Frasi e aforismi sul pallone e la palla, scritti da Fabrizio Caramagna. Tra i temi correlati Frasi e aforismi sul calcio e i calciatori, Frasi e aforismi sullo sport, Frasi e aforismi sul gioco e il giocare e Frasi e aforismi sui palloncini.
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Frasi e aforismi sul pallone e la palla
Il pallone, nel suo modo buffo e leggero di rimbalzare, vede nel camminare e nel volare una serie di tentativi falliti.
(Fabrizio Caramagna)
Quando eravamo ragazzi e ci bastava una palla per sentirci invincibili, una squadra per sentirci uniti e un lembo di terreno per sognare l’impossibile.
Lo chiamavamo calcio ed era bellissimo.
(Fabrizio Caramagna)
Finché, un giorno, hai lanciato il pallone un po’ più in alto e il muro non te l’ha più restituito.
E una parte di te quel giorno ha smesso di essere bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno, da bambini, la fata dei denti decide di lasciarci, magari lungo lo stesso sentiero in cui sono spariti per sempre le due tartarughe, la bicicletta dal portico, il pallone di cuoio, la tua maglietta preferita e il sorriso di tuo nonno. E sono tutte quelle perdite che ci rendono adulti. Crescere è accumulare assenze.
(Fabrizio Caramagna)
C’è chi corre dietro al pallone, e chi si trova immancabilmente dove il pallone si posa. Alcuni la chiamano abilità, altri fortuna.
(Fabrizio Caramagna)
La vita è l’arte di non passare la palla a qualcuno che sai che la perderà.
(Fabrizio Caramagna)
Quella partita di calcio era talmente noiosa che il pallone chiese di essere sostituito.
(Fabrizio Caramagna)
Un’amica mi disse:
– Gli uomini. Chiedi loro come era vestita la sposa e rispondono “Di bianco”.
Di un gol in uno stadio descrivono persino il fruscio dell’erba e il sibilo del pallone nell’aria
(Fabrizio Caramagna)
Non c’è miglior modo di perdere che giocando a pallone con il proprio figlio in un pomeriggio di sole.
(Fabrizio Caramagna)
Oggi datemi un pallone, un cortile, e quell’età in cui non esistevano cattivi.
Al massimo rivali della squadra avversaria.
(Fabrizio Caramagna)
Nel parco i bambini giocano sotto gli occhi attenti delle madri. Il pallone rimbalza fra le nuvole e le zolle, e l’inafferrabile sorride a farsi inseguire da ognuno dei bambini.
(Fabrizio Caramagna)
Rimbalzato verso di me per caso, ho preso il pallone e l’ho calciato restituendolo al ragazzino nel parco. Lui mi ha ringraziato. Non sapeva che mentre calciavo il pallone, lo stavo carezzando con tutti i ricordi di quando ero bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Un giorno anche il giorno sbaglierà le ore e io sarò di nuovo a giocare a pallone nel prato sotto casa e qualcuno mi dirà “dai, passala” e io avrò un sorriso da bambino.
(Fabrizio Caramagna)
Un pallone rotola ai miei piedi dal passato: da quei giorni di estate e magliette a righe troppo strette. Nel mare c’erano ancora le stelle marine.
(Fabrizio Caramagna)
In paradiso vanno quelli che fanno goal e all’inferno quelli che passano la palla sempre indietro al portiere.
(Fabrizio Caramagna)
Vicino alla linea verticale dell’area,
l’attimo diventa perfezione e potenza.
Si resta sospesi, e poi è goal!
E allora nasce il cielo in ognuno di noi,
tifosi innamorati del numero giusto,
delle traiettorie divine di un pallone.
(Fabrizio Caramagna)
Nel rettangolo magico, sotto il grande urlo dello stadio,
un calciatore insegue un pallone,
la porta è vicina,
solo lui può salvarci con quel tiro all’incrocio prodigioso,
solo lui, come un demiurgo, può disegnare la traiettoria giusta.
(Fabrizio Caramagna)
Perché devo essere di sinistra, di centro o di destra?
Mi sembra di essere un pallone di calcio che aspetta solo che qualcuno decida da quale parte dargli una pedata.
(Fabrizio Caramagna)
Nelle chat con gli sconosciuti giochiamo a un gioco strano.
Siamo come dei bambini che buttano la palla dall’altra parte del muro
e l’altro la rimanda indietro
e noi di nuovo la ributtiamo
e così all’infinito.
Ci piace il gioco di buttare la palla, non di vedere il viso dell’altro.
(Fabrizio Caramagna)
L’arroganza è quel pallone che ti porti dietro con rabbia, credendo che ti dia potere e con il quale finisci a giocare da solo in un angolo del prato.
(Fabrizio Caramagna)
Le conseguenze sono come la carambola della palla da biliardo: ne tocchi una e smuovi tutte le altre.
(Fabrizio Caramagna)
Dio è dappertutto? Forse, ma ho qualche dubbio che sia dentro una pallina di ping pong.
(Fabrizio Caramagna)
Se un cane potesse parlare, darebbe conferenze su come trovare la felicità con una palla rotta.
(Fabrizio Caramagna)
La O è la palla con cui il resto delle lettere gioca a calcio.
(Fabrizio Caramagna)
Stanco di tanti calci, il pallone divenne un uccello e si perse all’orizzonte.
(Fabrizio Caramagna)