si aspetta sempre un miracolo.
(Fabrizio Caramagna)
Fake news, teorie cospirazioniste, complotti, manipolazioni della realtà. Il problema oggi non è credere, ma in cosa credere.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono alcuni che tendono a credere che tutto ciò che leggono sia vero e altri che credono che tutto ciò che leggono sia una bugia. Entrambi sono cattivi lettori.
(Fabrizio Caramagna)
Qualche volta faccio meno fatica a credere in ciò che ignoro che a tenere per vero ciò che so.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono così tante bugie nel mondo, che le verità hanno smesso di credere in se stesse.
(Fabrizio Caramagna)
Quando trovi il coraggio di aprirti e sbilanciarti, c’è sempre una fila di persone pronte a darti una spinta. Ma ce ne sarà sempre una disposta a credere in te e risollevarti.
(Fabrizio Caramagna)
Poi in una notte qualsiasi capita di trovarsi di fronte alll’improbabile. E anche se dici no, non puoi fare a meno di crederci.
(Fabrizio Caramagna)
Non basta credere nella fortuna. Bisogna comportarsi in modo che la fortuna creda in noi.
(Fabrizio Caramagna)
Non si può evitare di credere prima di fare, perché credere è la prima audacia.
(Fabrizio Caramagna)
Non siamo sicuri di niente ma per sopravvivere siamo costretti a credere in ciò che è probabile e fidarci che funzioni.
(Fabrizio Caramagna)
Credere in te stesso apre le porte dell’impossibile.
(Fabrizio Caramagna)
Credi molto in te stesso, nella tua mente, nei tuoi progetti, nei tuoi desideri, nei tuoi sogni. Credere in te stesso è il mio miglior amuleto per continuare il tuo viaggio.
(Fabrizio Caramagna)
Il trucco è credere in te stesso, come se tu fossi il tuo Dio. Come se tu fossi la tua religione. Come se tu fossi la tua chiesa.
(Fabrizio Caramagna)
Cambia religione. Smetti di credere agli altri e comincia a credere in te.
(Fabrizio Caramagna)
Tra così poche ragioni, quei mille motivi per credere che sì, andrà tutto bene.
(Fabrizio Caramagna)
Ti dicono che è tutto qui. Davvero vuoi credere a questa storia? Prendi i limiti e mettili alla prova.
(Fabrizio Caramagna)
La sottile linea che divide l’improbabile dall’impossibile si chiama “crederci”.
(Fabrizio Caramagna)
Non vedi l’ora che arrivi questa nuova possibilità, quando qualcuno bussa alla porta. “Silenzio!” dici rivolgendoti alla sfiducia. Questa volta sì. Vuoi credere, vuoi sperare, vuoi fidarti…
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei avere una macchina del tempo solo per tornare indietro e poter dire al me bambino: “Non è come pensi, non è come ti hanno fatto credere”. Quando dolore potrebbe essere risparmiato, se solo potessi farlo.
(Fabrizio Caramagna)
Abitiamo un mondo che è stata comprato e venduto centinaia di volte, eppure continuiamo a credere nella purezza delle cose. Che ingenui che siamo.
(Fabrizio Caramagna)
La passione mette in moto il meccanismo più prodigioso sperimentato dall’essere umano. Credere in qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
L’illusione, da attrice consumata qual è, ti fa credere che tutto sia possibile.
(Fabrizio Caramagna)
L’italiano è capace di credere persino nella patria, se questo può tornargli utile.
(Fabrizio Caramagna)
Mi chiedo sovente su chi i politici pensano di poter contare per fargli credere ciò che dicono quando tutti i loro discorsi si riassumono nel non dire una sola parola in cui credono.
(Fabrizio Caramagna)
Nei pettegolezzi preferiamo credere a una grande bugia che a una piccola verità.
(Fabrizio Caramagna)
Come credere nell’uguaglianza quando persino gli angeli hanno le loro gerarchie.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni dogma invita la mente a due possibilità o a negarlo o a crederci. Mentre ogni pensiero libero, anche il più modesto, spinge l’intelletto a farsi domande e a cercare risposte che non si riducano all’operazione dell’affermare: è vero o è falso.
(Fabrizio Caramagna)
I giovani credono, gli adulti lasciano credere.
(Fabrizio Caramagna)
Con due emisferi cerebrali pare arrischiato, per non dire ridicolo, credere in una sola verità.
(Fabrizio Caramagna)
Noi umani abbiamo un difetto: crediamo alle promesse. Nonostante le esperienze del passato, non possiamo fare a meno di credere a un “te lo giuro”.
Ci andiamo incontro ogni volta con la stessa fiducia e la stessa illusione.
(Fabrizio Caramagna)
Tutto il tempo, tutto il crederci, tutto il provarci, tutto il ripetersi, tutto il vuoto… E intanto è passata una vita.
(Fabrizio Caramagna)
Tempo perduto: contraddire gli idioti, ragionare con gli orgogliosi, credere un istante agli adulatori.
(Fabrizio Caramagna)
La persuasione è l’arte di far credere a qualcuno di non avergli fatto credere nulla.
(Fabrizio Caramagna)
Per i manipolatori di professione è più semplice far credere una cosa che farla capire.
(Fabrizio Caramagna)
Non costringere la gente a credere in quello che vuoi, fai in modo che creda in quello che vuole, usalo per il tuo profitto, e sarai un mago del capitalismo.
(Fabrizio Caramagna)
Bisogna aver vissuto poco per credere ancora ai “sempre” e ai “mai”.
(Fabrizio Caramagna)
Forse è necessario che alcuni “per sempre” vengano autenticati davanti a un notaio, perché siano validi e la gente cominci a crederci.
(Fabrizio Caramagna)
Difende le sue idee false con un cuore così giusto che verrebbe da credere al valore della sua causa.
(Fabrizio Caramagna)
Il naufrago può ancora credere che sarà salvato da colui che l’ha abbandonato. Come l’innamorato che è stato lasciato.
(Fabrizio Caramagna)
Non ci credere alle parole scambiate via chat, hanno troppo coraggio.
(Fabrizio Caramagna)
Lei non mai voluto essere una principessa, o Cenerentola o Biancaneve, ha preferito essere una guerriera e non credere alle favole.
(Fabrizio Caramagna)
Non credere mai a tutto quello che gli uomini dicono di fare a letto e a tutto quello che le donne dicono di non fare.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore del comando riempie l’ambizioso al punto da fargli credere che è amato da tutti.
Cesare è sorpreso quando Bruto lo assassina.
(Fabrizio Caramagna)
Ma come si può credere nell’altruismo e nella solidarietà se il momento più bello di un viaggio in treno è quando il vicino scende e libera il posto?
(Fabrizio Caramagna)
Ma come si può credere nell’altruismo e nella solidarietà se ci sono quelli che vogliono salire in metro senza aspettare che tutti scendano?
(Fabrizio Caramagna)
Un buon mago ti fa dimenticare che la magia è bugia, e un bravo scrittore ti fa credere che le bugie siano magia.
(Fabrizio Caramagna)
Sono secoli che la Terra precipita nel vuoto e noi continuiamo a credere che giri in tondo.
(Fabrizio Caramagna)
C’è gente che vive una vita completamente anestetizzata. Vive senza contare il tempo. Crede senza spiegare le ali. Ama senza brividi. Torna indietro senza dire una parola. Arde senza accendere il fuoco.
(Fabrizio Caramagna)
La missione suicida di credere nella vita senza credere in te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Aveva la sana abitudine di non credere a niente, nemmeno alla sua incredulità.
(Fabrizio Caramagna)
– Lo vedi questo? È un rilevatore di increduli e miscredenti.
– Ma è solo un accendino! Cosa vuoi che faccia…!
– Lo vedi? Funziona.
(Fabrizio Caramagna)
La pace è il rispetto del diritto degli altri di credere o non credere in ciò che vogliono.
(Fabrizio Caramagna)
Dovremmo credere di più in tutto quello che ci fa ridere.
(Fabrizio Caramagna)
Credo nella certezza della letteratura e nell’incertezza delle scienze.
(Fabrizio Caramagna)
La credenza è necessaria per tutto quello che non esisterebbe senza di essa.
(Fabrizio Caramagna)
Che una cosa sia completamente assurda non impedisce a molti di crederci. Anzi, più sembra assurda e più diventa una credenza.
(Fabrizio Caramagna)
La credenza mantiene sicuro “ciò che si crede”, indipendentemente dal fatto che ciò che si crede esista o meno.
(Fabrizio Caramagna)
Molte persone trovano scomodo o inutile abbandonare una credenza nonostante ne scoprano la falsità.
(Fabrizio Caramagna)
Non ho mai smesso di sentirmi il fanciullo che ero, e morirò continuando a crederci. L’ultimo giorno dirò: dov’è la telecamera nascosta? Dai, smettetela di scherzare, ridatemi le mie ginocchia sbucciate, la mia altalena e i miei pattini.
(Fabrizio Caramagna)