Frasi per dire Arrivederci

Frasi per dire Arrivederci, scritte da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi per dire Come Stai, Frasi per dire Buongiorno, Frasi e aforismi sul rivedersi e Frasi e aforismi sull’addio e la fine di un amore.

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Frasi per dire Arrivederci

A dopo, a domani, arrivederci. Le sfumature di una parola. “A dopo” sottointende confidenza, intimità e “non vedo l’ora di rivederti”, “a domani” romanticismo e sogno, “arrivederci” cortesia ed educazione ma anche ambiguità e falsità.
(Fabrizio Caramagna)

Hai gli occhi invasi da un meraviglioso: voglio rivederti.
(Fabrizio Caramagna)

L’effetto placebo di un arrivederci dura poche ore. Poi ti viene subito voglia di rivedere quella persona.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piacciono gli inizi e ho paura della fine. Per me è tutto un immenso arrivederci a dopo.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono posti che non lascio mai del tutto. Una parte di me resta lì, come una specie di promessa, come un fantasma, come un arrivederci.
(Fabrizio Caramagna)

Si dissero “arrivederci” in un abbraccio, ma avevano un “addio” negli occhi.
(Fabrizio Caramagna)

L’arrivederci oscilla sempre tra un “non ci vedremo più” e “ci vedremo domani”.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono arrivederci che non riescono a mascherare un addio.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono arrivederci che non hanno la ricevuta di ritorno.
(Fabrizio Caramagna)

Quanti arrivederci che vogliono dire “resta” e quanti rimani qui che vorrebbero dire “vattene”.
(Fabrizio Caramagna)

Il passato è un arrivederci da parte di qualcuno che sapeva che non sarebbe mai più tornato.
(Fabrizio Caramagna)

Quanto mente un “arrivederci”, quando il rivederci è già alle nostre spalle e tutto ha il sapore di un
addio.
(Fabrizio Caramagna)

Se ti dicono “Questo non è un addio, è un arrivederci”, è un addio grande come una casa.
(Fabrizio Caramagna)

La parola più usata in ascensore è arrivederci e significa sempre il contrario di quello che vuoi dire: quella persona tu non la vorresti rivedere più.
(Fabrizio Caramagna)

Preferisco un arrivederci serio e formale a un finto e ipocrita “a domani”.
(Fabrizio Caramagna)

Il misantropo, 15 metri prima di incrociare un conoscente per strada, non ha in mente un “buongiorno” e “come va” ma un “arrivederci” e “addio”.
(Fabrizio Caramagna)

Prometto di non muovermi, resterò sempre qui, accanto al tuo arrivederci. Non lo farò mai diventare un addio.
(Fabrizio Caramagna)

E’ un arrivederci. Forse un mai più. È un’improbabilità in attesa di una nuova opportunità.
(Fabrizio Caramagna)

La dimensione ideale dovrebbe essere quella di un eterno arrivederci, tra la paura di un addio improvviso e il regalo imprevedibile di un “dai, resto qui”.
(Fabrizio Caramagna)

In un arrivederci le 11 lettere sono dei numeri che formano un’incognita.
(Fabrizio Caramagna)

Svegliarsi sotto un cielo grigio che ogni volta ti dice “arrivederci” e mai “addio”.
(Fabrizio Caramagna)

Giustificarsi è dire addio agli errori con un “arrivederci”.
(Fabrizio Caramagna)

– Non voglio che questo sia un “addio”, ma piuttosto un “arrivederci”.
– Ti muovi ad andare a prendere il pane?!
– Vado!
(Fabrizio Caramagna)

Capisci che stai invecchiando, quando scendi dall’autobus e dici arrivederci al signore che ti era seduto accanto.
(Fabrizio Caramagna)

Era così misantropo che sul suo zerbino aveva scritto “Arrivederci”.
(Fabrizio Caramagna)

Vista la durata dei matrimoni, non dovremmo chiamarli “addio al celibato” ma “arrivederci”.
(Fabrizio Caramagna)

Nel tono di certi “arrivederci caro” puoi sentirci anche un “che disgusto che mi fai”.
(Fabrizio Caramagna)

Falsi come certi arrivederci ci sono solo i “ci sentiamo presto”.
(Fabrizio Caramagna)

Messaggio di Cupido: “Ti sei appena disinnamorato. Grazie per l’attenzione e arrivederci a presto, per una nuova storia”.
(Fabrizio Caramagna)

Gli arrivederci più strani sono quelli che dai all’estate. Tu pensi di rivederla il prossimo anno e poi – complice il meteo o qualche strana circostanza – sei di nuovi lì, insieme a lei.
(Fabrizio Caramagna)

Tutto ha un arrivederci a domani, un arrivederci a presto e un arrivederci a mai.
(Fabrizio Caramagna)

Il tramonto ti dice arrivederci tutti i giorni, tranne uno. In cui ti dice “addio”.
(Fabrizio Caramagna)

L’espressione “Grazie e arrivederci” è usata così tante volte, in così tanti contesti, che trovo incredibile che la lingua italiana non abbia ancora generato una crasi tipo “gravvederci”, o qualcosa di simile.
(Fabrizio Caramagna)

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