Frasi sulle foglie che cadono e le foglie autunnali

Frasi sulle foglie che cadono, le foglie autunnali e le foglie rosse, scritte da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulle foglie, Frasi e aforismi sull’autunno e Frasi e aforismi sui colori dell’autunno.

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Frasi sulle foglie che cadono e le foglie autunnali

Io tra tutte le foglie dell’autunno so riconoscere l’unica che, invece di cadere, ha provato a volare.
E so anche innamorarmene.
(Fabrizio Caramagna)

Sono racchiuso lì, in quella foglia che sta aspettando di capire bene cosa dover fare prima di lasciarsi andare. Sono tra la caduta e l’equilibrio. Sono tra un vorrei andare via e rimango un altro po’.
(Fabrizio Caramagna)

Autunno era innamorato di Estate, ma non osava farsi avanti. Gli ultimi giorni di settembre ebbe una carezza da Estate. Arrossì così tanto che le foglie sui rami cambiarono colore.
(Fabrizio Caramagna)

Il vento ha creato uno scompiglio improvviso tra le piante, si dice che stia arrivando l’autunno ed è tutto un rincorrersi di voci e foglie.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’estate che lasci indietro. Nel pulviscolo che trafigge la luce. Negli angoli in cui le ombre si allugano. Nell’esitare di un battito. Nel silenzio delle foglie che cadono. In tutti i perché, i forse, i mai.
Sei pronto ad accogliere l’autunno?
(Fabrizio Caramagna)

La generosità di una foglia d’autunno, che è morta, ma regala ancora colore. Come una stella, che è morta miliardi di anni fa, ma continua a donare luce.
(Fabrizio Caramagna)

Se tu fossi come il vento d’autunno
e io come la foglia?
(Fabrizio Caramagna)

Parlavo con un merlo, quando un soffio d’aria fece cadere due foglie dorate sulla panchina su cui ero seduto.
Il merlo le guardò, come se sapesse cose che io non sapevo, e sembrava volesse dirmi: “Guarda, un angelo”.
(Fabrizio Caramagna)

La libertà della foglia che abbandona il ramo è la responsabilità di tornare ogni primavera.
(Fabrizio Caramagna)

Oh foglia autunnale. Perfetta nel non chiedere più nulla e tornare in disparte. Perfetta perché le cose ormai le lasci andare e non cerchi di restare in questo cielo di autunno. Perfetta perché un po’ assomigli alla bellezza delle stelle che si ritirano all’alba e non hanno rimpianti.
(Fabrizio Caramagna)

Autunno. Il verde delle foglie è diventato oro. E le foglie non paiono morte. Sembra che dormano e sognino il sole dell’estate.
(Fabrizio Caramagna)

Quest’anno l’autunno mi ha scritto tante belle lettere nella sua lingua di colori vivi e foglie secche.
(Fabrizio Caramagna)

La bellezza dei colori dell’autunno. Si vorrebbe dire a ogni albero, a ogni foglia, a ogni sfumatura d’oro, di giallo, di rosso, di marrone: “Ancora un istante, signor inverno”.
(Fabrizio Caramagna)

Di questo vento mi piace il suo interessarsi a una gara di foglie autunnali nel parco. Il suo snobbare i discorsi di un politico potente che parla nella piazza vicina.
(Fabrizio Caramagna)

Ho fatto un pezzo di strada con una foglia secca che mi volava accanto. Abbiamo parlato del tempo, di estati lontane, dei dolori del parco, del cielo e della terra, del più e del meno.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’autunno qualche foglia è già a terra, come una donna che si sfila i guanti, lentamente.
(Fabrizio Caramagna)

Come una goccia di linfa, che parte dalla radice e va su fino all’ultima foglia d’autunno, percorrendo un sentiero pieno di addii. Arriva, giusto in tempo per vederla cadere.
(Fabrizio Caramagna)

Le foglie autunnali. Perché definirle morte, quando splendono più dell’oro?
(Fabrizio Caramagna)

In autunno le foglie cadono con centomila porte sui tuoi occhi chiave.
(Fabrizio Caramagna)

Le foglie: più sono secche, più sono dei bambini che vogliono sempre stare davanti al vento.
(Fabrizio Caramagna)

La tenacia delle foglie che sfidano l’autunno con colori brillanti prima di lasciarsi respirare dal vento.
(Fabrizio Caramagna)

Per un attimo il vento d’autunno è caduto come un vecchio, ma le foglie in terra, con un turbinio, l’hanno subito risollevato.
(Fabrizio Caramagna)

Il profumo delle caldarroste, il sapore morbido della torta di cannella, il rosso tenace delle foglie. L’autunno sa come farsi desiderare.
(Fabrizio Caramagna)

Alcune foglie cadono ai piedi dell’albero. Altre, invece, ne approfittano per fuggire lontano, imitando la lezione appresa dagli uccelli durante un’intera estate di attento esame e studio.
(Fabrizio Caramagna)

Niente racconta l’autunno meglio dei parchi. Le sfumature di rosso e giallo sugli alberi, l’erba che si fa nebbia, la fontana che borbotta piano, la malinconia dei sentieri dove non corrono più i bambini. Lo senti anche tu la voce delle foglie che cadono e ti salutano?
(Fabrizio Caramagna)

Il vento d’autunno invita a ballare le foglie secche mentre canta una canzone piena di rimpianti.
(Fabrizio Caramagna)

Le chiamiamo “foglie morte”. Eppure, calpestandole quando sono a terra, sono ancora piene di vibrazioni e suoni.
(Fabrizio Caramagna)

A volte guardo i vortici delle foglie secche nell’aria, questo ballo, ritmato, folle, apparentemente senza senso (ma con un senso segreto).
(Fabrizio Caramagna)

L’estate dimentica in giardino un vaso di luce dorata che utilizzerà l’autunno per dare colore alle sue foglie.
(Fabrizio Caramagna)

Gli alberi che non vogliono cedere all’autunno. Che conservano il loro manto di foglie, seppur secco, sino all’ultimo. Che non hanno il coraggio di mostrare la loro nudità.
(Fabrizio Caramagna)

Le ultime foglie autunnali attendono rassegnate di staccarsi dall’albero.
Stanno già facendo conoscenza con le pietre della strada.
(Fabrizio Caramagna)

Vado a vedere se l’ultima foglia è ancora sull’albero. È la più testarda, ma anche la mia preferita.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono due modi di confessarsi: come un fiore che si apre o come una foglia autunnale che cade.
(Fabrizio Caramagna)

La foglia, a chiunque si avvicini, racconta questo e quel segreto. Eppure un giorno si seccherà, e ci sarà qualcuno che penserà che non ha mai detto niente.
(Fabrizio Caramagna)

In autunno ritornano i colori che ti eri dimenticato, le lune al tramonto, gli schiamazzi dei folletti e degli elfi che corrono tra ricci di castagne e foglie accartocciate, e poi bevono uva e liquore di melograno.
(Fabrizio Caramagna)

Mi piace camminare tra foglie rosse, funghi dalle forme strane, elfi che preparano l’autunno e altre magie di ottobre.
(Fabrizio Caramagna)

La prima foschia d’autunno, le foglie che cadono, l’odore della terra che si prepara ai tonfi delle castagne.
(Fabrizio Caramagna)

Spiragli di luna e l’antica cantilena della pioggia. Un passero cerca riparo. Il vento persuade le foglie secche a cadere.
(Fabrizio Caramagna)

L’amore impossibile del vento per una foglia che non ne vuole sapere di cadere.
Essa resta sull’albero tutto l’autunno.
E quando cade, il vento è ormai da un’altra parte.
(Fabrizio Caramagna)

Riposarsi. A volte rimanda a un “posarsi”, come fanno un seme o una foglia dopo un lungo viaggio.
(Fabrizio Caramagna)

Non amo la grossolanità, la grezzaggine. Amo l’elegante sottigliezza, il battito etereo, la delicata caduta di una foglia che muore sul tappeto del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Fate piano a calpestare le foglie d’autunno, c’è ancora qualcuno che crede nell’estate.
(Fabrizio Caramagna)

Fu calpestando le foglie autunnali che capì di avere più ricordi che momenti felici.
(Fabrizio Caramagna)

Ho questa foglia caduta tra le mani e un ricordo di tanti anni fa. Ogni tantol’eternità parla all’anima e il corpo assiste incredulo.
(Fabrizio Caramagna)

E all’improvviso non ti ricordi come mai sei già nell’autunno, a spostare le foglie secche mentre cammini.
(Fabrizio Caramagna)

Il profumo di foglie bagnate e di nebbia leggera, dovrebbe avere un nome tutto suo.
(Fabrizio Caramagna)

In autunno le foglie delle vigne, un tempo verdi e vivaci, invidiano il luminoso colorito del grappolo d’uva.
(Fabrizio Caramagna)

Sono uscito sul balcone semplicemente per vedere se pioveva. Ho notato lo sbalzo di temperatura, e ho quasi contato le foglie cadute dagli alberi, forse sotto il peso dell’acqua, forse sotto il peso del tempo. Fino a quando i lampioni non si sono accesi e la magia della sera autunnale ha illuminato le strade.
(Fabrizio Caramagna)

E’ lungo il buio di novembre, tira fuori troppi sospiri mentre il vento cerca invano di mettere ordine nelle foglie secche.
(Fabrizio Caramagna)

Nelle strade di novembre, i passi non risuonano più come un tempo. Troppa malinconia ha invaso il mondo, troppe foglie si sono arrese.
(Fabrizio Caramagna)

I giorni passano dalla finestra, come foglie che si arrendono all’autunno.
(Fabrizio Caramagna)

Che siamo in novembre me lo dicono le ultime foglie che si staccano dai rami, la nitidezza dei dettagli, le guance rosse in un cielo azzurro e freddo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho calpestato le foglie cadute di dicembre. Non c’era più nessuna canzone autunnale in esse.
(Fabrizio Caramagna)

Che strane le foglie invernali: né rosse né verdi, ma secche, rigide, passive, anche se attaccate a un albero giovane.
Le accarezza l’aria permanente di un precipizio in cui potrebbero cadere da un momento all’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Sono stato una foglia di castagno in autunno, un’ombra di cipresso in inverno, un fiore di ciliegio in primavera e un ramo di quercia in estate. E tu, cosa sei stato?
(Fabrizio Caramagna)

Nell’eternità
la foglia caduta tornerà all’albero, il palloncino alla piccola mano, la fotografia all’istante prima dello scatto.
(Fabrizio Caramagna)

State cadendo? Scrivete qualcosa sull’ultima foglia!
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 5 frasi preferite sulle foglie che cadono e le foglie autunnali, di autori celebri e famosi

L’autunno è una seconda primavera dove ogni foglia è un fiore.
(Albert Camus)

Cadono le foglie – disse Cyrano con una strana intonazione nella voce – Come vengono giù dolcemente! Nel loro breve viaggio dal ramo alla terra pare che vogliano creare un ultimo attimo di bellezza, e pure nel terrore di marcire al suolo danno alla loro caduta la leggera grazia del volo.
(Edmond Rostand)

Cade una foglia che
par tinta di sole, che nel cadere ha
l’iridescenza di una farfalla.
(Ada Negri)

Ognuno dovrebbe trovare il tempo per sedersi e guardare la caduta delle foglie.
(Elizabeth Lawrence)

La maggior parte degli uomini sono come una foglia secca, che si libra nell’aria e scende ondeggiando al suolo. Ma altri pochi sono, come stelle fisse, che vanno per un loro corso preciso, e non c’è vento che li tocchi, hanno in se stessi la loro legge e il loro cammino.
(Hermann Hesse)

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