Frasi e aforismi sulla convivenza

Frasi e aforismi sulla convivenza e il convivere, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sulla coppia, Frasi e aforismi sul matrimonio, Frasi e aforismi sul divorzio e Frasi e aforismi sullo stare insieme.

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Frasi e aforismi sulla convivenza

Ora che sei venuta a vivere con me, posso fare il cambio di destinazione d’uso dell’immobile.
Da civile abitazione a castello incantato.
(Fabrizio Caramagna)

Ci vogliono pochi giorni perché i neuroni si innamorino e vadano a convivere insieme.
I corpi ci mettono più tempo.
(Fabrizio Caramagna)

Se si sente sempre parlare di “regole della convivenza” e mai di piaceri, un motivo ci sarà.
(Fabrizio Caramagna)

Siamo così asociali che vogliamo stare da soli in ascensore, poi però pensiamo di andare a convivere con qualcuno tutta la vita.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono donne così innamorate degli uomini, che rinunciano all’anno di garanzia, e vogliono subito andare a convivere.
Ma con alcuni uomini ci vorrebbero almeno due anni di garanzia.
(Fabrizio Caramagna)

La convivenza è una soluzione che moltiplica i problemi fingendo di risolverli.
(Fabrizio Caramagna)

La convivenza può anche smussare gli angoli aspri del carattere, ma l’egoismo non è una creatura facilmente domabile.
(Fabrizio Caramagna)

La convivenza è l’ammissione a un corso sul vivere in due di cui ignoriamo esami e durata.
(Fabrizio Caramagna)

Questa è l’epoca delle grandi storie d’amore ambientate ognuno a casa sua.
(Fabrizio Caramagna)

Mi chiedo sempre quanto devono amarsi quelli che vivono insieme con un solo bagno
(Fabrizio Caramagna)

Caino e Abele: i primi tentativi di convivenza.
(Fabrizio Caramagna)

Quando una coppia decide di andare a convivere e uno dei due ama parlare di filosofia e massimi sistemi e l’altro non vede più in là del suo naso, quasi sempre con il tempo sarà quest’ultimo a prevalere, fino a portare l’altra persona a parlare solo di lavatrici, lavastoviglie, supermercati e Ikea.
(Fabrizio Caramagna)

Gran parte della convivenza si passa urlando: “Non ho capito!!” da una stanza all’altra.
(Fabrizio Caramagna)

La convinvenza è come il botulino. In un primo momento distende, poi deforma.
(Fabrizio Caramagna)

Anche le convinvenze più felici nelle fredde notti di inverno si disputano – con tattiche notturne più o meno velate e imboscate improvvise – il piumone.
(Fabrizio Caramagna)

Come prima regola nella convivenza civile metterei l’uso appropriato del “sì” che non significa “in realtà è no” e del “no” che non significa “per te è no e per me è sì”.
(Fabrizio Caramagna)

Nella convivenza, a intervalli regolari, viene il momento in cui uno dice all’altra: “Ma insomma, si può sapere che cos’hai?”.
(Fabrizio Caramagna)

Nella convivenza ci si abitua a convivere soprattutto con le mancanze dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)

Perché una convivenza funzioni non bastano i sentimenti. Bisogna trovare la giusta distanza. Quella distanza esatta, millimetrica tra una persona e l’altra. Per alcune coppie è chilometri, per altre è centimetri.
(Fabrizio Caramagna)

Erano fatti per vivere fianco a fianco senza toccarsi, come il fuoco e l’acqua. Nel momento che si sono messi insieme, uno ha distrutto l’altro.
(Fabrizio Caramagna)

L’uomo che ama teorizzare viaggi, convivenze, persino matrimoni ma poi dal punto di vista pratico gli manca la capacità realizzativa.
(Fabrizio Caramagna)

Le due mantidi riuscirebbero a convivere felicemente se non si incontrassero mai.
Come certe persone.
(Fabrizio Caramagna)

Le persone devono imparare a convivere con il dolore.
I nevrotici devono imparare a convivere con la felicità.
(Fabrizio Caramagna)

Ci sono persone con cui riusciamo a convivere solo quando sono morte, mentre rifiutiamo di farlo finché sono vive. Bisogna lasciare che muoiano per poterle avere accanto.
(Fabrizio Caramagna)

Dentro l’uomo convivono il barbaro e il civile, e lavora un po’ l’uno e un po’ l’altro. E dire se l’uomo è barbaro o civile è come parlare del tempo. Non si sa mai che tempo farà domani.
(Fabrizio Caramagna)

Cerchiamo la novità, ma poi non riusciamo a conviverci se non la riempiamo di segni famigliari.
(Fabrizio Caramagna)

Non sposare subito un’idea.
Prima prova con la convivenza.
(Fabrizio Caramagna)

Io e le mie paure festeggiamo i cinquant’anni di convivenza.
(Fabrizio Caramagna)

La convivenza non si sposava con la sua visione del mondo.
(Fabrizio Caramagna)

Ho imparato a convivere con i miei dubbi, io stiro e loro puliscono i pavimenti.
(Fabrizio Caramagna)

Dopo una lunga convivenza, non è escluso che io e il divano ci sposiamo.
(Fabrizio Caramagna)

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