Frasi e aforismi sugli ex, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’addio e la fine di un amore, Frasi e aforismi sul litigio e Frasi e aforismi sul divorzio e la separazione.
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Frasi e aforismi sugli ex
Dietro un “come ho potuto amarlo” c’è un mondo in macerie e un fiore che è spuntato altrove.
(Fabrizio Caramagna)
Dimmi che canzoni hai nella playlist e ti dirò cosa ti ha combinato il tuo ex.
(Fabrizio Caramagna)
Ex: parola di due lettere e tre anni di terapia.
(Fabrizio Caramagna)
Si scrive”Ex”. Si pronuncia “Ex”. Si pensa: “Che idiota, ma coma ho fatto a cascarci?!”.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo tanti anni, lei lo ha cercato, si sono guardati e quando lui già immaginava una pioggia di rimproveri, lei lo ha abbracciato come si abbracciano due sopravvissuti alla stessa guerra.
(Fabrizio Caramagna)
Quel trattino grammaticale tra ex-fidanzata, ex-moglie, ex-compagna, etc, messo a unire due parole, fa capire che non sempre un legame con una ex è finito del tutto.
(Fabrizio Caramagna)
Sei sulla buona strada della guarigione se la foto profilo la cambi per il tuo ex, ma un po’ anche per te.
(Fabrizio Caramagna)
L’impulso improvviso di rivedere un ex. Bisognerebbe trovare una parola nuova per questo sentimento.
(Fabrizio Caramagna)
Gli ex che tornano insieme: al giorno d’oggi dipende molto da quanto una è bravo con le foto sui social.
(Fabrizio Caramagna)
Quella volta che pensi agli ex solo per il “non aveva tutti i torti” e dimentichi tutti gli altri torti.
(Fabrizio Caramagna)
I messaggi dell’ex che non sentivi da anni, ti sembrano tutti belli. Forse c’è una bacchetta magica dentro whatsapp e tu non lo sai.
(Fabrizio Caramagna)
Il perfetto livello di rimozione degli ex è quando non c’è più nessuna loro parola dentro la password.
(Fabrizio Caramagna)
Ciao ex. Non ti auguro il meglio perché lo avevi già. Ero io.
(Fabrizio Caramagna)
La filosofia esistenzialista del “chissà chi pensavo di essere?” quando rivedi certi ex.
(Fabrizio Caramagna)
Da certe foto social degli ex ti fai ingannare così tanto che, sotto il like, invece del “non ci casco più”, dovrebbero mettere il bottone immaginario «che bello se ci rivedessimo come la prima volta».
(Fabrizio Caramagna)
Non esiste l’uomo che cancella il numero di telefono di una donna. L’uomo prima o poi conttatta tutte le sue ex.
(Fabrizio Caramagna)
La guarigione da tutti i dolori possibili causati dal tuo ex si annunciano in un modo preciso: hai di nuovo fame.
(Fabrizio Caramagna)
“Sei il mio primo pensiero ogni giorno” dopo qualche anno diventerà il “ma come ho fatto a starci insieme”.
(Fabrizio Caramagna)
Tornare insieme al tuo ex è come girare e le pile del telecomando; funziona un po’ di più, ma non molto.
(Fabrizio Caramagna)
Gli ex fidanzati che ti chiamano solo per sapere perché li hai cancellati sui social.
(Fabrizio Caramagna)
Gli uomini che trovano un’altra donna e si dimenticano di togliere dai social le foto con l’ex. Forse perché vale come collezione?
(Fabrizio Caramagna)
L’uomo che quando rivede le ex pensa che siano ancora segretamente innamorate solo di lui.
(Fabrizio Caramagna)
Le email rievocative che ricevi da certi ex. Sotto c’è sempre qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)
“Non mi sembri per niente felice nelle ultime foto che hai postato” presto tra i pretesti per richiamare gli ex.
(Fabrizio Caramagna)
Quando piazzi un divano sulla riva del fiume, ad aspettare gli errori dell’ex. Scomodissimo all’inizio, diventa il posto più bello dove sei stato, alla fine
(Fabrizio Caramagna)
Peggio di quelle donne “il mio ex mi ha scritto, io ho risposto che etc, secondo te devo richiamare?” soltanto quelle che “il mio ex ha pubblicato una foto sui social con la sua nuova fidanzata, gli scrivo un commento sotto?”.
(Fabrizio Caramagna)
La minaccia “non mi vedrai mai più” non esiste ai tempi dei social: da qualche parte il tuo ex ti incrocerà sempre.
(Fabrizio Caramagna)
Gli ex che non richiameranno più ma continueranno a leggerti sui social per tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)
Sposare un altro uomo e fare figli per dimostrare all’ex che…
Qualche donna il giro immenso lo prende molto largo e pericoloso.
(Fabrizio Caramagna)
La X di EX è una croce che ci segna parecchio.
(Fabrizio Caramagna)
Nell’epoca degli amori brevi destinati a finire, prima di cominciare una relazione con qualcuno bisognerebbe capire che tipo di ex potrebbe diventare.
(Fabrizio Caramagna)
Mi ricordi molto la mia prossima ex.
(Fabrizio Caramagna)
L’orchestra dell’incomprensione attacca il solito motivo: “Che cosa ci stiamo a fare io e te in questa casa? Tu, io, qui: tre suoni che non riescono a diventare un noi”.
(Fabrizio Caramagna)
Rivedere gli ex e litigare come il primo giorno in cui ci si è lasciati.
(Fabrizio Caramagna)
I calzini spaiati son come certi ex. Saltano fuori quando meno te li aspetti.
(Fabrizio Caramagna)
In certe foto che ci facciamo manca il filtro “Guarda, sono felice anche senza di te”.
(Fabrizio Caramagna)
Non credo nel riaccendersi degli amori defunti. Non si invita nessuno in un santuario che non ha più porte né altari.
(Fabrizio Caramagna)
Il modo che uno ha di andar via è importantissimo. È in quel momento che ti accorgi chi è stato veramente. Solo il punto finale permette di conoscere davvero una frase.
(Fabrizio Caramagna)
E’ così che finiscono gli amori.
Le labbra si stancano, i respiri si placano, i battiti diminuiscono, gli orizzonti si restringono.
Senti solo il peso delle cose non fatte, delle promesse non mantenute.
E dal soffitto le domande ti guardano e non cercano neanche più risposta.
(Fabrizio Caramagna)
Avrei voluto dire resta. Ma improvvisamente il cielo non era più lo stesso, e non c’era neanche un soffio di vento a diradare le nubi nere.
(Fabrizio Caramagna)
Ti sposi perché conosci lei. Ti separi perché conosci te stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Certe relazioni, piene di addii e riappacificazioni, sono fatte di “è l’ultima volta”, una volta per volta.
(Fabrizio Caramagna)
Certe storie sono solo un susseguirsi di pagine chiuse e poi aperte e poi di nuovo chiuse e poi aperte. Pagine sempre uguali che, quando sono riaperte, vengono esposte al vento del “dai, questa volta sono cambiato” ma nulla cambia davvero.
(Fabrizio Caramagna)
Nessuno ha mai detto che una donna dovrebbe smettere di piacerci quando l’abbiamo lasciata. Ma ce ne sono alcuni che ne hanno lasciate troppe e se le fanno piacere tutte anche dopo.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono amori che si lasciano e si riprendono. Finché scopri che c’è un’ultima volta anche per le ultime volte.
(Fabrizio Caramagna)
Non è voltare le spalle.
È girarsi dalla parte della felicità.
(Fabrizio Caramagna)
Gli ex neanche si ricordano come si sentivano
quando erano innamorati.
Il ricordo dell’amore è solo un pensiero gelato,
un sentimento che un tempo ha infiammato il cuore,
di cui adesso si vede il riflesso e non si sente più il calore.
(Fabrizio Caramagna)
A certi ricordi devi dare forma, ad altri dimenticanza.
(Fabrizio Caramagna)
In amore la legge dell’ex ha regole diverse da quella del calcio: più importante che fare un gol, è festeggiarlo e fartelo sapere.
(Fabrizio Caramagna)
Gli ex che aspettano natale perché hanno bisogno del pretesto per scrivere un messaggio. A natale si risponde pure agli indesiderati, figuriamoci agli ex.
(Fabrizio Caramagna)
Non so neanche come siamo rimasti io e la mia ex, perché io sono rimasto a pensare di stare ancora insieme.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono ex che, più che mollati, non sono mai stati presi.
(Fabrizio Caramagna)
Tra le vendette socialmente accettate le foto col nuovo fidanzato per far ingelosire il vecchio.
(Fabrizio Caramagna)
La rivalità non è tra il nuovo amore e il vecchio amore, o tra il fidanzato presente e gli ex del passato. La rivalità è tra l’amore e l’assenza di amore. Non c’è rivalità più forte.
(Fabrizio Caramagna)
Sparire dalla vita di qualcuno non è la stessa cosa che vent’anni fa, adesso tra social, whatsapp e altre app, ti devi davvero applicare.
(Fabrizio Caramagna)
– Come desidera il filetto, signorina?
– Come il mio ex
– Intendo la cottura…
– Al sangue, come quando lo pugnalo con il coltello.
(Fabrizio Caramagna)
L’amore è l’apostrofo rosa tra un «ma come ha fatto quella a piacermi» e “quest’altra sì che mi piace”.
(Fabrizio Caramagna)