Frasi e aforismi sulla discoteca

Frasi e aforismi sulla discoteca, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla musica, Frasi e aforismi sul concerto, Frasi e aforismi sulle canzoni e Frasi e aforismi sull’estate.

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Frasi e aforismi sulla discoteca

La discoteca.
I sorrisi complici, le mani levate, la musica forte, la testa che gira, i vestiti sgargianti, l’ebrezza.
Ci penserà il domani a fare ordine, forse.
(Fabrizio Caramagna)

La musica della discoteca che dalle orecchie entra nella testa, scalda i corpi e crea una voragine incandescente, dove tutto può succedere.
(Fabrizio Caramagna)

In discoteca la musica è nell’aria, ma sembra scaturire da dentro di noi, esalata dalla pelle e dal movimento delle gambe e delle braccia. E’ come se il nostro corpo prendesse la musica e la restituisse più accesa. E alla fine quella musica sembra più densa e viva. E’ come una vibrazione, un bagliore che entra ed esce da ogni poro della pelle e non smette mai di pulsare.
(Fabrizio Caramagna)

In discoteca si diventa leggeri e immemori di tutto, ci si muove come in una iridescente bolla, ci si ondeggia nella folla, e le facce portano tutti la stessa maschera cangiante di luci artificiali.
(Fabrizio Caramagna)

La discoteca, la musica e le file di ragazzi che lottano per entrare. In mezzo alla folla ho trovato le tue labbra, ho riconosciuto il tuo tatuaggio e ho pensato alla nostra uscita di emergenza. Quella che solo io e te sappiamo. E ce ne siamo andati via da lì, a vedere l’alba.
(Fabrizio Caramagna)

Quando hai 50 anni e vai in discoteca, le luci e la musica fanno sentire il tuo corpo come fosse infettato da un parassita che ne controlla il cervello e lo gestisce a suo piacimento perché ti muovi in modo strano e ti chiedi se sei davvero tu a farlo o qualcun altro.
(Fabrizio Caramagna)

Un tempo in discoteca la musica si fermava, si abbassavano le luci e iniziavano i “lenti”. Tutte cose dimenticate, come le cabine telefoniche e le puntine dei giradischi.
(Fabrizio Caramagna)

Certi vestiti delle ragazze in discoteca sono così stretti e attillati che non riusciresti nemmeno a farci un paio di guanti, servirebbe più tessuto.
(Fabrizio Caramagna)

Starsene seduti in disparte, aspettando che il destino decida per te, non funziona. In discoteca come nella vita.
(Fabrizio Caramagna)

– Papà, c’è un mostro nella mia stanza!
-Beh, l’hai portata tu dalla discoteca ieri sera, figliola.
(Fabrizio Caramagna)

Rimarrò sempre quello che preferirà i libri alle auto di lusso, il cinema alla discoteca e la musica alla droga.
(Fabrizio Caramagna)

La prima volta che in vita mia feci le 4 del mattino avevo 15 anni. Non ero in discoteca, ma stavo leggendo il Nome della Rosa.
(Fabrizio Caramagna)

Le ragazze che leggono, ammirano un campo di papaveri e non vanno in discoteca. Rarità.
(Fabrizio Caramagna)

– Vieni in discoteca?
– Siamo nel 1986 e ci sono gli U2 e gli Spandau Ballet?
– No.
– Allora no.
(Fabrizio Caramagna)

Era un semaforo così veloce che non era mai in armonia con gli altri. Un giorno fu preso e portato a fare la luce stroboscopica in discoteca.
(Fabrizio Caramagna)

In discoteca mi muovo come se stessi aspettando la fatina che mi trasformi in un principe e mi porti via di lì.
(Fabrizio Caramagna)

La mia vita interiore è troppo lontana dal caos e dal sudore di una discoteca. Io non ballo, sorseggio una tisana tra le parole di un buon libro. Sono altro.
(Fabrizio Caramagna)

Il disprezzo e la noncuranza della vita umana prima era prerogativa dei capi di stato e dei generali che mandavano i soldati in guerra. Oggi chiunque può investire una persona per strada e scappare come se non fosse successo nulla. Può addirittura andare a una festa in discoteca poche ore dopo l’accaduto.
(Fabrizio Caramagna)

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