Frasi e aforismi sull’afferrare

Frasi e aforismi sull’afferrare, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’inafferrabile, Frasi e aforismi sul rincorrere e l’inseguirsi, Frasi e aforismi sul toccare e Frasi e aforismi sullo stringere.

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Frasi e aforismi sull’afferrare

Tutti abbiamo delle coincidenze che ci sono rimaste per un attimo tra le dita e che non abbiamo saputo afferrare.
(Fabrizio Caramagna)

Il palmo della mano afferra, ma sono le labbra che stringono.
(Fabrizio Caramagna)

Quando la complicità scioglie le paure, il cuore afferra tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Stringimi le mani con lo stupore di chi sta per afferrare un nuovo giorno.
(Fabrizio Caramagna)

Quando afferri le mie dita, una ad una, lentamente, per stringerle alle tue, la stanza perde la sua forma, si scioglie e si trasforma in un brivido sul collo.
(Fabrizio Caramagna)

Rincorrersi con lo sguardo. Afferrarsi con i pensieri. Raccontarsi, a parole. Stringersi con l’anima.
(Fabrizio Caramagna)

Sai quando ti scappa quel sorriso improvviso nell’afferrare un ricordo, e il cuore ti risponde subito
Sì, lo sai.
(Fabrizio Caramagna)

Niente poteva oscurare la sua bellezza. Anche se se si fosse vestita di buio, la sua grazia sarebbe esplosa come una stella e ciascuno si sarebbe precipitato ad afferrarne un frammento.
(Fabrizio Caramagna)

Il presente va afferrato con due mani: una mia e una tua.
(Fabrizio Caramagna)

A volte, dopo aver lasciato andare,
le mani non tornano più ad afferrare nello stesso modo.
(Fabrizio Caramagna)

Voglio tornare a quel tempo in cui la mia unica preoccupazione era afferrare le maniche della mia felpa quando i miei nonni mi mettevano la giacca.
(Fabrizio Caramagna)

Il tempo è il bene più a alla portata di tutti, ma è anche il più difficile da afferrare.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti che vogliono afferrare ogni singolo aspetto della vita e alla fine diventa tutto uguale, scontato, già visto. Perché c’è una bella differenza tra assaporare pochi dettagli e farne un’abbuffata.
(Fabrizio Caramagna)

La libertà è sempre fuori di noi. Sta nel petto un pettirosso o negli occhi di un lupo, e ci guarda mentre chiusi nelle nostre gabbie cerchiamo invano di afferrarla.
(Fabrizio Caramagna)

Non è vero che non ami, piuttosto sei come chi gira intorno all’amore ma non l’afferra mai del tutto.
Fai come i bambini che, quando arriva l’onda, corrono all’indietro perché non vogliono farsi toccare da ciò che desiderano di più.
(Fabrizio Caramagna)

Non chiedo promesse o stabilità.
Voglio solo una mano da afferrare
quando sto per cadere e sotto di me
l’abisso ha il suono di mille paure.
(Fabrizio Caramagna)

Da bambini nei nostri incubi vediamo delle mani che ci afferrano.
Da adulti delle mani che ci lasciano andare.
(Fabrizio Caramagna)

Questo Niente che rimane vigile anche quando afferriamo tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Il telefono cade in terra perché vuole vedere le nostre acrobazie mentre cerchiamo di afferrarlo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono alcuni che non afferrano un solo argomento. Peggio ancora, non si rendono conto di quanto siano ignoranti. Peggio ancora, passano per intellettuali e hanno un nutrito seguito di fan.
(Fabrizio Caramagna)

Entusiasmo, che parolone!
Il depresso non ne afferra la nozione.
Mutilarsi, autodistruggersi, abdicare sono le parole che più usa.
(Fabrizio Caramagna)

Civiltà della voracità: afferra e divora cibi, oggetti, persone per poi espellerli dopo poco tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Mentre gli altri fiori hanno i piedi ben radicati in terra e si afferrano alla roccia, le orchidee sono esseri aerei. Le loro radici cercano l’aria e parlano con la luce.
(Fabrizio Caramagna)

Il giugno lo rincorri e non lo afferri mai, perché è una lucciola, l’effimera promessa di una notte piena di prodigi.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza non potrai mai afferrarla del tutto.
Però chi rende bella la tua esistenza, sì.
(Fabrizio Caramagna)

Se ci pensi prima di darlo, non è un abbraccio, è afferrare qualcuno.
(Fabrizio Caramagna)

Momenti guardati attraverso un vetro appannato mentre ci passano di fianco. E noi che disegnamo con l’indice, su quel vetro, senza riuscire ad afferrarli.
(Fabrizio Caramagna)

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