Il primo messaggio di posta elettronica che è stato inviato nel 1971 fu “QWERTY”, ovvero la prima serie di lettere presente sulla tastiera. A inventare il programma fu l’ingegnere Ray Tomlinson, ma come tutte le invenzioni anche l’invio dell’email inizialmente non fu molto apprezzata.
Ray Tomlinson inventò anche la chiocciola che serviva a far capire a chi doveva essere inviata l’-email. I primi indirizzi di posta elettronica riportavano il nome dell’autore e quello del computer a cui doveva essere spedito il messaggio (ad esempio nomemittente@nomecomputer).
Per vedere i primi servizi di posta elettronica come li conosciamo adesso bisogna però aspettare il 1992 quando fa il suo debutto Microsoft Outlook. Nel 1996 è la volta di Hotmail, mentre l’anno successivo arriva Yahoo Mail. Gmail viene lanciato solamente nel 2007, ma impiega pochissimo tempo per diventare uno dei servizi più utilizzati al mondo.
Frasi e aforismi sull’email, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi su WhatsApp, Frasi e aforismi sulla chat e il chattare, Frasi e aforismi sulle notifiche e Frasi e aforismi sulla comunicazione e il comunicare.
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Frasi e aforismi sull’email
Chi pensa che una mail sia il sostituto di una lettera scritta a mano, è perché non ne ha mai ricevuta una, non l’ha mai riletta migliaia di volte e non l’hai mai usata come cuscino.
(Fabrizio Caramagna)
Certe giornate sono come una e-mail in cui manca l’allegato. Incomprensibili.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono più segreti nelle email che nei confessionali.
(Fabrizio Caramagna)
La @ era nata come contorsionista. E adesso deve correre da una parte all’altra del mondo per portare le email.
(Fabrizio Caramagna)
La parola che si sente di più appena entrati in ufficio è: “Ti giro questa email”.
(Fabrizio Caramagna)
Serve un accordo per togliere la parola “Egregio dottore” all’inizio delle email. il tempo che si risparmia in un anno vale uno +0.1 pil
(Fabrizio Caramagna)
Alle vostre email di lavoro, ogni tanto aggiungeteci in allegato un po’ di ironia.
(Fabrizio Caramagna)
L’errata interpretazione che alcune parole possono subire in una email quando non portano il calore di una voce che dà loro le sfumature e le inflessioni dell’intenzione.
(Fabrizio Caramagna)
Alla prima email amorosa, l’altro dovrebbe mandare in allegato un foglietto illustrativo che spieghi composizione, dosaggi e soprattutto eventuali controindicazioni
(Fabrizio Caramagna)
Passeranno più di mille anni, molti di più… e quando darai un indirizzo email continueranno a chiederti “Tutto attaccato?”.
(Fabrizio Caramagna)
Non confermare la ricezione di una e-mail: un’altra forma di scortesia e disprezzo coltivata con disciplina dalla maggior parte delle persone.
(Fabrizio Caramagna)
La voce della coscienza: molto spesso un’email indesiderata.
(Fabrizio Caramagna)
Che strano pensare che anche le persone più celebri e brillanti ricevano spam nella loro posta proprio come il resto del mondo.
(Fabrizio Caramagna)
Potresti inviarmi un’e-mail con tutto ciò che mi stai dicendo? È più facile per me eliminarlo dalla posta in arrivo che dalla mia testa.
(Fabrizio Caramagna)
La delusione che ti prende, prima ancora di leggere una email, quando vedi che la risposta è troppo breve, e tu ti aspettavi invece una risposta lunghissima.
(Fabrizio Caramagna)
Questa email conferma la vendita della tua anima.
Non è necessario rispondere, è un’e-mail generata automaticamente.
Grazie per aver scelto la dannazione con noi.
(Fabrizio Caramagna)
La storia di una persona che, rispondendo alle domande di sicurezza del proprio account di posta elettronica, scopre il senso della propria esistenza pur perdendo l’accesso alla propria posta elettronica.
(Fabrizio Caramagna)
Quando invii un’e-mail dicendo che stai allegando un documento e ti dimentichi di allegarlo e altri modi per sentirsi inutili.
(Fabrizio Caramagna)
Cambiare la tua email perché il server che usi da anni funziona male, è l’equivalente digitale di un trasloco.
(Fabrizio Caramagna)
Ecco, s’è di nuovo allentato l’elastico legato alla toppa appiccicata alla molletta da bucato che teneva su il server scadente della mia posta elettronica.
(Fabrizio Caramagna)
In treno sei circondato da maschi in carriera che emanano odore di business e mandano email con preventivi e presentazioni di progetti.
(Fabrizio Caramagna)
I mostri non sono più sotto il letto. Sono dentro la casella di posta in arrivo.
(Fabrizio Caramagna)
Non rispondere a una email di un lettore è come non guardare una persona negli occhi: è sempre una fuga dalla propria umanità.
(Fabrizio Caramagna)
Condannati a scriversi per sempre e non vedersi mai, è una delle punizioni dell’epoca contemporanea.
(Fabrizio Caramagna)
Scusa se non ho risposto alle tue chiamate, Skype, Messenger, email, WhatsApp e DM ma ero impegnato a essere felice senza di te.
(Fabrizio Caramagna)
Passiamo il tempo a rendere pubblici screnshot di chat e messaggi privati.
Non sapendo che: “la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili”. Lo dice la Costituzione.
(Fabrizio Caramagna)
Un telefono che squilla, una email da leggere.
Nessuno è padrone del proprio tempo.
Chissà se anche Dio si deve sottomettere
a una preghiera da esaudire,
un dolore da curare,
una messa da ascoltare.
(Fabrizio Caramagna)
La posta elettromica di Dio è stata hackerata. Hanno trovato preghiere, preghiere, preghiere e preghiere.
(Fabrizio Caramagna)