Frasi e aforismi sullo spiare e la spia, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati si veda Frasi e aforismi sulla privacy, Frasi e aforismi sulla curiosità e Frasi e aforismi sul pettegolezzo e il gossip.
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Frasi e aforismi sullo spiare e la spia
Oltre al tasto “ti segue”, dovrebbero mettere i tasti “ti osserva”, “ti spia”, “ti giudica”, “ti stalkera”.
(Fabrizio Caramagna)
Osservo le persone a me vicine e se scoppiasse una guerra saprei esattamente chi diventerebbero: partigiano, fascista, spia, vigliacco leccapiedi, disertore.
(Fabrizio Caramagna)
I social danno a tutti la possibilità di spiare come quella di essere spiati. Chi intercetta può essere intercettato.
(Fabrizio Caramagna)
I cittadini non vengono spiati. Ci pensano da soli a spiarsi e rivelare ogni cosa di se stessi.
(Fabrizio Caramagna)
Se mai un giorno qualcuno pubblicherà i risultati delle nostre operazioni di spionaggio e stalking sui social, tutte le relazioni e tutte le amicizie finiranno.
(Fabrizo Caramagna)
Quelli che passano il tempo a spiare gli altri dal buco della serratura e poi si lamentano che nessuno li nota.
(Fabrizio Caramagna)
Questa è un’epoca in cui si chiudono le porte al prossimo.
E poi tutti li, a spiare di nascosto dal buco della serratura.
(Fabrizio Caramagna)
Tutti vivono circondati da un vicinato di spie involontarie.
(Fabrizio Caramagna)
La vecchia spiona davanti a casa è morta da anni ma mi sembra ancora di vederla dietro le tende. Chissà a chi confidava tutte le informazioni che raccoglieva.
(Fabrizio Caramagna)
E ci ostiniamo a guardare sempre lo stesso metro quadro di vita, da uno spioncino che ci fa sentire sicuri.
(Fabrizio Caramagna)
Se potesse il popolo spierebbe ogni cosa dei governanti, persino il colore delle loro mutande.
(Fabrizio Caramagna)
La prova della nascita di una dittatura sono due: la censura e la comparsa dei delatori e delle spie.
(Fabrizio Caramagna)
Nel riflesso dello specchio l’uomo spia ogni volta un segnale di un’altra vita, un messaggio dell’altro mondo, la risposta a un’enigma. Ma trova solo il colore del giorno, vede solo il suo volto, ogni volta pieno di dubbi e domande.
(Fabrizio Caramagna)
Ai pettegoli che spiano dal buco della serratura preferisco gli empatici che sanno leggere tra le righe.
(Fabrizio Caramagna)
Notte di luglio, le conversazioni delle susine appena nate e la luna che spia un grillo che sta imparando a cantare.
(Fabrizio Caramagna)
È solo in fondo a un “Ti amo” sussurrato con tenerezza che riesci a spiare l’infinito.
(Fabrizio Caramagna)
Altrove. Dove il sole ogni sera raggiunge le montagne. E le stelle sono piccole fessure per spiare l’invisibile. E tu che mi cerchi. Ed io che non ho mai smesso di sorridere.
(Fabrizio Caramagna)
Amo i corvi che se ne stanno pensierosi vicino agli alberi a dire sì col becco, come anziani di paese sulle panchine, a spiare i passanti e il cielo.
(Fabrizio Caramagna)
Era un agente segreto che faceva lo splendido, il seducente e lo sbruffone. L’hanno ucciso in cinque minuti. Non ha mai capito del tutto il significato dell’essere “segreto”.
(Fabrizio Caramagna)
Prima dell’agente 007 con licenza di uccidere, ci sono altri sei livelli, in ordine di importanza.
Per esempio l’agente 001 è quello con licenza di fare graffi e qualche livido occasionale
(Fabrizio Caramagna)
Con tutto il tempo che dedicate a sorvegliare chi vi sorveglia sui social potreste lavorare al controspionaggio.
(Fabrizio Caramagna)
Dopo una certa età il nostro corpo accende la spia della riserva, pensi sempre di potertela cavare facendo carburante alla prossima stazione e poi, a un certo punto, rimani a piedi
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 5 frasi preferite sullo spiare e la spia, di autori celebri e famosi
Nello spionaggio niente è come sembra.
(John Le Carré)
Il poeta è la spia di Dio.
(William Shakespeare)
Una spia nel posto giusto sostituisce 20.000 uomini al fronte.
(Napoleone Bonaparte)
Occorre usare spie per ottenere informazioni utili sui nemici.
(Sun Tzu, L’arte della guerra)
Il pettegolo perde una metà del proprio tempo a spiare i fatti del prossimo e l’altra metà a riferire ciò che ha scoperto o inventato.
(Mark Twain)