Il termine “sindaco” deriva dal latino syndĭcus, dal greco σύνδικος “patrocinatore”, composto di σύν “con, insieme” e δίκη “giustizia”, e indica il capo dell’amministrazione comunale.
Frasi e aforismi sul sindaco, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla città, Frasi e aforismi sul governo, Frasi e aforismi sul ministro e Frasi e aforismi sulla politica e i politici.
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Frasi e aforismi sul sindaco
Il sindaco: un capo che spesso diventa capro espiatorio per problemi che non ha causato lui.
(Fabrizio Caramagna)
Il lavoro del sindaco è difficile: a volte deve imporsi agli altri nell’imporre quello che vogliono loro.
(Fabrizio Caramagna)
Il lavoro del sindaco è difficile: se delega, lo si accusa di rifiutare le sue responsabilità. Se non delega dicono che è un accentratore.
(Fabrizio Caramagna)
Costruire il quotidiano bene per la città è un lavoro di paziente intarsio. Che nessuno può insegnare al sindaco se non il suo buon senso, la sua competenza e la sue dedizione per la causa.
(Fabrizio Caramagna)
Ci sono detrattori che quando constatano l’onestà e la sincerità di un sindaco, ne rimangono profondamente delusi e dispiaciuti. Direi offesi.
(Fabrizio Caramagna)
Purtroppo, al sindaco, per togliergli il potere del male, è stato anche tolto il potere del bene.
E adesso veste i panni di un burocrate che si muove tra mille limitazioni.
(Fabrizio Caramagna)
Non è vero che ci sono sindaci che non fanno niente. Ne conosco alcuni che fanno niente con moltissimo impegno.
(Fabrizio Caramagna)
Voterò quel sindaco che proporrà un Assessorato all’umanità.
(Fabrizio Caramagna)
Il segno del sogno.
Gli unici sindaci che hanno lasciato un segno sono quelli che hanno saputo sognare.
(Fabrizio Caramagna)
Quel sindaco ha deciso di abbandonare il più grande stile architettonico della città: quello di costruire il domani.
(Fabrizio Caramagna)
Per ogni sindaco è così.
Magari ci si trova a fare la politica per vocazione, e si finisce per farla per votazione.
(Fabrizio Caramagna)
Non capisco la pretesa di mettere al femminile certi sostantivi, come ad esempio sindaca.
Il femminile di attore dovrebbe essere quindi attora?
(Fabrizio Caramagna)
Sii inclusivo, si chiama sindaca, ministra o arbitra.
E non dimenticare di pregare il tuo Dio ma anche la tua Dea!
(Fabrizio Caramagna)
Se vuoi diventare sindaco di Milano devi promettere un mega tendone di aria condizionata su tutta la città (e l’accesso al mare entro il 2040)
(Fabrizio Caramagna)
I sindaci trombati dai cittadini al secondo mandato non calcolano mai, tra le cause della debacle, l’esasperazione da parcheggio che non si trova più neanche all’estrema periferia.
(Fabrizio Caramagna)
Si cambia sindaco ma l’ingorgo del traffico è sempre lo stesso.
(Fabrizio Caramagna)
Il prete, il sindaco, l’insegnante. Sono ancora adesso le figure più importanti in un paese piccolo e contadino.
(Fabrizio Caramagna)
Arrivarono in 25.000 dal mare, dall’Albania.
Non erano 50, non erano 100: erano 25.000, ma il sindaco disse “sono persone disperate, non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza”.
E li aiutarono.
Accadeva negli anni 90, quando l’Italia aveva ancora il senso dell’empatia e solidarietà.
(Fabrizio Caramagna)
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Le mie 4 frasi preferite sul sindaco, di autori celebri e famosi
Il vero privilegio di essere sindaco sta nella possibilità di essere il vicino di casa tutti.
(Thomas Menino)
Ogni angolo della città deve scatenare un sentimento in chi vuol fare il sindaco. Altrimenti ha sbagliato mestiere. Potrà ragionare di culture politiche, discutere sulle grandi riforme. Magari sarà il più colto dei deputati o il più elegante tra i senatori. Ma non potrà mai fare il sindaco.
(Matteo Renzi)
Come sindaco devo preoccuparmi della buona manutenzione delle strade di campagna: come poeta preferirei che fossero trascuratissime.
(Jules Renard, scrittore e sindaco)
Tutti si credono capaci di fare il sindaco.
(Jules Renard, scrittore e sindaco)