Frasi e aforismi sui Re Magi e l’Epifania

Frasi e aforismi sui Re Magi e l’Epifania, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla Befana, Frasi e aforismi sul Natale, Frasi e aforismi su Gesù Cristo e Frasi e aforismi su Babbo Natale.

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Frasi e aforismi sui Re Magi e l’Epifania

Oro, incenso, mirra ma niente coniglio. Questi non sono maghi.
(Fabrizio Caramagna)

I Re Magi erano uno solo: quello con l’oro. Gli altri due erano le sue guardie del corpo.
(Fabrizio Caramagna)

I Re Magi sono uomini e come tutti gli uomini non sanno mai cosa regalare. Per questo solo uno portò l’oro, e gli altri due regali inutili come incenso e mirra.
Pensate se invece che i Re Magi, avessimo avuto le Regine Magie. Altro che incenso e mirra. Le donne sanno sempre che regali fare.
(Fabrizio Caramagna)

Nel XXI secolo i tre Re Magi non sarebbero mai arrivati alla capanna di Gesù: Gaspare si sarebbe addormentato sul divano tra effluvi di incenso, Gaspare si sarebbe fermato lungo il tragitto a farsi i selfie e a chattare con i follower e Melchiorre avrebbe venduto l’oro per comprarsi i bitcoin. Mentre Giuseppe e Maria cercano sul motore di ricerca che cosa è la Mirra.
(Fabrizio Caramagna)

Tabella delle equivalenze dei doni dei Tre Re Magi nel XXI secolo
Oro = Tablet, Smartphone, borsa.
Incenso = Abbigliamento e accessori
Mirra = Calzini e pigiama.
(Fabrizio Caramagna)

Quando i Re Magi arrivarono in quei grandi magazzini per comprare i regali, gli dissero che Babbo Natale aveva già preso tutto. Aveva lasciato qualche moneta d’oro e tanto incenso e mirra.
(Fabrizio Caramagna)

Uno era un re Mago e aveva l’oro con sé. Gli altri erano due Re Vaghi, che non sapevano bene cosa portare.
(Fabrizio Caramagna)

Tra i Re Magi quello che porta l’oro è la tipica persona che ignora il limite di prezzo nello scambio di regali e che deve strafare per non sentirsi inadeguato.
(Fabrizio Caramagna)

“Patriarcato è che i Re Magi siano tutti uomini e omofobia è che nessuno dei tre sia gay”, disse colui che – come molti altri su internet – non aveva capito niente né del patriarcato né dell’omofobia.
(Fabrizio Caramagna)

Si parla poco dei cammelli dei Re Magi. Chissà se avevano nomi meno astrusi di Gaspare, Melchiorre e Baldassare.
(Fabrizio Caramagna)

Nel mio presepe ci sono solo 2 Re Magi perché Baldassare ha avuto un attacco di panico da palcoscenico.
(Fabrizio Caramagna)

“Non ho oro, ma se vuoi un po’ di incenso o di mirra”, dissero i Re Magi ipocriti, al povero che chiedeva loro l’elemosina.
(Fabrizio Caramagna)

Secondo me un amanuense distratto del VII secolo commise un piccolo errore e nella trascrizione cambiò “birra” in “mirra”.
(Fabrizio Caramagna)

Quando i tre Re Magi si riuniscono con due regine, fanno il full.
(Fabrizio Caramagna)

San Valentino è la seconda opportunità che ti dà l’anno perché ti regalino quello che non ti hanno regalato all’Epifania e alla Befana.
(Fabrizio Caramagna)

I bambini sono come Re Magi che portano in dono ai noi adulti le parole più gentili, le stelle più abbaglianti, i sorrisi più sorprendenti.
(Fabrizio Caramagna)

Tornati dopo 2000 anni i veri Re Magi, vennero considerati troppo poco televisivi, e al loro posto furono scelti Harry Potter, Hermione e Ron.
(Fabrizio Caramagna)

I Re Magi hanno scoperto i saldi di gennaio e hanno rinviato le consegne al mese successivo.
(Fabrizio Caramagna)

“Abbasso la monarchia!” Fu l’ultima cosa che i Re Magi sentirono il giorno in cui i Re Magi repubblicani iniziarono a indossare giacca e cravatta e portare in dono buoni Amazon, smartphone e biglietti per i concerti.
(Fabrizio Caramagna)

Befane che portano il carbone,
la lotteria che tanto vince sempre qualcun altro,
alberi con le ore contate
e ragazzi che preparano gli zaini per tornare a scuola.
E la chiamano Epifania. Ma di tutte le feste è quella con meno luci.
(Fabrizio Caramagna)

L’epifania tutte le farse si porta via.
(Fabrizio Caramagna)

I giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio sono giorni in cui non si capisce come sono posizionati, i lunedì mischiati con i giovedì, le domeniche con i mercoledì, “ma che giorno è oggi?”, verrebbe da chiedersi, con alcuni che lavorano, altri no e altri boh, forse sì, ma tutti in generale che oziano anche se lavorano, un po’ stanchi, un po’ sospesi, un po’ increduli, vogliosi di lasciarsi il passato alla spalle, in attesa del nuovo, e intanto già annoiati del presente.
(Fabrizio Caramagna)

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