Il 9 aprile si festeggia La Giornata dell’Unicorno (Unicorn Day), un giorno speciale per celebrare la più affascinante creatura mitologica di tutti i tempi.
Frasi e aforismi sull’unicorno, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Frasi e aforismi sulla fantasia e l’immaginazione, Frasi e aforismi sulla sirena e Frasi e aforismi sulla Fenice.
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Frasi e aforismi sull’unicorno
Temperare una matita colorata, disegnare l’uscita in fondo al cielo, cavalcare un unicorno e scappare dalla parte opposta a questo giorno.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei abitare in un posto dove gli uffici chiudono presto per la stagione degli unicorni.
(Fabrizio Caramagna)
Un frullato di stelle, due cucchiaini di via lattea, polvere di unicorno, e ogni persona è pronta per la meraviglia.
(Fabrizio Caramagna)
Dovremmo tutti avere qualcuno con cui parlare di musica, universi paralleli, castelli e unicorni e tutto ciò che ci viene in mente, e poi guardarci negli occhi e capirci.
(Fabrizio Caramagna)
Potremmo sempre incontrarci in un bosco pieno di fate, unicorni e cascate colorate: cosa importa se sarà solo un’illusione. Non lo vedi come è distratta la vita? Dai, vieni, prendiamoci per un attimo gioco di lei.
(Fabrizio Caramagna)
La notte cavalca su un unicorno bianco,
quello dei ricordi
(Fabrizio Caramagna)
C’è un congresso di piccoli folletti asserragliato sulle mie orecchie. Dicono che il segreto della felicità è vestirsi da nobile inglese del settecento, prendere un unicorno e andare a fare una cavalcata nella prateria.
(Fabrizio Caramagna)
Io vengo dalla malinconia, vado verso un bosco di unicorni e mi trovi sulla terra qui per caso.
(Fabrizio Caramagna)
Sera, se non te ne fai niente, prendo io il tuo vento.
Ho bisogno di farmi portare dove ci sono boschi selvaggi e unicorni timidi e ruscelli che si perdono in spiagge mai viste.
(Fabrizio Caramagna)
Mi ha invitato a un ballo sulla luna, due giri di birra, tre spettacoli di magia, quattro passi con gli unicorni, cinque mostre d’arte, sei tramonti, sette giri di giostra, otto fughe in un bosco e diecimila risate. Come potevo dire di no?
(Fabrizio Caramagna)
Il paradiso è una biblioteca nel bosco, vicino c’è un negozio di caramelle e un luna park. C’è anche un bar e i baristi sono fate, folletti e unicorni.
(Fabrizio Caramagna)
Lanciato sulle strade a tutta velocità, l’automobilista può leggere dei cartelli che indicano il pericolo di attraversamento caprioli, cinghiali e altri animali del bosco.
Siamo diventati davvero materialisti e abbiamo perduto il senso della fiaba, se non mettiamo mai un cartello con scritto: “Attenzione, possibile attraversamento unicorni”.
(Fabrizio Caramagna)
Non può avere la forma di un unicorno? Ne avrà un’altra. Una nuvola troverà sempre il modo, il tempo e l’occasione.
(Fabrizio Caramagna)
L’unicorno non credeva negli angeli.
Curioso. Un miracolo che non crede nei miracoli.
(Fabrizio Caramagna)
Nella biblioteca vivevano un unicorno, un drago e una fenice. Un mago e una principessa. Ma non c’era nessun lettore. Che, per la sua rarità, era considerato il vero unicorno.
(Fabrizio Caramagna)
Dicono che un giorno una fata abbia dubitato della propria esistenza e, dall’altra parte del mondo, un folletto sia stato ucciso in una fuga precipitosa di unicorni.
(Fabrizio Caramagna)
L’uomo che si sveglia felice e abbracciato a lei e fa subito il post intitolato “Noi”, forse non esiste come l’unicorno. Ma la donna non smette di cercarlo.
(Fabrizio Caramagna)
“Devo avere le allucinazioni, gli unicorni non esistono!” esclamò la sirena incredula.
(Fabrizio Caramagna)
Il bello di lavorare senza aver dormito sono gli unicorni, gli alberi gommosi e il fiume di caffè che costeggia il prato di cotone.
(Fabrizio Caramagna)
“Il problema degli unicorni è che sono buonissimi con le patate” disse l’orco.
(Fabrizio Caramagna)
Un rinoceronte è un unicorno che è arrivato a 80 anni.
(Fabrizio Caramagna)
Il sangue dell’unicorno non è rosso, ma pieno di glitter.
(Fabrizio Caramagna)
L’unicorno avrebbe anche il palo per farsi i selfie. Ma finora non se n’è mai fatto uno.
(Fabrizio Caramagna)
Cacciavano unicorni, draghi, pegasi, grifoni e altri esseri per vendere il loro bottino agli stregoni. Come sempre, l’ambizione spense la magia.
(Fabrizio Caramagna)