Frasi e aforismi sul servilismo

Frasi e aforismi sul servilismo e il servitore, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla schiavitù e gli schiavi, Frasi e aforismi sui leccapiedi e i lecchini e Frasi e aforismi sulla libertà.

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Frasi e aforismi sul servilismo e il servitore

Servilismo: ripetere le formule del giorno, fare a meno del senso critico, abbandonarsi alla compiacenza.
(Fabrizio Caramagna)

Signori si nasce. Servitori anche.
(Fabrizio Caramagna)

In Italia c’è tanta gente con l’ansia da prostrazione.
(Fabrizio Caramagna)

Quel collega ha due opinioni: una gliel’ha data il capo, l’altra è identica alla prima.
(Fabrizio Caramagna)

Delle cose brutte dei social, forse le peggiori sono gli zerbini. Persone che difendono anche l’indifendibile se è scritto dai loro “idoli”.
(Fabrizio Caramagna)

Ricorda che la distanza di sicurezza più importante sarà sempre quella dall’ignoranza, la violenza e il servilismo.
(Fabrizio Caramagna)

Molte persone sono così: prepotenti quando sono al potere, codardi e servili quando lo perdono.
(Fabrizio Caramagna)

I militari si consolano del fastidio di ricevere ordini con il piacere di darli. Servo qui, signore là.
(Fabrizio Caramagna)

I servitori, quando raggiungono un potere, anche piccolo, disprezzano tutti coloro che ne hanno di meno.
(Fabrizio Caramagna)

Non ci sarebbero dei branchi disposti a tutto se da qualche parte non ci fossero delle greggi pronte a obbedire a tutto.
(Fabrizio Caramagna)

Il servitore, mentre striscia, cerca d’inventarsi una coreografia che lo giustifichi.
(Fabrizio Caramagna)

Un popolo si fa servo quando la maggior parte dei suoi rappresentanti perde il gusto per l’originalità e la creatività, unici baluardi contro l’omologazione.
(Fabrizio Caramagna)

Quando un popolo – dimentico dei valori civili e morali – è perduto nella fatuità, nell’arrivismo, nella furbizia e nel servilismo, il castigo si manifesta con l’arrivo di qualche cialtrone che trasforma tutto in farsa.
(Fabrizio Caramagna)

Questo paese richiede tre importanti competenze per ottenere dei successi in ambito lavorativo: la furbizia, l’opportunismo e il servilismo.
(Fabrizio Caramagna)

La cosa più patetica degli arrivisti patetici in un paese patetico è che ci sono leccapiedi e servitori patetici che permettono loro di raggiungere la tanto agognata e patetica cima.
(Fabrizio Caramagna)

Certe adulazioni sono la forma più sottile di servilismo.
(Fabrizio Caramagna)

Il servilismo è un atteggiamento di prostituzione che ricerca vantaggi, l’obbedienza invece è una forma di comportamento che rispetta se stesso e rispetta le scelte del prossimo.
(Fabrizio Caramagna)

Il servilismo è un atteggiamento di sottomissione palesemente ipocrita. L’obbedienza è una forma di accettazione sincera delle regole.
(Fabrizio Caramagna)

“Obbedire” viene dal latino, e significa “ascoltare”, sentire l’altro. Ma l’obbedienza senza intelligenza non è più “ascolto”, è sottomissione. Toglie la dignità a chi obbedisce ed è dannosa per la società.
(Fabrizio Caramagna)

C’è qualcosa che separa la correttezza e il rispetto dal servilismo e dalla ruffianeria: la nostra dignità.
(Fabrizio Caramagna)

Dal servilismo non aspettarti né dignità né obiettività.
(Fabrizio Caramagna)

La natura più servile si trova in chi lascia alle proprie piccole ambizioni, sguinzagliate senza ritegno, il governo dell’esistenza.
(Fabrizio Caramagna)

La macchina si è infine sostituita allo schiavo. Ma sarà sufficiente non sudare più e avere l’occhio fisso su dei robot e degli algoritmi per non diventarne il servitore?
(Fabrizio Caramagna)

E’ meglio essere schiavi di un padrone che di un servo, non perché il primo sia più in alto, ma perché il padrone ha meno rivincite da predersi.
(Fabrizio Caramagna)

Una volta li chiamavano servi di corte o semplicemente cortigiani, adesso si fanno chiamare giornalisti.
(Fabrizio Caramagna)

L’italiano riesce a servire due padroni, e riesce a farsi pagare da entrambi (meglio se in nero).
(Fabrizio Caramagna)

Due libertà che si affrontano sono sempre libertà, mentre sono servitù due libertà che si accordano in un compromesso.
(Fabrizio Caramagna)

I servi di corte e i cortigiani di una volta avevano un’educazione e un senso del limite che i leccaculo contemporanei non hanno.
(Fabrizio Caramagna)

Leccapiedi, tirapiedi, leccaculo, lecchini, ruffiani, servitori, lustrascarpe, cortigiani, ruffiani e picciotti che su certe cose ne fanno una questione di principio. Loro che hanno perso ogni principio.
(Fabrizio Caramagna)

Il servilismo è una forma di schiavitù volontaria.
(Fabrizio Caramagna)

I profili in tendenza, virali, troneggianti.
E noi, labili servitori di like.
(Fabrizio Caramagna)

Il servilismo è un virus molto diffuso sui social ed appartiene a chi plaude acriticamente qualsiasi post delle star con like e commenti adulatori.
(Fabrizio Caramagna)

Persone che hanno letto due canti in croce della Divina Commedia e che hanno finito a malapena il liceo, e che adesso si danno delle arie e continuano a chiedersi se Dante fosse un uomo libero o un servo di partito.
(Fabrizio Caramagna)

Se un poco mi ubriaco,
il pensiero non è più servile, ma lieve si alza,
si libera dalle catene che lo legano al mondo,
e accoglie l’ebrezza e la vastità.
(Fabrizio Caramagna)

E’ da attribuire al Caso che li ha serviti il genio di taluni uomini che se ne sono serviti.
(Fabrizio Caramagna)

Tutte queste regole che ci vogliono banali, omologati, inquadrati, servi
Disobbedire diventa quasi obbligatorio.
(Fabrizio Caramagna)

Chi è servo dei propri pregiudizi, non può concepire che ci sia chi abbia un’idea diversa dalla sua.
(Fabrizio Caramagna)

Il servilismo è una cosa. La venerazione o la gentilezza sono un’altra cosa.
(Fabrizio Caramagna)

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