Frasi e aforismi sulla posterità

Frasi e aforismi sulla posterità e i posteri, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul futuro, Frasi e aforismi sull’immortalità e Frasi e aforismi sull’epoca.

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Frasi e aforismi sulla posterità

Le autorità premiarono il poeta ufficiale. Mentre il poeta che sarebbe passato ai posteri camminava anonimo per le strade.
(Fabrizio Caramagna)

Scrivere è un atto intimo e favorevole all’autoinganno. Scrivi per te stesso, scrivi perché hai bisogno di guarire il tuo dolore, scrivi per ricordare. Ma non scrivere per la posterità, perché è molto probabile che posteri non ti leggeranno mai.
(Fabrizio Caramagna)

Alcuni scrittori scrivono “per i posteri” semplicemente perché non possono permettersi un buon imbalsamatore.
(Fabrizio Caramagna)

Gli alberi sognano solo di avvicinarsi sempre di più al cielo. Noi di raggiungere una posterità che nemmeno conosciamo.
(Fabrizio Caramagna)

A volte si lavora tutta una vita per uno scopo, una missione. Nell’indifferenza generale. Senza applausi, senza una corona di elogi che ci prometta almeno la posterità in cambio delle nostre sofferenze.
(Fabrizio Caramagna)

Persone che si sacrificano tutta la vita, scegliendo una tutt’altro che scontata posterità anziché l’immortalità dell’attimo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho avuto un improvviso attacco di ispirazione. Fortunatamente per i posteri, avevo un foglio davanti.
(Fabrizio Caramagna)

Forse la posterità non è impossibile per alcuni scrittori, ma spesso è terribilmente e sciaguratamente improbabile per la maggioranza.
(Fabrizio Caramagna)

Molti vedono la posterità come difesa alla propria insignificanza. Ma se sono insignificanti adesso, è molto probabile che lo saranno anche in futuro.
(Fabrizio Caramagna)

Ogni riga che scriviamo è un messaggio in una bottiglia gettata nel mare dei posteri. Ma quasi nessuna bottiglia arriva fino laggiù.
(Fabrizio Caramagna)

Nel dizionario ci sono parole convinte di passare alla posterità, fanno le vanitose e guardano con aria di superiorità le parole vicine. Non sanno che verranno presto dimenticate.
(Fabrizio Caramagna)

Il maggior privilegio dei vincitori consiste nel fornire la propria versione dei fatti alla posterità.
(Fabrizio Caramagna)

La posterità ama molto coloro che hanno amato poco i loro contemporanei.
(Fabrizio Caramagna)

Se fra un secolo la posterità si ricordasse di me, cosa me ne verrebbe? Magari la mia anima si sarà già reincarnata in una libellula.
(Fabrizio Caramagna)

Un autore generoso lascia qua e là dei lapsus e dei refusi nascosti perché i posteri possano correggerlo e perché i professori universitari ci tengano un corso.
(Fabrizio Caramagna)

L’unico scrittore a cui è garantita la posterità è colui che ha appena scritto sul cemento fresco.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti che scrivono per i posteri. Mai nessuno che scriva per riconoscenza verso un antenato.
(Fabrizio Caramagna)

La posterità, avendo selezionato solo i buoni scrittori, non ci ha mostrato quali forme di mediocrità letteraria imperversavano in passato.
Dobbiamo pertanto contentarci della mediocrità contemporanea, che comunque è davvero vasta per chi voglia studiarla da vicino.
(Fabrizio Caramagna)

“Buongiorno miei posteri, ho devastato ecosistemi, inquinato il cielo, moltiplicato i deserti, creato guerre, fame, immigrazione, odio, sottratto il futuro ai miei figli, aumentato il debito pubblico, ma non ricordo nulla. Non so perché sia successo. Forse sono stato drogato. Deve essere stato il signor Avidità o il signor Menefreghismo. O forse il signor Social. Non ricordo proprio. Chiedo perdono”.
(Fabrizio Caramagna)

Ho fatto un viaggio nel futuro: siamo lo zimbello dei posteri.
(Fabrizio Caramagna)

Lo scopo della nostra generazione è dare ai posteri l’occasione di sentirsi migliori di chi li ha preceduti.
(Fabrizio Caramagna)

Epitaffio.
Mi dispiace tanto di non aver avuto il piacere di conoscervi, posteri.
(Fabrizio Caramagna)

Viviamo nel passato, se non ci credete chiedetelo ai posteri.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 8 frasi preferite sulla posterità e i posteri, di autori celebri e famosi

Perché la posterità sarebbe più giusta dei contemporanei? Potrebbe sbagliarsi, anche lei…
(Tristan Bernard)

Non sono sicuro di voler fare qualche cosa per i posteri. In fondo loro cosa hanno fatto per me?
(Groucho Marx)

Non ci sono mai stati dei grand’uomini vivi. È la posterità che li crea.
(Gustave Flaubert)

Per contribuire alla mia immortalità, la signora, mi consigliò di togliere una virgola al mio libro. Era la sola cosa che sarebbe passata ai posteri.
(Leo Longanesi)

– Come ci giudicheranno i posteri?
– Se tutto va secondo i nostri piani gli lasciamo cose molto più drammatiche di cui preoccuparsi.
(Altan)

Il celebre pittore dipinge con estrema cura il suo autoritratto per passare ai posteri. Poi i posteri, due secoli dopo, trovano in solaio quel quadro e lo appendono in una pinacoteca con scritto sotto: “Ritratto di ignoto”.
(Giovannino Guareschi)

Se scrivessimo un po’ meno per i posteri, i contemporanei ci leggerebbero di più.
(Roberto Gervaso)

Fu vera Gloria? Ai posteri l’ardua sentenza.
(Alessandro Manzoni)

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