Frasi e aforismi sulla penna, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura, Frasi e aforismi sulla matita, Frasi e aforismi sulla carta e Frasi e aforismi sullo scrivere a mano.
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Frasi e aforismi sulla penna
In fondo a ogni penna dorme un angelo, con milioni di stelle nei suoi pugni chiusi. Scrivere è cercare di aprire quei pugni e prendere un manciata di stelle.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni giorno così: con i piedi nella realtà e la penna nella fantasia.
(Fabrizio Caramagna)
Tagliatemi le ali se volete, ma lasciatemi una penna e una pagina bianca.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivo perché dentro la penna c’è l’incanto, e io cerco di farlo uscire goccia a goccia.
(Fabrizio Caramagna)
Ho l’anima di un poeta, ma la penna di un elfo e i modi di un papavero.
(Fabrizio Caramagna)
Oltre le lettere, l’inchiostro e la penna. Là dove si annida l’invisibile, dove l’anima trema perché l’hanno toccata: lì si scrive.
(Fabrizio Caramagna)
La penna è un traduttore dei silenzi dell’invisibile.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere è mettere la penna nella piaga.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere è sentire la penna appoggiarsi sulla pagina, e vedere la pagina aprirsi a un cielo più grande del cielo.
Mentre l’incanto e la malinconia passano tra le frasi come due amanti che si tengono la mano e ascoltano il suono del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Ogni scrittore deve avere una penna per seminare parole e delle cesoie per poi potarle.
(Fabrizio Caramagna)
Al tempo delle penne e degli inchiostri, le parole stavano a maturare su ampie distese di pagine.
Poi passava lo scrittore a mietere il raccolto.
Oggi le parole hanno fretta e spuntano prima del tempo, in qualsiasi terreno, e sono immature e prive di spessore.
(Fabrizio Caramagna)
Gli scrittori che cercano il consenso. Scrivono un’idea improvvisa su un pezzo di carta e poi la depongono, lavata e profumata, delicatamente su un depliant patinato con l’inchiostro finto della loro penna.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei essere penna per essere mosso dalla tue dita.
Avanzare dentro le righe del tuo diario per conoscere i tuoi pensieri.
Cancellare, quando non te ne accorgi, le tue frasi disperate,
i punti interrogativi, i silenzi e i tremori tra un paragrafo e l’altro
e mettere al loro posto le piccole attese sorridenti,
disegnando una freccia per l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Scrivere sull’amore a volte richiede così tanto inchiostro, solo che a volte è così difficile trovare la penna giusta.
(Fabrizio Caramagna)
A volte siamo pagine bianche che aspettano una penna e un inchiostro che ci dicano finalmente chi siamo.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono labbra che, più che la voglia di morderle, danno una voglia irresistibile di usarle come una stilografica sulla pelle.
(Fabrizio Caramagna)
Lei era stanca di essere descritta sulla pagina e mi disse: “Voglio essere nel tuo letto, non nella tua penna”.
(Fabrizio Caramagna)
Io scrivo di te con la penna e con l’inchiostro, tu scrivi su di me con le dita e con la lingua.
(Fabrizio Caramagna)
La storia di quel punto finale. Sembrava la fine della storia e invece fu la goccia che fece traboccare la penna per scrivere un’altra storia.
(Fabrizio Caramagna)
Le parole lasciate sul foglio, la penna sul tavolo. E tutte le cose tra le righe che non sono riuscito a scrivere, tornano là dove sono sempre state. Nell’indicibile.
(Fabrizio Caramagna)
Il cipresso immerge la sua penna nel calamaio del cielo
e scrive un libro di luce.
(Fabrizio Caramagna)
Il tempo scrive sul Colosseo usando come penna la sua pietra.
Scrittura lentissima, quasi impercettibile, di un poema nato migliaia di anni fa.
(Fabrizio Caramagna)
Uno stormo di oche, in formazione a V, ha lo stesso disegno della penna di un calamaio. Chissà cosa scriverà nel nero inchiostro della notte.
(Fabrizio Caramagna)
Non rubare le mie parole, ruba le mia penna e scrivi le tue parole.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti supponiamo che, avendo un cellulare o una penna abbiamo qualcosa da dire e, quel che è peggio, che qualcuno sia obbligato a leggerlo.
(Fabrizio Caramagna)
Purtroppo la penna non cade mai dalle mani di coloro che scrivono male.
(Fabrizio Caramagna)
Ho una penna senza inchiostro per riempire i vuoti e scrivere parole inutili, descrivere ciò che non sento e sottolineare ciò che non mi interessa.
(Fabrizio Caramagna)
L’ispirazione è quando dalla tua penna esce fuori la scrittura di qualcun altro più bravo di te.
(Fabrizio Caramagna)
Pensieri a matita, decisioni a penna e azioni a pennarello indelebile.
(Fabrizio Caramagna)
Ma non vi viene mai voglia di posare ogni tanto le penne, le tastiere, i telefoni, le notifiche, i social per venirvi incontro?
(Fabrizio Caramagna)
C’è un grazie che non si osa mettere su carta solo perché si teme di udire scricchiolare la penna per l’incapacità di non saper scrivere che parole e parole, quando invece si vorrebbe fare di più, molto di più, per dire “grazie”.
(Fabrizio Caramagna)
Non sto dicendo che il mio conto in banca è in rosso, sto solo dicendo che la mia banca non mi vuole prestare nemmeno una penna.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sulla penna, di autori celebri e famosi
Ho sempre avuto più paura di una penna e di un calamaio che di una spada o di una pistola.
(Alexandre Dumas, Il conte di Montecristo)
Tra il mio pollice e l’indice
sta la comoda penna
(Séamus Heaney)
Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo.
(Malala Yousafzai)
Una buona testa e un buon cuore sono sempre una combinazione formidabile. Ma quando ci aggiungi una lingua o una penna colta, allora hai davvero qualcosa di speciale.
(Nelson Mandela)
Quando prendo la penna in mano non mi può succedere più nulla. Il destino dovrebbe prenderne nota.
(Karl Kraus)