Un antico proverbio dice “anno bisesto anno funesto”. Perché gli anni bisestili dovrebbero portare male? Non è dato saperlo, ma è una tradizione di lunga data che l’anno bisestile sia un anno sfortunato. Gli antichi romani, infatti, ritenevano che l’anno bisestile fosse un anno infausto probabilmente perché febbraio era il mese preposto ai riti dedicati ai defunti. Di sicuro l’ultimo anno bisestile prima del 2024, il 2020, è stato uno degli anni peggiori del nostro secolo.
A proposito, perché si dice “anno bisestile”? L’anno bisesto, che ha un giorno in più rispetto agli altri anni, si chiama in questo modo perché deriva dall’espressione latina “bis sexto die” (sesto giorno ripetuto). Al tempo dei romani, per colmare il gap temporale e non fare slittare le stagioni (un giro completo della Terra intorno al Sole non dura 365 giorni esatti, ma 356 giorni e un quarto e quindi ogni quattro anni si avrebbe un giorno in più), si scelse di raddoppiare il 23 febbraio, il giorno sextus ovvero il sesto giorno prima delle calende di marzo. Da qui il giorno in più a fine febbraio, il 29 febbraio.
Frasi e aforismi sull’anno bisestile, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sull’anno, Frasi e aforismi sul tempo e Frasi e aforismi sul calendario.
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Frasi e aforismi sull’anno bisestile
Non vedevo un anno bisestile così dal 2020.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono anni bisestili che durano 366 giorni e anni bisestili che durano tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)
Vorrei un anno con due estati. Un anno bisestivo.
(Fabrizio Caramagna)
Durante l’anno bisestile, nella notte fra il 28 febbraio e il 1 marzo bisogna mettere i calendari indietro di un giorno.
(Fabrizio Caramagna)
Il cerchio era di 361 gradi e non di 360, probabilmente perché era bisestile.
(Fabrizio Caramagna)
Aveva una vita sessuale così appagante che voleva provare a farlo anche in un anno bisestile.
(Fabrizio Caramagna)
Scorrendo le chat dei nostri contatti su Whatsapp, scopriamo come alcune frequentazioni si siano ridotte dal quotidiano al bisestile.
(Fabrizio Caramagna)