Frasi e aforismi sul contadino e l’agricoltura

Frasi e aforismi sul contadino e l’agricoltura, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla campagna, Frasi e aforismi sull’orto, Frasi e aforismi sul grano e Frasi e aforismi sul seme e il seminare.

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Frasi e aforismi sul contadino e l’agricoltura

I contadini che lavorano la terra hanno il sole e la luna nelle mani.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino è paziente e inizia sempre dalla cosa più piccola: dal seme.
(Fabrizio Caramagna)

Chi fruga nel cuore del contadino, troverà strade di campagna, fienili pieni di luce e di stupore e la speranza del seme nella terra. Non troverà mai disperazione.
(Fabrizio Caramagna)

La prima volta che strinsi la mano al contadino aveva la pelle ruvida e secca, piccole cicatrici tra le dita tozze, unghie spesse e piene di terra. Ebbi un lampo fugace, la percezione di stringere in un solo istante la fatica ma anche la perizia, una perizia acccumulata in anni di lavoro sotto il sole e la pioggia, la perizia di chi conosce il suono di ogni radice, di ogni bocciolo che si apre.
(Fabrizio Caramagna)

La vita dell’agricoltore è figlia della terra, dello scavo, della fatica. Non sa cosa sia quel battito d’ali leggero che è il non fare nulla. Anche quando è inverno e la natura riposa, le sue mani vanno sempre da qualche parte, a riparare, costruire, proteggere.
(Fabrizio Caramagna)

Volere è potere. Vangare è podere.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino che semina compie il più grande atto di fede. La terra premia o condanna come un inflessibile giudice che non rivela mai i motivi del suo giudizio. E bisogna davvero credere nel futuro per affidare un seme fragile alle forze del vento, dell’acqua e del sole.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino vive con saggezza le diverse stagioni, quella della semina, della lunga attesa e della mietitura, e sa che oltre le quattro stagioni ce n’è una quinta che è la stagione dell’imprevisto.
(Fabrizio Caramagna)

I collaboratori del contadino sono il seme, la pioggia, il sole, il vento e la terra. A volte decidono di lavorare contro di lui e il contadino non può neppure licenziarli.
(Fabrizio Caramagna)

La fatica nasce 10.000 anni fa, insieme ai primi contadini.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino sceglie la verità della terra alla verità degli uomini. Per questo è sempre un po’ solitario e di poche parole.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino lavora sempre. Anche quando non sta arando, seminando, falciando, sta facendo qualcosa per il suo lavoro. Anche il mangiare è un lavoro, perché il contadino sta valutando la qualità del suo prodotto. Anche il dormire è un lavoro, perché il contadino sogno nuovi terreni e nuovi seminati.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino e il pastore sono diversi. Se per il contadino la terra è il fine, per il pastore è il mezzo.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo è fatto per l’80% di acqua, il contadino è fatto per l’80% di vento, sole, acqua, terra, grandine, temporali e pazienza.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’alternarsi delle stagioni, la terra racconta la storia del vento, della pioggia, delle pietre e delle radici e il vero contadino è colui che sa ascoltarle.
(Fabrizio Caramagna)

Tutti cercano di derubare il contadino: il tempo, il clima, gli animali, gli insetti e i parassiti, i ladri, gli uomini d’affari. Il contadino passa la vita a difendersi. Per questo è sempre così duro.
(Fabrizio Caramagna)

La zappa è la penna con cui il contadino scrive la sua opera.
(Fabrizio Caramagna)

– Caro agricoltore, perché nessuno vuole lavorare la terra?
– Perché la terra è bassa, richiede fatica. E poi non puoi avere il telefono in mano.
(Fabrizio Caramagna)

Non c’è contadino, allevatore, agronomo o agricoltore che sia vegano, essere vegani è una tendenza da cittadini urbani (con magari un piccolo orto zen annesso), che non hanno mai conosciuto la fatica della campagna e dell’agricoltura.
(Fabrizio Caramagna)

Demetra, dea dell’agricoltura, è anche dea della fertilità e del matrimonio. Un ruolo davvero scomodo e con poca gratificazione, tra carestie, siccità, grandinate e desertificazione delle campagne e coppie che non fanno più figli e si si lasciano dopo poco tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Quasi nulla di ciò che mangiamo esisteva diecimila anni fa. O meglio, prima dell’agricoltura quasi tutto era immangiabile.
(Fabrizio Caramagna)

Fare il contadino e lavorare nei campi è come fare crossfit. Ma in modo biologico.
(Fabrizio Caramagna)

Mettere un miliardario come Ministro delle Finanze è come mettere un albero come Ministro dell’Agricoltura.
(Fabrizio Caramagna)

La rivoluzione più importante in agricoltura è stata la semina diretta e per fortuna non c’era un ministro a quei tempi. Altrimenti la burocrazia avrebbe rallentato tutto per chissà quanti secoli.
(Fabrizio Caramagna)

Nell’esporre le sue idee, il contadino era molto sensato: prima separava il grano dalla pula e poi andava al succo del discorso.
(Fabrizio Caramagna)

Mai il termine “esperto sul campo” fu più idoneo quando applicato all’attività del contadino.
(Fabrizio Caramagna)

L’agricoltura è anche un buon uso degli escrementi.
(Fabrizio Caramagna)

La gente che se ne frega quando i contadini si lamentano della perdita del raccolto, forse vive di aria e di acqua?
(Fabrizio Caramagna)

Una zolla di terra è un grande santo, che guarisce e ripara e resuscita ogni cosa. Dentro di lei le cose malate diventano sane, la vecchiaia si trasforma in gioventù, la morte diventa vita. Eppure al giorno d’oggi le persone sono occupate a uccidere le zolle di terra. E’ una occupazione a tempo pieno.
(Fabrizio Caramagna)

“Promettiamo agli agricoltori che non li lasceremo soli in mezzo ai danni provocati dal clima” esclamò il ministro. E mai parole furono dette con più verità. Siamo tutti coinvolti nei cambiamenti climatici e se continuiamo a non fare nulla, tra 50 anni dovremmo tutti migrare verso luoghi meno esposti al global warming.
(Fabrizio Caramagna)

Il contadino, quando divenne ricco, negò di essere stato comunista, sostenendo che la falce serviva a tagliare il grano e il martello a piantare chiodi.
(Fabrizio Caramagna)

Il prete, il sindaco, l’insegnante. Sono ancora adesso le figure più importanti in un paese piccolo e contadino.
(Fabrizio Caramagna)

Quando vediamo le colline della Liguria così ben curate, tra file di vigneti e uliveti su centinaia di terrazzamenti di pietra, non possiamo non pensare a quanta fatica siano costati, e renderci conto, per l’ennesima volta, di quanto impegno comporti il lavoro dei contadini rispetto a quello di qualsiasi altro mestiere.
(Fabrizio Caramagna)

Lo spaventapasseri sogna di fare il contadino. Coltiverebbe il campo in un altro modo.
(Fabrizio Caramagna)

Questo contadino aveva una nube ancorata alla porta della sua fattoria. Mi disse che era molto docile, amava le carezze dei bambini e le poesie dei poeti romantici. Una volta alla settimana – quando c’era bisogno – la lasciava scorrere nel cielo e lei bagnava i campi coltivati.
(Fabrizio Caramagna)

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Le mie 6 frasi preferite sui contadini e l’agricoltura, di autori celebri e famosi

Nessuna razza può prosperare fintanto che non impara che c’è altrettanta dignità nel coltivare un campo che nel comporre una poesia.
(Booker T. Washington)

Chiunque riesca a far crescere due spighe di grano o due fili d’erba dove ne cresceva uno solo, rende un servizio al suo Paese e all’umanità, tanto più grande dell’intera progenie dei politicanti messi insieme.
(Jonathan Swift)

L’agricoltura sembra tremendamente facile quando il tuo aratro è una matita, e sei lontano migliaia di chilometri dal campo di grano.
(Dwight Eisenhower)

I contadini portano le loro pesanti mani come se portassero dei vecchi utensili.
(Jules Renard)

Un contadino è un tronco d’albero che può spostarsi.
(Jules Renard)

Questa fraternità passiva, questo patire insieme, questa rassegnata, solidale, secolare pazienza è il profondo sentimento comune dei contadini, legame non religioso, ma naturale. Essi non hanno, né possono avere, quella che si usa chiamare coscienza politica, perché sono, in tutti i sensi del termine, pagani, non cittadini.
(Carlo Levi)

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