Frasi e aforismi sull’aggettivo

In questa selezione il lettore troverà non solo delle frasi e degli aforismi sull’aggettivo, ma anche una guida linguistica e grammaticale – in forma di aforisma – sul corretto uso dell’aggettivo nella lingua italiana.

Frasi e aforismi sull’aggettivo, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla grammatica, Frasi e aforismi sul linguaggio e Frasi e aforismi sullo scrivere e la scrittura.

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Frasi e aforismi sull’aggettivo

Gli aggettivi fanno miracoli: risolvono le contraddizioni, smussano gli angoli, riempiono gli squarci, appianano i contrasti. E colorano le cose.
(Fabrizio Caramagna)

Amo la morbidezza di un aggettivo che, a contatto con un sostantivo, crea imprevedibili effetti.
(Fabrizio Caramagna)

Ricordo ancora quando si usava l’aggettivo “meraviglioso” per cose che davvero meravigliavano.
(Fabrizio Caramagna)

Il vizio dei superificiali di coprire un vuoto mentale con un aggettivo fulminante.
(Fabrizio Caramagna)

Un aggettivo usato male può fare un danno sostantivo.
(Fabrizio Caramagna)

Che ne sai della grammatica se nessun aggettivo ti ha mai rubato il sonno?
(Fabrizio Caramagna)

Ti ringrazio per i complimenti. Ma ho bisogno che tu venga a confermare tutti questi aggettivi con un verbo.
(Fabrizio Caramagna)

“Shakesperiano, dantesco, leopardiano”. Quando un autore si converte in sostantivo non si può più dubitare della sua grandezza.
(Fabrizio Caramagna)

“Corrotto”. Aggettivo che viene quasi sempre dopo la parola “politico”.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo il nome e il cognome, ognuno di noi ha un aggettivo invisibile che lo qualifica.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono parole che posso pronunciare solo in sua presenza. Non mi riferisco a volgarità, ma a tre verbi e una dozzina di aggettivi selezionati.
(Fabrizio Caramagna)

Abusiamo dell’aggettivo “grave”. Poi quando succede qualcosa di veramente grave, non sappiamo come chiamarlo in modo che qualcuno arrivi in aiuto.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia gli aggettivi “obbligatorio” e “facoltativo” sono un sinonimo.
(Fabrizio Caramagna)

L’aggettivo “prestigioso” accompagna quasi sempre il concetto di premio letterario. Peccato che così in Italia ci sono oltre 2000 “prestigiosi premi letterari”, e ci si chiede quali siano quelli non prestigiosi.
(Fabrizio Caramagna)

Tu sei il soggetto di troppi verbi. L’aggettivo di troppe cose, Non mi fido più di te.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone applicano l’aggettivo “lento” come sinonimo di “noioso” a una serie tv o a un film e molte volte è il contrario.
(Fabrizio Caramagna)

Se è preceduto dall’aggettivo “imperdibile”, annulla immediatamente la mia intenzione di acquisto.
(Fabrizio Caramagna)

“Carino” e “Interessante”: due aggettivi che, impiegati nelle recensioni, sanno di stroncatura.
(Fabrizio Caramagna)ù

La verità è così difficile da digerire che abbiamo deciso di accompagnarla con l’aggettivo “cruda”.
(Fabrizio Caramagna)

Non è un caso che gli aggettivi “intenso” e “profondo” si possano applicare sia all’amore che al dolore.
(Fabrizio Caramagna)

L’aggettivo “paziente”, tremendamente usato, vale solo per chi aspetta da almeno un paio di decenni.
(Fabrizio Caramagna)

Se aprire è il verbo e la porta è il sostantivo, l’aggettivo resta chiuso nel libro della grammatica.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo il secondo aggettivo infilato dopo il sostantivo, mi suona tutto come un eccettera.
(Fabrizio Caramagna)

Quando il sostantivo va senza l’aggettivo, obbliga il lettore a usare l’immaginazione.
(Fabrizio Caramagna)

Aggettivi ormai svalutati a furia di essere usati da un critico letterario per descrivere ciò che un autore ha scritto: scrittura potente, necessaria, coraggiosa, essenziale.
(Fabrizio Caramagna)

L’abbondanza di aggettivi indica povertà di linguaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Il poeta ossessionato dagli aggettivi raramente incontra quello appropriato.
(Fabrizio Caramagna)

L’eterna indecisione dell’aggettivo: deve qualificare il sostantivo o il soggetto che lo scrive?
Nelle cattive poesie quanti sono i sostantivi poligami che si sposano con due o tre aggettivi, tra i quali c’è sempre “splendente” e “meraviglioso”.
(Fabrizio Caramagna)

Troppe spiegazioni rovinano il mistero come troppi aggettivi rovinano la scrittura.
(Fabrizio Caramagna)

Gli aggettivi richiedono troppi compromessi. E finiscono quasi sempre per massimizzare o minimizzare il mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Più verbi e meno aggettivi, sarebbe come aprire la finestra sul mondo perché possa passare un po’ d’aria fresca.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone che usano più sostantivi che aggettivi sono quelle che hanno veramente qualcosa da dire.
(Fabrizio Caramagna)

Scegliere il sostantivo corretto ci risparmia migliaia di aggettivi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono scrittori così descrittivi nella loro scrittura che anche i verbi suonano come aggettivi.
(Fabrizio Caramagna)

Se togliessimo tutti gli aggettivi inutili dai libri, conosceremmo il vero peso delle biblioteche.
(Fabrizio Caramagna)

Gli aggettivi “libera, selvaggia, indomabile” non impediscono alla foto seminuda che hai appena caricato di qualificarti per quello che sei: volgare.
(Fabrizio Caramagna)

Stupido, cieco, capriccioso, distratto, stolto, incoerente, imbecille, eccitato, credulone, illuso, folle. No, non sono gli aggettivi per descrivere un idiota, ma per descrivere un innamorato.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono mille aggettivi per descriverti, ma ce n’è uno che amo e che mi riempie di luce: Sei mia.
(Fabrizio Caramagna)

Cerchiamo troppe metafore, eufemismi, aggettivi e sinonimi, ma la cosa più semplice è dire: ti amo, grazie, scusa, smettila, mi piaci.
(Fabrizio Caramagna)

Si parla di verbi copulativi. Ma quelli che si riproducono velocemente sono gli aggettivi.
(Fabrizio Caramagna)

Ospedale. Parola significativa, che in sé dice già tutto. Quanti aggettivi fanno fatica ad aderirvi.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono aggettivi che hanno un carattere più soggettivo di altri e dovrebbero essere chiamati “aggettivi soggettivi”. Ripugnante per esempio.
(Fabrizio Caramagna)

“Immaturo”. Aggettivo che sovente usa la gente noiosa per qualificare la gente divertente.
(Fabrizio Caramagna)

“Viscerale” è un aggettivo viscerale, che va ad annidarsi nelle viscere del linguaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Cosa hanno in comune gli aggettivi manipolatore, morboso, mitomane e mammone ? Iniziano tutti con la lettera M di Maschio.
(Fabrizio Caramagna)

Cosa hanno in comune gli aggettivi severa, spigolosa, sospettosa, scomoda e scorbutica.
Iniziano tutti con la lettera S di Suocera.
(Fabrizio Caramagna)

– E cosa vuol dire essere un Uomo?
– Fondamentalmente vivere in ​​modo tale che un giorno l’aggettivo saggio ti si adatti perfettamente.
(Fabrizio Caramagna)

C’è solo una cosa migliore di un aggettivo preciso: un punto ben posizionato.
(Fabrizio Caramagna)

Se è davvero importante, nessun aggettivo è adeguato.
(Fabrizio Caramagna)

La cattiva reputazione dell’essere “umano” è stata causata da coloro che usano questo aggettivo per giustificare ogni bassezza.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone più creative che conosco raramente usano quell’aggettivo per descrivere qualcosa. Oppure per riferirsi a se stesse, o a ciò che fanno.
(Fabrizio Caramagna)

“Differente” è il mio aggettivo preferito.
(Fabrizio Caramagna)

Disperso è l’unico aggettivo che trovo adeguato per la giornata di oggi.
(Fabrizio Caramagna)

La realizzazione di sé passa dall’essere un aggettivo – dove ti applaudono per l’importanza e la sfumatura che esprime l’aggettivo – all’essere un sostantivo – dove ti applaudono per ciò che sei, senza bisogno di appoggiarti a qualcuno o qualcosa.
(Fabrizio Caramagna)

Veloce, aggressivo e dinamico, sono i tre aggettivi del calcio moderno che hanno messo un po’ nell’angolo la fantasia e l’estro.
(Fabrizio Caramagna)

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