Frasi e aforismi sul cannibale

Frasi e aforismi sul cannibale, il cannibalismo e l’antropofagia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla fame, Frasi e aforismi sui barbari e la barbarie, Frasi e aforismi sulla crudeltà e Frasi e aforismi sulla disumanità e il disumano.

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Frasi e aforismi sul cannibale

La vita è un’avventura. Un giorno sbarchi su un’isola deserta e sei divorato dai cannibali, un altro giorno sbarchi sulla stessa isola e trovi un tesoro.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore è un cannibale: ci divora senza pietà e noi moriamo felici di essere divorati, chiedendo altri morsi.
(Fabrizio Caramagna)

Il calcio è legato a sentimenti primitivi. Si fa una guerra simbolica tra tribù con giocatori divinizzati e successivamente sottoposti a sacrifici rituali e cannibalismo.
(Fabrizio Caramagna)

Il cannibale decise di mettersi a dieta. Mangiava soltanto vegetariani.
(Fabrizio Caramagna)

“Hanno l’alito di topo. E la carne ha il sapore di iena e di sciacallo”.
Il cannibale giurò di non mangiare più i politici.
(Fabrizio Caramagna)

– Non sapevo se mi sarebbero piaciute gli uomini, fino ad ora avevo provato solo donne.
– Bisessuale?
– No, cannibale
(Fabrizio Caramagna)

I cannibali non hanno cimiteri.
(Fabrizio Caramagna)

2 cannibali che fanno 69 sono il miglior esempio di fiducia nel prossimo.
(Fabrizio Caramagna)

L’antropofago
misantropo
morì di inedia.
(Fabrizio Caramagna)

Era un anno strano. Era l’anno in cui le iene hanno mangiato tutti i fiori, i clown hanno inghiottito i sorrisi e i cannibali si sono stufati di divorare i cuori altrui.
(Fabrizio Caramagna)

La violenza cannibale di un ricordo che credevi dimenticato per sempre e quando ritorna divora gli altri ricordi.
(Fabrizio Caramagna)

L’ansia è come un cannibale che ti mangia dall’interno.
(Fabrizio Caramagna)

Il bacio è stato inventato da cannibali che avevano appetito ma non erano affamati.
(Fabrizio Caramagna)

Non immagini il branco di cannibali che ha scatenato nella mia testa il profumo invitante della tua pelle e quel sapore innocente che sembra voler dire: “mangiami”.
(Fabrizio Caramagna)

Fame di te che non passa e che beve i tuoi sguardi e li divora con il sorriso di un cannibale.
(Fabrizio Caramagna)

Io era il cannibale dei suoi sguardi, lei era il piranha della mia pelle.
(Fabrizio Caramagna)

Morse la propria carne e fu sorpreso sorpreso dal buon gusto. Era autolesionista e cannibale allo stesso tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Quale scrittore porteresti su un’isola e poi lo lasceresti lì, circondato da una tribù di cannibali?
(Fabrizio Caramagna)

Il suo sguardo era vegano. Ma Il suo ego era cannibale.
(Fabrizio Caramagna)

In una società che accetti il cannibalismo, la condizione lavorativa di coloro che fanno consegne di cibo a domicilio dovrebbe essere considerata doppiamente usurante.
(Fabrizio Caramagna)

Uno zombie cannibale che divora la propria testa innaffiandola nel the
(Fabrizio Caramagna)

A volte il pensiero gira alla velocità di mille crimini al minuto. Annientare A, criticare B, contestare C, ingannare D, derubare E, abbandonare F. Simulacri interiori di antichi cannibalismi, assassini compiuti nelle caverne, giudizi istintivi e senza raziocinio.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 6 frasi preferite sul cannibale, di autori celebri e famosi

Talvolta si vorrebbe essere cannibali, non tanto per il piacere di divorare il tale o il talaltro, quanto per quello di vomitarlo.
(Emil Cioran)

Non sederti alla tavola dei cannibali, sul vassoio potresti vedere te stesso.
(Stanisław Jerzy Lec)

Se un cannibale quando mangia si serve del coltello e della forchetta, si tratta d’un progresso?
(Stanisław Jerzy Lec)

Se un politico si ritrovasse dei cannibali tra i suoi elettori, prometterebbe loro dei missionari per cena.
(Henry Louis Mencken)

Come disse un giorno un uomo di spirito, il cannibalismo lasciò il posto al capitalismo quando l’uomo si rese conto che era più profittevole sfruttare il prossimo piuttosto che mangiarlo.
(Lytle W. Robinson)

Una volta, un tizio che faceva un censimento, provò ad interrogarmi. Mi mangiai il suo fegato, con un bel piatto di fave, ed un buon Chianti…
(Hannibal Lecter nel film Il silenzio degli innocenti)

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